Udine. Passione è il tema della 16esima edizione che, dopo le dirette streaming di “Vicino/lontano On – Dialoghi al tempo del virus” dello scorso maggio, si svolgerà in presenza a Udine, dal 25 al 27 settembre. Il Premio Terzani verrà consegnato allo scrittore franco-libanese Amin Maalouf nella serata conclusiva – domenica 27 settembre – che vedrà protagonista anche l’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, sulle musiche live di Tosca, raffinata e appassionata interprete della canzone d’autore italiana. Nella serata inaugurale, venerdì 25 settembre, riflettori sul narratore-affabulatore Stefano Massini, in scena con la sua passione per le storie che servono a vivere meglio.
“Vicino/lontano 2020” racconterà la passione nelle sue diverse forme: quella che si identifica con l’impegno politico, con Giacomo Marramao, Francesca Mannocchi, Annarosa Buttarelli e Vittorio Emanuele Parsi; quella che viene definita “civile”, testimoniata da Umberto Ambrosoli, Salvatore Inguì, Francesco Crisafulli; quella, in declino, per il sogno europeo, con Guido Crainz, Angelo Bolaffi e Riccardo Perissich. E poi ci sono le passioni tipiche del nostro tempo: l’interesse bulimico per l’“io”, raccontata da Pier Aldo Rovatti, e la passione moderna per il cibo, con Antonio Pascale, Stefano Minin, Emanuele Scarello e Paolo Scarpi. Lo spettacolo “Se non avessi più te” affronterà il tema delle passioni malate e della violenza sulle donne. Del funzionamento neuropsichico delle emozioni si occuperà il confronto di taglio scientifico, con Raffaella Rumiati, Pietro Pietrini e Mario De Caro. Su antropocene ed “economia circolare” si confronteranno Emilio Padoa Schioppa, Elena Pulcini e Antonio Massarutto.
Nel segno della “passione” torna, finalmente anche in presenza, il festival vicino/lontano 2020, in programma a Udine da venerdì 25 a domenica 27 settembre, nella sua 16esima edizione, dopo la felice esperienza dei “Dialoghi al tempo del virus”, le cinque serate in diretta streaming dello scorso maggio con cui vicino/lontano ha provato a immaginare, col contributo di studiosi di prestigio internazionale, e a beneficio del pubblico ancora più vasto della rete, il futuro del dopo-pandemia.
Passione come parola-chiave per leggere il nostro tempo e guardare “oltre”. Non esiste infatti attività umana che non richieda di affiancare il cuore alla ragione, se si vuole trovare la forza e il coraggio di uscire dalle difficoltà e approdare a una comprensione più profonda e articolata di ciò che accade. Come affrontare altrimenti la sfida più impegnativa del nostro tempo: quella di trovare nuovi modi di vivere, e convivere, sul pianeta Terra? Reso necessariamente ‘essenziale’ e meno affollato dal rispetto della normativa anti-Covid, il festival – ancora una volta – occuperà il cuore della città di Udine e alcuni dei suoi edifici storici, messi come sempre a disposizione dal Comune di Udine – grazie anche alla disponibilità della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe -, con incontri, dibattiti, lezioni, conferenze e spettacoli, che coinvolgeranno più di 100 protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione. Fra gli ospiti: Giacomo Marramao, Vittorio Emanuele Parsi, Francesca Mannocchi, Stefano Massini, Antonio Pascale, Emanuele Scarello, Pier Aldo Rovatti, Michele Bonino, Umberto Ambrosoli, Raffaella Rumiati, Pietro Pietrini, Mario De Caro, Francesco Crisafulli, Guido Crainz, Maurizio Ferraris, Elena Pulcini, Angelo Bolaffi.
La manifestazione si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Amga Energia & Servizi, Farmacia Antonio Colutta, Scatolificio Udinese e con il patrocinio di Confcommercio.
Il programma ha la supervisione scientifica del professor Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, ed è a cura di Paola Colombo e Franca Rigoni.
