Napoli. “Per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi perdiamo sessanta secondi di luce”. È da questo incalzante pensiero che ha preso vita il programma di Brividi d’Estate 2021, ventesima edizione della storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli che, da sabato 3 luglio alle ore 21.00, tornerà ad animare, con le sue storie, l’affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli.
Nata da un’idea di Annamaria Russo, la rassegna, fra le più longeve della città, è sostenuta dalla sensibilità e la preziosa collaborazione dell’Università Federico II di Napoli, che gestisce il parco, e con il patrocinio del Comune di Napoli.
Per circa quaranta giorni, fino a sabato 7 agosto, il parco più bello di Napoli si trasformerà nel più magico dei teatri immersi nel verde, con un viaggio nelle storie che abbiamo amato di più.
Il progetto di questa ventesima edizione nasce dalla consapevolezza che le difficoltà di questo “viaggio” attuale, alla riconquista della normalità, possono essere superate solo ragionando come un equipaggio. Persone diverse, con storie e ruoli diversi, consapevoli che solo lo sforzo comune potrà condurre alla meta.
Il Real Orto Botanico di Napoli, quest’anno, diverrà spazio condiviso con artisti e compagnie, un luogo nel quale ritrovare fermenti, energia ed entusiasmi. La metà dei giorni di programmazione, infatti, sarà a disposizione, gratuitamente, delle compagnie ospiti.
“Una splendida isola felice – sottolinea Annamaria Russo – che da vent’anni abbiamo la fortuna di abitare e che, dopo un periodo così difficile, ritenevamo un dovere morale, oltre che una gioia infinita, poter condividere con chi, come noi, ha attraversato la tempesta cercando terra all’orizzonte. Abbiamo immaginato, insieme ai compagni di viaggio di sempre e quelli nuovi, di provare fare rotta verso le prime luci della rinascita”.
Divenuta per i napoletani un classico e atteso appuntamento estivo, la rassegna proporrà, quest’anno, sedici spettacoli con nuove produzioni, classici inossidabili targati Il Pozzo e il Pendolo, compagnie ospiti, in un carosello di proposte e un entusiasmo che sembra riportare a vent’anni fa.
Per festeggiare questo ventesimo compleanno la programmazione si concederà un tributo alla nostalgia. Ad aprire la rassegna, sabato 3 luglio, sarà “L’ultima notte del Principe di Sansevero” di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, con Marco Palumbo e Andrea De Rosa, il primo spettacolo che fu prodotto da Il Pozzo e il Pendolo Teatro per il Real Orto Botanico. Una scelta che sembra essere stata indicata direttamente dall’illustre concittadino, nume tutelare della piazza nella quale “abita” il teatro, di cui ricorrono i duecentocinquanta anni dalla morte.
E’ la notte del 22 marzo 1771, la notte in cui il più grande studioso, filosofo e alchimista di Napoli morrà. La notte delle rivelazioni, dei segreti.
Domenica 4 luglio andrà in scena “Il cuore ha più stanze di un bordello” di Gabriel Garcia Marquez, con Rosalba di Girolamo e Giulio Martino, adattamento e regia di Annamaria Russo. La scrittura di Márquez è musica. Una musica potente, evocativa, che esplode nella mente in un caleidoscopio di colori. La scrittura di Márquez è una melodia in cerca di armonia. La magia delle parole che diventano suono e reclamano suoni si rinnova ad ogni singola pagina.
La programmazione proseguirà, mercoledì 7 luglio, con “I’m on fire” di Carolina Sellitto, diretto e interpretato da Roberto Azzurro. Un esperimento inusuale, a proposito di come si possa, invece che passare dal palcoscenico al video, attuare invece una trasposizione dal video al palcoscenico.
Venerdì 9 luglio (in replica sabato 10), Paolo Cresta sarà protagonista di “Uno nessuno e centomila” di Luigi Pirandello. Da uno specchio, superficie ambigua e inquietante, emerge un giorno per Vitangelo Moscarda, un volto di sé finora ignorato: un naso in pendenza verso destra. Quest’avvenimento provoca in lui una profonda crisi.
La terza settimana di programmazione inizierà mercoledì 14 luglio con “L’ufficio delle parole smarrite” scritto, diretto e interpretato da Sebastiano Coticelli e Simona Di Maio, presentato da Teatro nel Baule. All’ufficio parole smarrite, uno strano e impolverato personaggio, tra scatole e libri, aspetta da anni che qualcuno le reclami. Finalmente un giorno, bussano alla porta. Si tratta di qualcuno che ha perso una parola importante, in un giorno importante, ma ritrovarla, però, non sarà così semplice.
