Genova. Il Teatro Carlo Felice ha presentato la Stagione 2019-2020, che prevede un programma di opere del grande repertorio lirico e novità assolute: in programma 8 Opere, 1 Balletto, 1 Musical e 14 appuntamenti della Stagione Sinfonica.
In apertura di Stagione, dopo il già citato “Marco Polo”, “Aggiungi un posto a tavola”, la celeberrima Commedia musicale di Garinei e Giovannini su musiche di Armando Trovajoli, a conferma dell’attenzione che il Teatro Carlo Felice riserva al musical da alcuni anni a questa parte. La prima opera in cartellone sarà “Il trovatore” di Giuseppe Verdi, titolo dal forte valore simbolico per Genova, dato che aveva inaugurato nel 1991 il nuovo Teatro; lo spettacolo, in memoria del Maestro Peter Maag nel centenario della sua nascita, sarà diretto da Andrea Battistoni, Direttore Principale del Teatro Carlo Felice, in un nuovo allestimento della Fondazione con la regia di Marina Bianchi. A dicembre sarà la volta de “La bohème” di Giacomo Puccini con la regia di Augusto Fornari, le scene e i costumi coloratissimi di Francesco Musante, diretta di nuovo da Battistoni, seguita dal tradizionale appuntamento natalizio con la danza, che quest’anno prevede la deliziosa e brillante “Cenerentola” di Prokof’ev nella spettacolare versione del Balletto sul ghiaccio di San Pietroburgo.
A gennaio ritorna l’opera con “Il barbiere di Siviglia”, con la regia di Alfonso Antoniozzi in una messa in scena che rinnova lo storico allestimento del Teatro Carlo Felice del marzo 1992 progettato da Emanuele Luzzati. A febbraio seguirà “Adriana Lecouvreur”, la raffinata opera di Francesco Cilea, con la straordinaria partecipazione di Barbara Frittoli nel ruolo della protagonista e di Marcelo Álvarez nel ruolo di Maurizio di Sassonia. A marzo sarà la volta di “Un ballo in maschera” di Verdi nell’allestimento del Teatro di Piacenza – Teatro Alighieri di Ravenna – Teatro Comunale di Ferrara con la regia di Leo Nucci, che vedrà il ritorno di Ludovic Tézier (nel ruolo di Renato), dopo il grande successo riscontrato la scorsa stagione nel Simon Boccanegra, e del soprano Tatiana Serjan per la prima volta al Teatro Carlo Felice. A seguire “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti, allestimento in coproduzione Fondazione Teatro Carlo Felice e Teatro Regio di Parma con la regia di Alfonso Antoniozzi, le scene e il video design di Monica Manganelli, opera che conclude la trilogia donizettiana delle regine Tudor iniziata con Roberto Devereux (2016) e proseguita con “Maria Stuarda” (2017). A maggio ritorna “Turandot” di Puccini nello storico allestimento del Teatro Carlo Felice con la regia dell’intramontabile Giuliano Montaldo, spettacolo che da sempre riscuote un enorme successo; protagoniste femminili, Anna Pirozzi (Turandot) e Desirée Rancatore (Liù). Ultimo titolo in cartellone, “Manon Lescaut”, ancora di Puccini, allestimento in coproduzione Teatro Carlo Felice – Teatro San Carlo – Teatro Liceu di Barcellona – Palau de les Arts de Valencia, con la regia firmata da Davide Livermore, come sempre originale e visivamente coinvolgente; nel ruolo della protagonista, un soprano amatissimo dal pubblico genovese, Maria Josè Siri.