Il momento culminante del festival sarà ancora una volta rappresentato dalla serata-evento che vedrà Angela Terzani, insieme ai figli Folco e Saskia, consegnare il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani all’autore di un’opera “che aiuti – questa la finalità stabilita al momento della sua istituzione – a far luce sui retroscena umani, storici o politici che stanno dietro alle questioni di stringente attualità, destinate ad avere un impatto particolarmente significativo sulle vite di tutti noi, cittadini globali”. In sintonia con il filo conduttore del festival 2020, la Giuria ha assegnato quest’anno il premio al giornalista e scrittore Amin Maalouf per la sua “com-passione” per le sorti umane, quella espressa nel saggio “Il naufragio delle civiltà” (La nave di Teseo). Domenica 27 settembre (ore 21), quest’anno eccezionalmente nella ex chiesa di San Francesco, Maalouf sarà il protagonista della serata per la consegna del Premio Terzani 2020, condotta dalla giornalista di RadioRai 3 Anna Maria Giordano. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming. L’attore Massimo Somaglino leggerà alcuni brani del libro vincitore e il direttore di Limes Lucio Caracciolo, in video-collegamento, non farà mancare per l’occasione il punto di vista geopolitico. Con la sua straordinaria musica e la sua voce piena di fascinose sfumature, sarà protagonista della serata del Premio anche una grande interprete della canzone d’autore italiana: Tosca, artista eclettica e raffinata, da sempre appassionata cultrice delle musiche popolari del mondo. Atmosfere che sapranno restituire al pubblico la sensibilità di Tiziano Terzani, la sua curiosità appassionata e la sua profonda vocazione di “cittadino del mondo”, capace di trovarsi sempre non solo dove si fa la storia, ma soprattutto dove la storia viene vissuta dalle persone, per indagarla, leggerla e raccontarcela con sguardo lungimirante e ancora oggi attuale.
Le domande di “Vicino/lontano 2020” prenderanno le mosse da una delle passioni umane di ogni tempo, che oggi appare agli occhi di molti delegittimata: “Politica è passione?” (venerdì 25, alle 19.00, Chiesa di san Francesco) è il quesito al centro del confronto inaugurale, che impegnerà uno dei maggiori esperti italiani di politica internazionale, Vittorio Emanuele Parsi, i filosofi Giacomo Marramao e Annarosa Buttarelli insieme alla giornalista e documentarista Francesca Mannocchi. La discussione sarà coordinata dal presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, l’antropologo Nicola Gasbarro. Il confronto sarà preceduto, alle 18.30, da “Invisible blues”, breve e suggestivo concerto per theremin – strumento “invisibile” dai magici effetti sonori – con il polistrumentista Leo Virgili.
La passione per le storie degli uomini sarà il filo conduttore dell’intervento di chiusura della serata inaugurale (ore 21.30, Chiesa di San Francesco), quando salirà sul palco di vicino/lontano Stefano Massini, narratore-affabulatore, riconosciuto come il “raccontastorie più popolare del momento”, che con i suoi affreschi narrativi “tocca il cuore e la mente”, emoziona e fa riflettere, creando cortocircuiti grazie a uno stile unico che intreccia vicende, personaggi, eventi quotidiani e fatti di cronaca con gli stati d’animo dell’essere umano. Sarà un evento scenico legato alle storie che servono a vivere meglio, piccoli manuali di sopravvivenza per affrontare la giungla di tutti i giorni. Un po’ come nei suoi popolarissimi interventi televisivi su La7 a “Piazzapulita”, o sulle colonne del quotidiano La Repubblica.
Al festival si parlerà anche di “Passione civile, etica, responsabilità” (sabato 26, alle 18.00). Ne daranno testimonianza il magistrato Francesco Crisafulli, il direttore dell’Ufficio di Servizio sociale per i minorenni di Palermo Salvatore Inguì, il medico anestestista di MSF Stefano Di Bartolomeo e l’avvocato Umberto Ambrosoli, premio Terzani 2010 per “Qualunque cosa succeda” (Sironi). A moderare l’incontro sarà l’avvocato del Foro di Udine Maddalena Bosio.
Di un’altra passione, che ha conosciuto anni di grande speranza ed entusiasmo, identificandosi nel “sogno europeo”, discuteranno, in un confronto dal titolo “Perché l’Europa non scalda più i cuori?” (domenica 27, alle 15.00), lo storico Guido Crainz, il filosofo della politica e germanista Angelo Bolaffi e Riccardo Perissich, senior fellow della School of European Economy della Luiss, già Capo di Gabinetto di tre commissari europei, moderati da Nicola Gasbarro.
La sfida ecologica e geoclimatica, imposta dall’urgente necessità di conciliare consumi e sostenibilità in un pianeta sempre più “antropizzato”, sarà affrontata in “Antropocene, istruzioni per l’uso” (sabato 26, alle 15.00), un confronto di taglio economico-ambientale che vedrà sul palco della chiesa di San Francesco l’economista Antonio Massarutto, direttore di ricerca allo Iefe della Bocconi e ordinario all’Università di Udine, il docente di Ecologia all’Università di Milano-Bicocca Emilio Padoa Schioppa e la filosofa sociale all’Università di Firenze Elena Pulcini. Lo coordinerà il giornalista Marco Pacini, che di questi temi si è spesso occupato dalle pagine dell’Espresso.
