“Com’era verde la mia valle”, ad Albenga un convegno dedicato alla progettazione culturale

Albenga. Lunedì 9 e martedì 10 settembre si svolgerà ad Albenga “Com’era verde la mia valle, un convegno internazionale che coinvolgerà artisti e operatori che lavorano nel contesto della progettazione culturale con il paesaggio attraverso spettacoli, festival e residenze artistiche. Realtà che si collocano in una prospettiva ‘marginale’ rispetto ai tradizionali finanziamenti dello spettacolo dal vivo, eppure svolgono un’importante azione di cura e sviluppo culturale diffuso sul territorio. In funzione di una internazionalizzazione del dibattito attorno a questi temi interverrà una delegazione dell’Université Côte d’Azur con il professor Stéphane Hervé e la professoressa Brigitte Joinnault per illustrare le prospettive di ricerca e di progetto in azione nella Francia meridionale assieme al regista e autore Alexandre Koutchevsky, impegnato in progetti di teatro paesaggio.
Coordinati da un comitato scientifico interuniversitario e internazionale, il convegno approfondirà queste tematiche legate alla sostenibilità in ogni suo aspetto: ambientale, economico e socioculturale. Tre tavoli di discussione per dibattere attorno agli stessi intenti, ma da una prospettiva diversa della filiera: artisti, creatori, direttori artistici dei festival e curatori delle residenze artistiche per far emergere prospettive operative condivise per il rafforzamento di una rete che funga da vero e proprio ecosistema produttivo.
La prima tematica riguarda la sostenibilità ambientale che vuole la natura intesa come luogo di creazione artistica, dopodiché la riflessione si sposterà sulla sostenibilità economica che è oggi tra le vere emergenze nel settore dello spettacolo dal vivo. Il convegno si concluderà con la questione dello sviluppo socioculturale che interessa i soggetti che operano in marginalità territoriali. Offrire, in questi luoghi, una progettazione culturale vuol dire mettere in campo strategie di welfare per la cittadinanza.

Il convegno inizierà lunedì 9, alle ore 15, presso la Tenuta Colombera (Regione Vadino Superiore 30) con interventi di Stéphane Hervé, Brigitte Joinnault (Università della Costa Azzurra), Alexandre Koutchevsky, Roberta Gandolfi (Università di Parma), Emanuele Regi (Università di Bologna), Franco Acquaviva (Teatro delle Selve), Erica Meucci (Orobie Lagaam), Riccardo Gili(Gran Paradiso dal Vivo).
Alle 19 si terrà lo spettacolo “I Camminanti del silenzio” del Teatro delle Selve, scritto e diretto da Franco Acquaviva con testi di Chandra Candiani, Clarissa Pìnkola Estés, Giuliano Scabia e interpratato da Mariasole Acquaviva, Anna Olivero, Franco Acquaviva. Un percorso in collina che cerca le tracce di un dialogo di animali e tra animali e umani, un seguire le domande e le visioni che possono giungere da certe specie se immaginate o interrogate con spirito di poesia, Così incontreremo i Cinghiali sovrannaturali di Giuliano Scabia e il maestoso Lupo Bianco di Chandra Candiani, mentre seguiamo le tracce di una fanciulla che si è persa nel bosco e sta cercando di ritrovare la strada di casa.
Il secondo giorno, martedì 10 settembre, il convegno si sposterà, dalle 9,30 alle 13, presso Palazzo Oddo, per riflettere sulla sostenibilità economica a cura di Livia Cavaglieri (Università di Genova), Matteo Paoletti (Università di Bologna), Amedeo Romeo (Teatro della Tosse), Antonella Iallorenzi (Petra), Tomaso Colombo (Festival delle Biodiversità) e sulla sostenibilità socio-culturale con Alberto Pagliarino (Università di Torino), Matteo Casari (Università di Bologna), Paola Bordignon (Faber Teater), Michele Losi (Campsirago Residenza), Manuela De Meo (Sementerie Artistiche).

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