Milano. Il Teatro alla Scala riapre al pubblico dal 10 settembre con quattro rappresentazioni de “L’italiana in Algeri” diretta da Ottavio Dantone, nello spettacolo storico di Jean-Pierre Ponnelle ripreso da Grischa Asagaroff (10, 13, 16, 18 ore 20). Le vicende di questa produzione ben riassumono le difficoltà affrontate dai teatri ancora nella primavera 2021: originariamente programmata solo per lo streaming il 25 maggio (con l’orchestra disposta in platea), quando la normativa non prevedeva la possibilità di avere pubblico in sala, e successivamente aperta ai giovani under30 grazie alla modifica delle restrizioni, L’italiana era stata infine sospesa dopo che i controlli sanitari avevano evidenziato un caso di positività nel cast. Il video della generale era poi stato trasmesso in streaming sui canali del Teatro il 21 giugno in occasione della Festa della Musica.
Assume quindi un significato particolare l’approdo dell’Italiana al palcoscenico con l’orchestra in buca e il pubblico in sala, per quanto ridotto, in apertura di un trittico rossiniano che prosegue dal 30 settembre con Il barbiere di Siviglia diretto da Riccardo Chailly in una nuova produzione firmata da Leo Muscato, mentre dal 13 ottobre Diego Fasolis torna a dirigere Il turco in Italia, nell’allestimento di Roberto Andò che fu interrotto dalla pandemia dopo la prima il 22 febbraio 2020. È rossiniano anche il programma per i più piccoli: dal 10 ottobre riprendono le rappresentazioni de La Cenerentola per i bambini per le scuole e per le famiglie.
Sul podio Ottavio Dantone, un Maestro che alla Scala è di casa sia nel repertorio barocco (ricordiamo “Rinaldo” di Händel nel 2005), sia in Mozart (“Così fan tutte” nel 2007) e Rossini (“Il viaggio a Reims” nel 2009 e “La Cenerentola” nel 2019), oltre a essere ospite regolare della Filarmonica. Dantone, tra i massimi interpreti storici del repertorio preclassico anche grazie alla fortunata collaborazione con l’Accademia Bizantina, è impegnato in questi giorni anche nell’ “Incoronazione di Poppea” a Zurigo, mentre alla Scala tornerà nel settembre 2022 con “Il matrimonio segreto” di Cimarosa in un nuovo allestimento di Irina Brook per il Progetto Accademia.
L’opera viene riproposta nel classico allestimento di Jean-Pierre Ponnelle che aprì la Stagione 1973/74, unico caso di 7 dicembre “buffo” nella storia scaligera, qui ripreso da Grischa Asagaroff che di Ponnelle è stato assistente e che ha recentemente ripreso alla Scala anche La Cenerentola. Alla Scala Asagaroff ha firmato anche L’elisir d’amore nel 2019 e gli spettacoli del progetto “Grandi spettacoli per piccoli”.
Debutta alla Scala come Isabella il giovane mezzosoprano francese Gaëlle Arquez, un’artista in rapida scesa che nei prossimi mesi sarà Ruggiero in “Alcina” di Händel a Parigi, Circé nell’omonima opera di Desmarets a Versailles, Dorabella a Tokyo e agli Champs-Elysées dove sarà anche protagonista del “Giulio Cesare” di Händel diretto da Philippe Jaroussky con la regia di Damiano Michieletto. Al suo fianco il basso Mirco Palazzi, che proprio in Rossini ha debuttato alla Scala nel 2008 cantando nello “Stabat Mater” diretto da Riccardo Chailly, mentre si alternano nella parte di Lindoro i tenori Maxim Mironov (già Don Ramiro nella recente ripresa della “Cenerentola” nell’allestimento di Ponnelle) e Antonino Siragusa. Entrambi i tenori saranno “Lindoro” anche nel prossimo Barbiere diretto da Riccardo Chailly dal 30 settembre. Come Taddeo torna alla Scala Roberto de Candia. Elvira ha la voce di Enkeleda Kamani, Zulma è la giovane Svetlina Stoyanova in rapida ascesa (alla Scala notevolissimo Cherubino nelle ultime Nozze) e Haly Giulio Mastrototaro (già applauditissimo alla Scala nel febbraio 2020 come Don Geronio nel Turco in Italia).