Milano. Sabato 9 febbraio alle ore 20.00 e domenica 10 febbraio alle ore 16.00, al Teatro Gerolamo, Marioletta Bideri per BIS Tremila presenta “Édith Piaf, l’usignolo non canta più” di Melania Giglio, con Melania Giglio e Martino Duane, regia Daniele Salvo, scene Fabiana di Marco, costumi Giovanni Ciacci.
1960, appartamento parigino di Édith Piaf al tramonto della sua carriera. Una serie di eventi si sono susseguiti nella vita di questa piccola donna: lutti, incidenti, amori, liti, solitudine, alcol, gioie, successi – tutto si è abbattuto sull’usignolo come un uragano. L’usignolo non canta più.
Ma improvvisamente qualcuno bussa alla sua porta e arriva a profanare questo “buio”: è Bruno Coquatrix, l’impresario dell’Olympia di Parigi, che caparbiamente la rivuole sul palcoscenico per quella che diverrà la storica esibizione del 1961.
Lo spettacolo ripercorre l’anno della rinascita della cantante attraverso i suoi più grandi successi, da L’accordéoniste a La vie en rose, da Milord a Je ne regrette rien: arricchito dalle canzoni eseguite rigorosamente dal vivo, il racconto vuole essere un omaggio ad una delle voci più belle e strazianti della canzone moderna.
“Lo spettacolo è un tesissimo e impegnativo assolo di Melania Giglio, dove si rappresenta non solo una follia, ma la vertiginosa discesa di una grande donna” (Anna Bandettini – Repubblica).
“La Giglio abbraccia Édith Piaf al punto da farla propria, al punto da cantarla con l’anima che fa vibrare fino alla commozione” (Maria Francesca Stancapiano – Scenacristica.it).
“Quello di Melania Giglio per Édith Piaf è un atto d’amore” (Alessandra Bernocco – dramma.it).
Scriveva Boris Pasternak: “Il talento innato è una via che conduce al futuro. È un modello infantile dell’universo, di un universo fondato sin dalla tenera età nel nostro cuore, una specie di libro di testo per capire il mondo dal di dentro, dal suo lato migliore e più fulgido. Questo dono insegna l’onore e il coraggio, poiché rivela quale favolosa importanza abbia l’onore nel sentimento drammatico dell’esistenza. Un uomo di talento sa quanto si arricchisca la vita in una piena e giusta illuminazione e quanto perda nel buio. L’interesse personale gli impone di essere orgoglioso e di perseguire la verità. Questa posizione può significare nella vita anche la tragedia, ma questo ha un’importanza secondaria”.
Scrive Daniele Salvo: “Édith Piaf portava in sé questa scintilla, questa meravigliosa fiamma inesauribile e dolorosa. Vogliamo ricordarla con semplicità e nitidezza. Non vogliamo imitarne le movenze o copiarne l’esteriorità. Tentiamo invece di avvicinarci alla sua anima con levità mozartiana, di raggiungere il centro del suo petto per evocare per un istante, con attenzione e rispetto, il suo incredibile talento.
Oggi più che mai, in questi anni vuoti di impulsi e necessità, abbiamo bisogno del suo calore, della sua luce, della potenza della sua voce e del battito del suo piccolo cuore che ancora oggi, anche se non è più, batte instancabile. E quel suo piccolo cuore non si fermerà mai”.
Da quest’anno il Teatro Gerolamo aderisce al programma “Teatro, Cinema, Concerti… in bici biglietto ridotto”: chi dimostra di essere venuto a teatro in bicicletta ha diritto a un biglietto al prezzo di 8,00 euro.
È inoltre attivo un abbonamento speciale per studenti e collaboratori dell’Università Statale di Milano: tre spettacoli per due persone al prezzo complessivo di 48,00 euro (24,00 euro a persona). Partono da questa stagione anche i carnet del Teatro Gerolamo: quattro ingressi a 64 euro o sei ingressi a 90 euro. Continuano infine le riduzioni abituali. Tutte le info sul sito www.teatrogerolamo.it.