“HABIT_data”, sul palco No’hma l’uomo dialoga con la vita artificiale

Milano. La pluripremiata compagnia svizzera AiEP della coreografa e danzatrice Ariella Vidach torna dopo sei anni sul palcoscenico del Noh’ma con “HABIT_data”, una performance che fa delle nuove tecnologie un punto di ricerca espressivo, volto a svelare le differenze che intercorrono tra uomo e macchina.

Lo spettacolo si sofferma sulla relazione tra natura umana e vita artificiale, biologia e robotica, presente e futuro, raccontando l’unione possibile di mondi differenti attraverso la ricerca di un delicato equilibrio multiforme.

In scena tre danzatori danno corpo a un dialogo indiretto con un braccio robotico – cobot UR10 – dotato di un “occhio-telecamera” che studia i loro movimenti, li scansiona, li elabora, li riproduce per poi imitarli quasi, in un gioco di variazioni ritmiche, sospensioni ed accenti.

L’indagine sulle potenzialità dell’automazione applicata alla coreografia crea una drammaturgia suggestiva e originale fatta di partiture visive e musicali, rumori metallici, riverberi audiovisivi e echi di fondo.

Lo spettacolo – cofirmato da Ariella Vidach e dal videoartista Claudio Prati – è in gara per la dodicesima edizione del Premio Internazionale “Il Teatro Nudo di Teresa Pomodoro”.

Mercoledì 26 maggio e giovedì 27, “HABIT_data” sarà visibile in presenza alle ore 21:00, con prenotazione obbligatoria e posti contingentati, e contemporaneamente in streaming, senza registrazione, sul sito www.nohma.org.

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