Bari. Il Medimex è tornato nel capoluogo pugliese dopo l’edizione del 2017. Sono passati cinque anni ma lo spirito è rimasto lo stesso nonostante il disagio provocato dalla pandemia che ha visto coinvolto tutto il settore dell’intrattenimento.
La seconda tappa si è svolta dal 13 al 15 luglio in varie località della città. La missione è sempre la stessa, diffondere i principi della musica sotto l’aspetto promozionale e turistico. Come dicevo prima, la città ha risposto bene partecipando alle attività che la kermesse di Puglia Sounds ha programmato.
Vi sono stati momenti di riflessione e condivisione trattando temi molto cari al mondo della musica, quali la tutela dei musicisti come lavoratori dello spettacolo e il tema dei promoter e dei club oggetto di numerosi emendamenti discussi in parlamento. L’uso degli NFT, i bandi di Europa-CREATIVA e il tema dei GREEN MUSIC con la presenza di Francesca Michielin, molto sensibile all’ambiente e agli sprechi.
Non sono mancati gli incontri d’autore con artisti del panorama italiano e internazionale. Hanno presenziato Giovanni Truppi, Denis O’Regan, Shablo, Venerus, Rancore e Diodato, tutti intervistati da Gino Castaldo ed Ernesto Assante nelle meravigliose cornici del teatro Margherita e del teatro Kursal Santa Lucia. Molto suggestiva la mostra fotografica allestita a Spazio Murat dedicata ai QUEEN che sarà disponibile fino al prossimo 28 agosto.
Sono tornate le esibizioni all’aperto tanto care e tanto cercate. La zona di TORRE QUETTA con gli showcase di Band Guest LAZIOsound, Radicanto, Nidi D’Arac, Folkatomik, Après La Classe, Sarita, Rachele Andrioli, Giovanni Angelini, Fabio Accardi & FabCrew, Sound of Garage, Sentinelle, Gaia Gentile, Red Room, Mr. Bricks e Marco Cassanelli and Deckard.
Ma i veri protagonisti sono stati i The Chemical Brothers, che ritornano in Italia e per la prima volta in una città del sud Italia come Bari. Con il loro repertorio degno della loro reputazione hanno infiammato una folla stracolma e festante, non solo pugliese e italiana ma anche straniera, nella straordinaria cornice della Rotonda via Paolo Pinto.
Come dicevo prima, ci sono stati molti dibattiti interessanti che troverete sul sito dell’evento ma consentitemi di soffermarmi su uno in particolare intitolato “Una musica può fare: strategie e modelli di sviluppo per l’industria musicale italiana. L’esperienza delle Music Commission” – con la partecipazione dei presidenti della Regione Puglia e della Regione Lazio, Michele Emiliano e Nicola Zingaretti, e gli artisti Diodato e Michele Riondino.
Sono stati affrontati tutti i temi che ruotano intorno a questo evento. Si è descritto come la musica e le arti in generali possano essere arma di riscatto sociale non solo come sbocco occupazionale, ma come mezzo anche per migliore la qualità della vita delle persone cresciute in contesti sociali per niente agiati. Infatti, Diodato e Michele Riondino, tarantini di nascita, si sono contraddistinti in progetti di spessore quali il Primo Maggio Libero e Pensante di Taranto. Entrambi hanno rimarcato come le arti possano rappresentare un mezzo valido per dare opportunità. Hanno parlato di una rabbia, una sana rabbia, che ha incanalato i principi di riscatto sociale portati avanti da molti loro coetanei nel fare emergere le bellezze di un territorio come la città di Taranto, troppe volte identificata per fatti di cronaca. Ma grazie alla musica e ad ogni altra sua forma sono stati posti i riflettori sulla la città e sugli altri aspetti positivi, con un beneficio sia economico che sociale. Il Medimex, di certo, ha avuto un ruolo determinante in questa trasformazione.
La presenza dei due presidenti di regione, Emiliano (Puglia) e Zingaretti (Lazio), è la prova che i modelli come Pugliasounds e Medimex possono essere replicati in altre regioni con lo scopo di creare opportunità di lavoro e di crescita anche alla luce del PNRR che sarà disponibile. Entrambi hanno manifestato la volontà di avviare un protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e la Regione Lazio con lo scopo di promuovere la creatività in tutte le sue forme.
Si può dire il percorso intrapreso in Puglia sta cominciando ad avere i suoi frutti. C’è la volontà di creare un sistema fatto di collaborazione e di scambio di idee sul modello delle Film Commission creando le cosiddette Music Commission. Un nuovo seme è stato piantato, augurandoci che altre regioni italiane decidano di fare altrettanto. In attesa di nuovi germogli, l’appuntamento per l’anno prossimo sarà dal 13 al 18 giugno 2023 nella cornice della città di Taranto.