“Alte Marche”, sei grandi artiste si esibiscono in un territorio ricco di cultura e creatività

Pesaro. Sei grandi artiste per sette imperdibili concerti in programma in quell’incantevole territorio, intriso di cultura, creatività, storia e tradizioni chiamato “Alte Marche”: torna, tra borghi, castelli e scorci mozzafiato, il festival omonimo – quest’anno quasi tutto al femminile – organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Pro Helvetia e in collaborazione con Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, WunderKammer Orchestra, AnimaFemina, Puglia Sounds e Ministero della Cultura tramite il bando Siae (Per chi crea).
Sette giorni di musica dal vivo, dal 5 all’11 agosto, alla scoperta dei nuovi suoni del mondo per una settima edizione che si snoderà da Sassoferrato a Piobbico, da Ginestreto (frazione di Pesaro) a Serra Sant’Abbondio, da Frontone a Cantiano proponendo sette appuntamenti, tutti a ingresso libero, con libera donazione all’insegna della musica popolare, del jazz, del tango, del gospel ma non solo.
L’evento inaugurale, in programma lunedì 5 agosto al Castello di Frontone (ore 21.30) e realizzato in collaborazione con Puglia Sounds, vedrà l’esibizione di Alessia Tondo, una delle voci più belle e significative del panorama pugliese, che ha raggiunto la popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino. Lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta, ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Ludovico Einaudi e molti altri. “Sita” (melograno) è il suo primo lavoro da solista nel quale Alessia ha affidato la sua voce a originali intrecci vocali e a delle ballate, tutte in dialetto salentino, per raccontare con profonda autenticità la propria identità. Un gioco di voci, controcanti e sussurri che qua e là strizzano l’occhio al Brasile, al cantautorato intimo di Nick Drake e alla malinconia di certe brani di Tom Waits ma che non perdono mai di vista le radici da cui provengono.
Martedì 6 agosto il festival farà tappa a Sassoferrato (piazza Gramsci, ore 21.30) per incontrare il jazz della sassofonista e compositrice tedesca Nicole Johänntgen, nome emergente della scena internazionale. Lodata dai critici per le sue notevoli qualità strumentali e compositive, Nicole guiderà una brass band tascabile, per certi aspetti atipica (con Jon Hansen alla tuba e David Stauffacher alle percussioni), presentando composizioni originali ispirate al jazz di New Orleans, “speziate” con sonorità tipiche dell’Europa orientale. Il suo è un suono nuovo, che sorprende e che ammalia.
Il giorno successivo, mercoledì 7 agosto, la jazzista tedesca sarà protagonista di un concerto in solo a Piobbico (località Bacciardi, ore 19) con il progetto intitolato “Il soffio di Afrodite”. Musicista eclettica e curiosa, questa volta Nicole Johänntgen esplorerà le potenzialità espressive del suo strumento tra tradizione e innovazione. Prima e dopo il live sarà possibile celebrare il rito dell’aperitivo (a cura di Piccole Utopie Anomale) e cenare con prodotti locali di qualità all’agriturismo Slowcanda.
Giovedì 8 agosto, nella frazione di Ginestreto di Pesaro (Casa Favilla, strada delle Pieve Vecchia 5, ore 21), riflettori puntati sulla raffinata cantautrice e chitarrista Cristiana Verardo, vincitrice del Premio Bianca D’Aponte nel 2019 e laureata in canto jazz al Conservatorio di Monopoli. Cristiana ha pubblicato due album (“La mia voce” e “Maledetti ritornelli”) e nel 2022 ha compiuto il suo primo tour internazionale, tenendo concerti in Spagna e Albania. Tra le sue collaborazioni spiccano quelle con Mani Ovadia e con Redi Hasa, violoncellista di respiro mondiale e membro del Ludovico Einaudi Ensemble. I posti per assistere al concerto di Cristiana Verardo sono limitati: occorre, pertanto, prenotarsi on line.
Venerdì 9 agosto nel centro storico di Serra Sant’Abbondio, (ore 21.30), è in programma “Vuelvo al Sur”, il concerto di Sarita Schena, cantante la cui voce è venata di intensa malinconia, e dell’abile chitarrista Giuseppe de Trizio: un viaggio tra suoni e parole che attraversa i tanti Sud del mondo con una tensione speciale tra Meridione e America Latina, capace di mescolare le rispettive tradizioni musicali. Anche questo evento è realizzato in collaborazione con Puglia Sounds.
Sabato 10 agosto si tornerà a Pesaro, località Ginestreto, nella Chiesa di San Pietro in Rosis (ore 18.30), per “Tango rinascimentale”, la performance che vedrà protagonisti Luciana Elizondo (viola da gamba e voce) e Juan Josè Francione (chitarre e arciliuti). I due musicisti argentini daranno vita a un concerto esperienziale, un dialogo speciale e avvolgente tra passato e presente, un viaggio nel folklore sudamericano attraverso le stagioni e i luoghi della musica.
“Alte Marche” si concluderà domenica 11 agosto a Cantiano, che in quella settimana sarà Capitale della cultura, con “A Gospel Night with Ginger Brew”, un concerto dedicato alla musica religiosa afroamericana con un’interprete d’eccezione come Ginger Brew (piazza Luceoli, ore 18.30). Cantante ghanese di spessore internazionale, conosciuta in Italia come corista e voce solista di Paolo Conte, capace di spaziare con disinvoltura dal jazz al soul, dal rhythm & blues al reggae fino al calypso, Ginger Brew si cimenterà in una performance unica, in grado di trasmettere il significato più profondo di questo genere trascinante e di coinvolgere il pubblico in un canto collettivo che regala profonde emozioni. Per una chiusura di festival indimenticabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.