Giovedì 15 luglio sarà la volta di Antonella Morea in “Mamme” di Annibale Ruccello, e venerdì 16 luglio (in replica sabato 17) Nico Ciliberti sarà in scena con “Mio fratello” di Daniel Pennac. Poco tempo dopo la morte del fratello Bernard, Daniel Pennac tratteggia il ricordo del fratello scomparso, vero e proprio complice, insostituibile compagno di vita.
Sarà ancora Nico Ciliberti interprete in scena, mercoledì 21 luglio, ne “Il senso del dolore” di Maurizio de Giovanni, con le musiche di Luca Toller e le voci di Andrea Canova, Gabriele Carraturo, Rosalba di Girolamo, Marcello Magri, Isabella Martino, Marco Palumbo, Fabio Todisco, Ramona Tripodi, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo. È una cartolina della Napoli del 1931, un acquerello rifinito da mani sapienti, a fare da sfondo alla vita del commissario Luigi Alfredo Ricciardi, nella sua prima avventura. Ricciardi vede i morti che gli parlano ripetendo all’infinito l’ultimo pensiero che li ha tormentati nell’istante del trapasso. Uno straziante grido d’aiuto che solo lui può raccogliere e di cui si fa carico con coscienza e umanità.
Si cambia registro, giovedì 22 luglio, con Rosaria De Cicco in “L’ultima eclissi” di Stephen King, drammaturgia e regia di Annamaria Russo. Dolores Claiborne, in una notte uguale ad altre mille, seduta alla scrivania di una stazione di polizia, ripercorre la sua vita, tutta d’un fiato. Ha di fronte un commissario di polizia, un agente, una stenografa e la prospettiva di un giudizio sommario.
A chiudere gli appuntamenti della settimana, venerdì 23 luglio (repliche fino a domenica 25) sarà Paolo Cresta in “Novecento” di Alessandro Baricco. Una fiaba struggente, amara, dolcissima. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica meravigliosa, una musica che non esiste da nessuna altra parte che non sia l’oceano. Il suo nome è Novecento, il suo mondo una nave dalla quale non sa scendere. Perché oltre quella nave c’è la vita. Quella vera.
La quinta settimana di programmazione prenderà il via, martedì 27 luglio (in replica mercoledì 28), con lo spettacolo “Controvento”, testi e regia di Gennaro Esposito, con Nello Provenzano, Angela Bertamino, Giuseppe Di Gennaro, Federica Flibotto, una produzione Teatro dell’Osso con il sostegno di Teatro TRAM. La storia ci propone tante figure di uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita alla ricerca di un ideale, finendo vittime del pregiudizio e dell’intolleranza. In scena quattro personaggi, quattro anime pronte a mettersi a nudo per raccontare le loro personali esperienze, attraverso un piccolo scorcio delle loro vite.
Giovedì 29 la rassegna proseguirà con lo spettacolo di teatro-danza “Sono io Beatrice Skaramacay” presentato da Art Factory, e venerdì 30 luglio Giordano Zangaro sarà interprete di “Vita da attore”, per la regia di Maurizio Tieri.
Sabato 31 luglio (in replica nei giorni 1, 7 e 8 agosto) il palcoscenico sarà per “Vipera” di Maurizio de Giovanni, con Rosaria De Cicco, Marianita Carfora, Nico Ciliberti, Sonia De Rosa, Paolo Rivera, Salvatore Catanese, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Marco Palumbo, Zack Aldermann, adattamento e regia di Annamaria Russo.
Siamo nella primavera del 1932, Pasqua è alle porte e in una delle stanze del Paradiso, il bordello più famoso di Napoli, viene trovata morta Maria Rosaria Cennamo, in arte Vipera.
Si tratta della prostituta che fa sognare tutti gli uomini della città, ma che solo pochi possono avere. Ancora una volta Luigi Alfredo Ricciardi sarà costretto a muoversi tra i gironi infernali dell’animo umano per dare un volto e un nome all’assassino del Paradiso.
L’ultimo settimana di Brividi d’Estate inizierà mercoledì 4 agosto con “I racconti delle quattro lune” di Gennaro Monti, anche in scena con Sonia De Rosa, Davide De Rosa, Camillo De Felice. Un viaggio intimo e potente, delicato e sospeso tra eroi senza nome e leggende sussurrate, segreti inconfessabili di una terra calda e misteriosa.
L’ultimo spettacolo a debuttare sarà “Pene d’amore”, liberamente tratto da “I monologhi della vagina”, con Rosalba Di Girolamo e Marco Palumbo, che precederà le due repliche di “Vipera”, a chiusura della rassegna.