Il consueto confronto di taglio scientifico, “Nature vs nurture: biologia o apprendimento?”, un focus sul funzionamento neuropsichico delle passioni e delle emozioni negli esseri umani, sarà affidato al genetista dell’Università di Udine e accademico dei Lincei Michele Morgante, che introdurrà/modererà un panel di grande prestigio composto da: Pietro Pietrini, neuroscienziato e psichiatra, direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, Raffaella Rumiati, professore di Neuroscienze cognitive della SISSA di Trieste, e Mario De Caro, professore di Filosofia morale a Roma Tre.
“Vicino/lontano 2020” punterà poi i riflettori su una passione divenuta particolarmente evidente nel nostro tempo: nell’era narcisistica dei social, la passione bulimica per l’io si traduce in una vera ossessione che ci trasforma tutti in “egosauri”. È questo il tema della lectio del filosofo Pier Aldo Rovatti (sabato 26, alle 11.45) che a vicino/lontano presenterà anche, in anteprima nazionale e in dialogo con il co-autore Nicola Gaiarin (all’Oratorio del Cristo, domenica 27, alle 11.30), il suo ultimo volume: “La filosofia è un esercizio” (La Nave di Teseo).
Come governare la transizione indotta dalla passione per la tecnologia sarà il tema di “Passioni digitali” (Sala Tomadini dell’Università di Udine, sabato 26 alle 17.00), la tavola rotonda a cura del Master in Filosofia del digitale dell’Università di Udine diretto dal professor Luca Taddio. Vi parteciperanno il filosofo Maurizio Ferraris (in collegamento video), il docente di Informatica dell’Università di Udine Maurizio Foresti e il professore onorario di Estetica alla Sapienza di Roma Pietro Montani, moderati da Gabriele Giacomini, coordinatore didattico del Master.
Oggi onnipresente nelle nostre vite, e orientata più alla scenografia da fornello che all’impatto salutare sulle nostre vite, è la esibita passione per il cibo, un tempo solo bisogno elementare: ne parleranno (sabato 26 alle 9.30) lo scrittore, saggista ed esperto di politiche agricole Antonio Pascale, lo chef stellato Emanuele Scarello, l’antropologo Paolo Scarpi e il coordinatore delle politiche e relazioni territoriali di Coop Alleanza 3.0 Stefano Minin. La discussione sarà moderata dalla docente di Scienze e tecnologie alimentari all’Università di Udine Maria Cristina Nicoli.
A mettere in scena il tema delle cosiddette “passioni malate” sarà “Se non avessi più te”, una produzione del Teatrino del Rifo focalizzata sulla violenza contro le donne (sabato 26 settembre, alle 21.30). Scritto e interpretato da Manuel Buttus, che sarà in scena con l’attrice e cantante Nicoletta Oscuro e con Matteo Sgobino alla chitarra, lo spettacolo indaga il significato della violenza degli uomini come fenomeno strutturale e trasversale della società, che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi. Sarà introdotto dalla presentazione del progetto “Never Again”, vincitore di un bando europeo, cui vicino/lontano aderisce per sostenere la lotta al fenomeno della vittimizzazione secondaria delle donne, che spesso, dopo aver subito la violenza maschile, divengono vittime una seconda volta nel loro percorso di denuncia: nei tribunali, nella rappresentazione dei media, nel contesto sociale. Illustreranno il progetto Manuela Marchioni, fondatrice e amministratrice della società di progettazione europea Prodos Consulting, e Teresa Bene, docente di Diritto processuale penale all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, capofila del progetto. “La violenza di genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” è il titolo del saggio dell’avvocato del Foro di Udine Maddalena Bosio che verrà presentato in anteprima dall’autrice (Oratorio del Cristo, domenica 27 alle 15.00) in dialogo con il magistrato Francesco Crisafulli.
Su due grandi temi-motore dell’umanità – la passione e la libertà – si confronteranno e cimenteranno gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, storico partner del festival, che porteranno in scena, per la regia del direttore dell’Accademia, Claudio de Maglio, “Sei la mia carne che brucia” (Sagrato della Chiesa di San Francesco, domenica 27 alle 17.30). Lo spettacolo era stato ideato per accompagnare il Concorso Scuole Tiziano Terzani 2020, rinviato al prossimo anno a causa della pandemia.
Ancora in programma la lectio dello storico Andrea Zannini, direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale dell’Università di Udine, dedicata alla caduta dello Stato patriarcale di Aquileia, tematicità indicata dalla Regione FVG nel quattrocentesimo anniversario dell’evento.
