Ferrara. Dall’8 al 10 giugno il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere con un programma ricco di novità e prestigiose partnership. La XXVII edizione di Restauro si conferma la prima e più importante manifestazione del settore presente fin dal 1991 nel panorama fieristico internazionale, dedicata all’Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali. Saranno tre giorni, a ingresso gratuito (con registrazione obbligatoria), di scambio e crescita di un settore imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale italiano che guarda al futuro, con un palinsesto imperdibile di stand espositivi, momenti congressuali, eventi, mostre, incontri b2b con operatori esteri. Durante la conferenza stampa di presentazione di Restauro 2022 Andrea Moretti Presidente di Ferrara Fiere Congressi ha affermato “Il Salone del Restauro è una fiera internazionale e raccoglie le migliori eccellenze del settore. È un punto di riferimento importante non solo per la città di Ferrara ma per tutto il comparto dei beni culturali e ambientali. La fiera, con oltre 100 espositori e circa 140 convegni, diventerà un luogo di incontro e di confronto”; Marco Gulinelli Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara ha aggiungo “Io credo che il Salone Internazionale del Restauro sia uno snodo importante per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali del nostro Paese. Quest’anno ci sarà anche l’occasione di fare un bilancio a dieci anni dal sisma dell’Emilia-Romagna”. Oltre 100 saranno i prestigiosi espositori presenti al Salone del Restauro 2022 tra realtà istituzionali e aziende leader a livello nazionale ed internazionale provenienti da diversi settori. Un panorama sempre più qualificato di espositori con l’obiettivo unico di promuovere e far conoscere al pubblico e agli stakeholders il patrimonio culturale e ambientale italiano sotto tutti gli aspetti. Durante i tre giorni del Salone sarà proposto un ricco programma di convegni rivolto al pubblico e agli addetti ai lavori: un’occasione per valorizzare il settore della Cultura, che rappresenta una componente imprescindibile del nostro Paese in grado di rilanciare le basi l’economia italiana, e per guardare al futuro del comparto, tra novità e attualità.