Napoli. Giovedì 7 luglio si è esibito a Napoli in concerto Jimmy Sax, sassofonista e polistrumentista francese che ritorna in Campania dopo essere stato in tour sulla costiera Amalfitana (Maiori) durante l’estate 2020.
Il poliedrico artista transalpino ha tenuto la scena per ben due ore ininterrotte di musica accompagnato dalla Symphonic Dance Orchestra diretta dal Maestro Vincenzo Sorrentino, nella splendida cornice del Giardino Romantico di Palazzo Reale, in occasione del “Palazzo Reale Summerfest”.
In verità, è il concerto ad aver fatto da cornice all’intera manifestazione: oltre alla platea, un’ampia area della location è infatti destinata a quel pubblico che intende assistere al concerto mentre si gusta un aperitivo o una pizza immerso nel verde.
Un’esibizione cucita addosso al contesto in cui si è svolta, grazie ad una direzione artistica caratterizzata da una visione moderna secondo cui il concerto non è più soltanto l’esecuzione di musica dal vivo ma soprattutto un’esperienza totalizzante.
Il pubblico partenopeo ha potuto godere di un’atmosfera conviviale per merito anche di una scaletta coerente con la tradizione dei luoghi. Tra i vari brani, Jimmy ha infatti suonato “Tu Vuo Fà l’Americano” di Renato Carosone. D’altronde, il sassofonista con la città di Napoli ha un legame speciale come ha infatti dichiarato a margine dell’evento: “Sono molto felice di tornare a Napoli, la città in cui la musica risuona ovunque e che ha dato il via al mio successo in Italia. Amo Napoli, qui mi sento ormai a casa e sto anche imparando il napoletano! Suonare in un luogo esclusivo come il Giardino Romantico di Palazzo Reale, nel cuore della città, è un po’ come tornare all’inizio di tutto questo, con la differenza, però, che oggi mi sento sempre più parte di Napoli”.
Un clima di grande festa e di spensieratezza grazie all’incredibile capacità di coinvolgimento di Jimmy Sax che ha saputo alternare momenti di romanticismo ad altri connotati da un’allegria contagiosa, con l’importante contributo dell’orchestra. Come suggerito dal nome, la Symphonic Dance Orchestra, infatti, a tratti, sui richiami delle note del sax, si è alzata in piedi accennando passi di danza durante l’esecuzione: in particolare, la sezione di archi ha concesso una performance completa in modo piacevolmente inusuale. Peraltro, si tratta di un complesso ricco con coro, percussioni, chitarra, basso, tastiere e, appunto, archi che con estrema professionalità ha continuato a suonare in modo impeccabile anche quando il Maestro Vincenzo Sorrentino si è seduto al pianoforte per accompagnare il sassofonista francese.
Naturalmente, protagonista è stata la musica di Jimmy il quale ha eseguito molti dei brani da lui composti alternandoli ad arrangiamenti di capolavori di altri artisti, spaziando da Ennio Morricone a Nino Rota passando per Hans Zimmer con “Time” e per il refrain dei film di James Bond. L’artista ha poi portato sul palco anche un’interessante versione di “Una Mattina” di Ludovico Einaudi dagli sviluppi dance, già nota al suo pubblico di YouTube, piattaforma che lo ha reso celebre.
Jimmy Sax è riuscito a prendere a prestito l’essenzialità del minimal per veicolare sonorità funky e sostanzialmente alla portata di un pubblico ampio, senza mai diventare banale. Alla ritmica è stato dedicato molto lavoro anche sui brani apparentemente più tranquilli, proprio per mantenere alta e costante l’attenzione degli spettatori.
Al di là dell’evidente presenza scenica, il pubblico non si sarebbe di certo potuto annoiare con un performer così poliedrico che si è dimostrato capace di passare dal sax al benjo nonché di indossare anche i panni del cantante. Jimmy poi si è più volte concesso alla folla scendendo dal palco durante il live, per condividere la sua musica con i suoi fan dando prova di grandi capacità tecniche oltre che di un autentico strapotere fisico.
Un artista dalla forza elegante le cui note sono state così travolgenti da riuscire a far ballare il pubblico anche da seduto. Il sassofonista, che ha da poco lanciato il suo album intitolato “Jimmy”, ha salutato la città di Napoli con “No Man No Cry”, il suo brano più noto che il pubblico ha aspettato in un’attesa catartica.
Una serata dalle note fresche e suadenti perché, come lo stesso Jimmy dice, il sassofono “is the most sexy instrument ever”.