Napoli. Sarà la MM Contemporary Dance Company con “Love Poems” ad inaugurare la rassegna “Quelli che la Danza 2022 – Linguaggi della Danza Contemporanea”, programmata da oggi a domenica 13 marzo, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli e da lunedì 14 a domenica 20 marzo alla Sala Pasolini di Salerno. L’organizzazione è a cura del Teatro Pubblico Campano.
Giunta alla sua decima edizione, “Quelli che la Danza” afferma sempre più la propria vocazione d’importante vetrina della danza contemporanea italiana, ospitando, in dieci giorni di programmazione, le opere di sedici coreografi, che identificano, nel linguaggio coreutico, il fluido che attraversa in modo quasi invisibile i canoni espressivi della società contemporanea.
La sensibilità sempre più multidisciplinare e l’ampliamento delle esperienze culturali, dalla ricerca artistica alla comunicazione, trovano corpo e vita nella danza, e la rassegna “Quelli che la Danza” le assimila in sé.
Un successo consolidato dalle precedenti edizioni che accende i riflettori sulla danza contemporanea in una sorta di maratona, concentrando, in un’unica rassegna, importanti esponenti della scena coreutica nazionale e locale, e conquistando un ruolo, quasi esclusivo, di programmazione della danza contemporanea italiana a Napoli e in Campania.
Per l’edizione 2022, con l’obiettivo di rendere più forte il rapporto fra le discipline della danza, la rassegna “Quelli che la Danza” offrirà al pubblico la possibilità di assistere a performance d’importanti compagnie e coreografi italiani di lungo corso, tra i quali Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Nyko Piscopo, Adriano Bolognino, Gabriella Stazio, Claudio Malangone, Susan Kempster accanto a giovani coreografi e compagnie di nuovo corso come Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, Sofia Nappi.
La rassegna “Quelli che la Danza 2022” prenderà il via con la MM Contemporary Dance Company, che, sotto il titolo “Love Poems”, proporrà una serata composta da tre coreografie di grande fascino: “Duetto Inoffensivo” di Mauro Bigonzetti, il nuovo lavoro del coreografo spagnolo Thomas Noone dal titolo “Brutal Love Poems”, e il pluripremiato “La Metà dell’ombra” di Michele Merola, direttore della compagnia. Le coreografie della serata, unite dal comune denominatore di una spiccata musicalità, sono caratterizzate da una forte implicazione, tanto interpretativa quanto tecnica, che metterà in luce la versatilità stilistica e la straordinaria bravura dei 6 danzatori della compagnia.
Venerdì 11 marzo sarà la volta del Balletto Teatro di Torino che presenterà “Anemoi_secondo studio”, coreografia di Manfredi Perego, con i danzatori del Balletto Teatro di Torino. Il vento muove, distrugge, cura, culla.
Il suo capriccio è fonte di mistero e di credenze. Lontane o astratte queste, quando la pelle viene colpita dall’elemento, si risvegliano. Proprio questo istante di oscillazione tra il razionale e l’irrazionale è il punto di partenza della ricerca coreografica. Percepire il divino dell’elemento, lottando con la propria razionalità.
Doppio appuntamento per ARB Dance Company che sarà in scena, sabato 12 marzo, con “L’odore della pelle”, coreografie di Nyko Piscopo, e “A Safe Place”, coreografia di Adriano Bolognino. L’odore della pelle prende vita da una riflessione profonda, sul sentire l’altro attraverso il senso dell’olfatto. Amore, sofferenza, infanzia, violenza tutto è odore, quasi come un codice genetico unico che ci contraddistingue e talvolta distingue. “A Safe Place” mostra quanto i nostri luoghi familiari possano sembrare cornici perfette per tutti i nostri desideri, per le nostre azioni e i nostri pensieri. Talvolta, queste zone di comfort, però, finiscono per ingabbiarci e inglobarci, non stimolando più le nostre peculiarità e annerendo la nostra personalità, rendendoci più insicuri.
La conclusione di “Quelli che la Danza 2022” al Teatro Nuovo di Napoli, domenica 13 marzo, è affidata a Movimento Danza con il trittico di coreografie “Le danze pandemiche” firmate da Gabriella Stazio. Come le danze elleniche o le danze rinascimentali, è possibile che nei libri di storia rimarrà traccia delle danze pandemiche, delle danze create in questo periodo storico che ancora stiamo vivendo. Danze che hanno fatto di una necessità – il distanziamento sociale – un punto di partenza, sollecitando approcci differenti alla coreografia e alla creazione.
Come tutte le danze storiche, anche quelle create da Gabriella Stazio (“Polvere: minutissime particelle incoerenti, Il Paradosso di Lulù, Pandemik Mambo”) sono un trittico di danze brevi che s’intersecano tra loro fino a creare un’unica serata, in cui ironia e pensiero riflessivo s’incontrano, senza mai toccarsi.
Da lunedì 14 marzo la rassegna proseguirà alla Sala Pasolini di Salerno che darà il via all’intensa settimana di appuntamenti coreutici con Cornelia che presenterà “Sleeping Beauty – Work Bitch!”, coreografia di Nyko Piscopo. Mercoledì 16 marzo, serata nell’ambito di “ANTICORPI eXpLo – tracce di giovane danza d’autore”, con C&C Company che porterà in scena “HOW TO just another boléro, concept”, coreografia e performance Emanuele Rosa e Maria Focaraccio. A seguire Sosta Palmizi con “Wabi Sabi”, coreografia di Sofia Nappi.
Giovedì 17 marzo Korper presenterà “Diatriba”, ideazione e regia di Rebecca Furfaro, e venerdì 18 marzo sarà in scena la Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei in “Pasolinianamente”, opera a quadri con la coreografia e la regia di Monica Casadei. Il secondo appuntamento per Sosta Palmizi in scena, programmato per sabato 19 marzo, sarà con “Bisbigliata Creatura”, ideazione e regia di Mariella Celia.
La serata conclusiva di “Quelli che la Danza 2022” vedrà un doppio appuntamento in scena con Borderline Danza che proporrà, in successione, “Skin”, concept e ideazione coreografica di Claudio Malangone, e “Thread”, concept e ideazione coreografica di Susan Kempster.
La rassegna “Quelli che la Danza” conferma la formula della piattaforma incontro/confronto, in cui coreografi e compagnie, al termine delle performance, saranno disponibili per rispondere alle domande del pubblico presente.
Come ogni anno, infine, proporrà un costo contenuto dei biglietti e degli abbonamenti, favorendo, così, la più ampia partecipazione di pubblico, con particolare attenzione rivolta ai giovani.