Tra gli appuntamenti in programma vi è anche la presentazione di “Edizione 2019”, il Quaderno della Società Filosofica Italiana, sezione Fvg, “Animali parlanti” (Oratorio del Cristo, sabato 26 alle 18.00). Ne parleranno le filosofe Graziella Berto e Floriana Ferro, introdotte da Beatrice Bonato, presidente della SFI Fvg. Di “Cina: la nuova epoca della città” parlerà Michele Bonino, docente di Progettazione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, in dialogo con Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine. Si rinnova con vicino/lontano 2020 anche la collaborazione con l’ARLeF-Agenzia regionale per la lingua friulana. “Il ruolo delle nuove tecnologie nella vitalità delle lingue minoritarie” (sabato 26, alle 10.30 in Sala Ajace) è il tema dell’appuntamento, moderato dal direttore dell’ARLeF William Cisilino, che vedrà coinvolti gli esperti Alberto Masini, Luca Peresson e Fulvio Romanin.
Faranno da preziosa cornice musicale al programma “di parola”: il concerto “Passione, tra est e ovest”, a cura della Fondazione Luigi Bon, che rinnova la sua consolidata collaborazione con vicino/lontano, proponendo musiche di Sergej Prokofiev, Aaron Copland, Ludwig van Beethoven (giovedì 24 ore 21) eseguite dalla FVG Orchestra, diretta da Paolo Paron, e il “Concerto all’alba” di domenica 27 (alle 7, Chiesa di San Francesco) con la Nuova Orchestra da Camera “Ferruccio Busoni”, diretta dal Maestro Massimo Belli, che renderà omaggio al sorgere di un nuovo giorno con le musiche di Vasily Kallinnikov, Edvard Grieg, Béla Bartók e Marco Sofianopulo.
Completano il programma del festival “Vocali” la personale dell’artista milanese Giovanni Frangi, esposta dal 19 settembre al 20 novembre alla Stamperia d’Arte Albicocco, che si conferma partner di elezione di vicino/lontano in ambito artistico; e la mostra fotografica “Essenzanima” di Franco Martelli Rossi (dal 25 settembre al 4 ottobre al Make Spazio Espositivo), che verrà presentata dall’autore con il volume “Diario” sotto i portici di via Vittorio Veneto (venerdì 25 alle 18.00).
Il rispetto delle norme anti-Covid ha reso necessariamente essenziale anche il tradizionale cartellone di appuntamenti nelle librerie e nei locali della città che ospiteranno le presentazioni: “La legge del mare” della giornalista Annalisa Camilli, che dialogherà con la nota voce di Radio Onde Furlane Paolo Cantarutti (Corte del Giglio/Libreria Friuli sabato 19 alle 18.30); “A partire dai punti di forza” il nuovo saggio di Davide Zoletto, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Udine che ne discuterà con la collega Fabiana Fusco (Corte del Giglio/Libreria Friuli venerdì alle 18.00);”La masnada delle aquile” del docente di lettere e italiano lingua seconda Riccardo Roschetti in dialogo con l’antropologa dell’Università di Trieste Roberta Altin (Caffetteria Al Vecchio Tram, sabato 26 alle 17.00); “Le visioni di Johanna” romanzo del giornalista, scrittore e saggista Francesco De Filippo, che dialogherà con lo psicologo Igor Castellarin (Via Veneto/Libreria Tarantola, sabato 26 alle 18.30); “Crimini a Nord-Est” dei giornalisti Luana De Francisco e Ugo Dinelli, in dialogo con il collega Luca Perrino, presidente dell’associazione Leali delle Notizie, nuova collaborazione che segna questa edizione del festival (Libreria Tarantola domenica 27 alle 11.00).
Completano il programma degli appuntamenti “in città” il tradizionale seminario della Scuola Lacaniana di psicoanalisi-Udine “A ciascuno il suo trauma”, con gli psicologi Caludio Matiussi, Gelindo Castellarin, Laura Martini, Mariavirginia Fabbro (Corte del Giglio/Libreria Friuli sabato 26 alle 15.00; la lezione del filosofo Tiziano Possamai “La passione che cura e il mistero del transfert”, introdotta da Gino Colla, presidente dell’associazione On Art (Spazio Niduh Sabato 26 alle 17.00); l’evento “Free Nûdem Durak” a sostegno della campagna di liberazione della cantante curda con la musicista Bruna Perraro (Via Gemona/Libreria Martincigh sabato 26 alle 21); la conversazione tra l’antropologo Nicola Gasbarro e l’attore e poeta Andrea Zuccolo sul caso della “santa” di Siacco (Caffetteria Al Vecchio Tram, domenica 27 alle 11.00).