La Stagione Sinfonica prevede 14 appuntamenti. Si aprirà venerdì 11 ottobre con un concerto con protagonista, come violino solista e direttore, il grande virtuoso Sergej Krylov, che interpreterà il meraviglioso concerto per violino di Mendelssohn e dirigerà l’Orchestra del Teatro Carlo Felice nella celebre Sinfonia “Dal nuovo mondo” di Dvořák. Seguono due appuntamenti da non perdere, i concerti celebrativi di Niccolò Paganini, parte integrante del Paganini Genova Festival (con il Teatro Carlo Felice membro del Comitato Organizzatore, iniziativa frutto della collaborazione tra il Comune di Genova, la Fondazione Enzo Hruby, il Conservatorio Niccolò Paganini e l’Associazione Amici di Paganini): il concerto del 25 ottobre, con un altro straordinario violinista, Mengla Huang (Premio Paganini 2002), e quello del 27 ottobre, con direttore Alpesh Chauhan (sul podio anche il 17 ottobre) e Francesca Dego che suonerà il Cannone, il violino appartenuto a Paganini. Originale la successiva proposta del 19 novembre, con Andrea Battistoni, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice e il Pat Metheny Trio (inizio ore 21). Torna poi l’irresistibile Janoska Ensemble (nel tradizionale concerto di capodanno di mercoledì 1° gennaio – ore 16.00). Il 10 gennaio è la volta della straordinaria Mariella Devia, che interpreterà un capolavoro della vocalità del Novecento, Les Illuminations di Britten, direttore Jonathan Webb. Il grande direttore russo Vladimir Fedoseyev è il protagonista del successivo concerto (31 gennaio), tutto dedicato a Čajkovskij, con la presenza al pianoforte di Ivan Bessonov. Il 28 febbraio Andrea Battistoni affianca il trascinante violoncellista Mischa Maisky, solista nel celebre concerto di Dvořák. Il 27 marzo Hartmut Haenchen dirige un capolavoro assoluto, la “Sinfonia n. 5” di Mahler. Nel “Concerto di Pasqua” (3 aprile) Andriy Yurkevych concerta il delicato e commovente “Requiem” di Fauré, insieme a una preziosa rarità, la “Suite n. 4” di Massenet. L’8 maggio, l’atteso ritorno a Genova di Daniel Oren, con Gabriele Carcano solista al pianoforte nel concerto “Imperatore” di Beethoven. Ancora un capolavoro di Mahler il 15 maggio, “Das Lied von der Erde”, direttore Hartmut Haenchen (impegnato anche nell’”Incompiuta” di Schubert), solisti Eve-Maud Hubeaux (mezzosoprano) e Gregory Kunde (tenore). La Stagione Sinfonica si conclude il 5 giungo con Andrea Battistoni sul podio e il primo flauto dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, Francesco Loi, come solista, in un programma che, oltre a brani di Mascagni e Kachaturian, prevede anche la prima esecuzione assoluta di un lavoro dello stesso Battistoni, commissionato dal Teatro Carlo Felice, “Serenata per Baron Corvo”.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso dichiara : «Per Genova sarà una stagione musicale all’insegna del grande repertorio lirico, ma non mancheranno le novità – commenta l’assessore alle Politiche culturali del Comune, Barbara Grosso – Un cartellone importante per un teatro che si colloca ai primi posti a livello nazionale, con opere che spaziano dalla musica lirica, alla sinfonica, al balletto e che riscuoteranno senza dubbio un grande successo di pubblico e di critica».
“Tra ritorni graditi e novità assolute il Teatro Carlo Felice presenta una stagione di qualità, con grandi interpreti. – commenta Ilaria Cavo, assessore alla Cultura di Regione Liguria – 8 opere, 1 balletto, 1 musical e 14 appuntamenti legati alla Stagione Sinfonica sono numeri importanti che concorrono a creare un nuovo palinsesto per un teatro che deve puntare ad aumentare sempre di più il numero delle serate in cui il sipario si alza. Sarà una stagione che darà un forte sguardo alla storia di questo teatro: sia con la prima opera in cartellone, ‘Il trovatore’ di Giuseppe Verdi, che inaugurò il nuovo Teatro nel 1991, sia con ‘Il barbiere di Siviglia’, che debutterà a gennaio, rinnovando lo storico allestimento del 1992 progettato da Emanuele Luzzati; la dimostrazione che con la forza della propria storia si possa guardare al futuro con fiducia. Ci si affaccia alla nuova stagione anche con l’entusiasmo di successi e segnali positivi della stagione che si è appena conclusa: lo sblocco dell’ultima tranche della legge Bray per quanto riguarda l’aspetto finanziario, il successo della trasferta a San Pietroburgo e l’accompagnamento di grandi della musica ai parchi di Nervi, per quanto riguarda le produzioni: sentire Francesco De Gregori, Carmen Consoli, Il Volo, Neri Marcoré & Gnu Quartet sulle note della nostra orchestra è stata la dimostrazione di come i musicisti del Carlo Felice possano fare la differenza. È stata entusiasmante anche l’esibizione alla Mariinsky Concert Hall di San Pietroburgo, con brani di Rossini, Cimarosa e Paganini, e non è un caso se nella prossima stagione si esibirà con il cannone di Niccolò Paganini la stessa Francesca Dego che ha incantato al teatro russo, un passaggio di testimone ideale tra la stagione che si chiude e quella che si apre nel segno dell’apertura e della valorizzazione dei giovani e della grande musica, in un teatro che ora può essere meno un problema e più una risorsa”.