Cerenova. Dal 5 al 7 agosto, al Parco Vannini di Cerenova, avrà luogo la seconda edizione di “Campo di Mare Teatro Festival”, una rassegna di teatro contemporaneo ideata e organizzata dalla compagnia Le Odìssere Teatro a Marina di Cerveteri. Il progetto, vincitore di un bando finanziato dal Fondo Sociale Europeo, è patrocinato dal Comune di Cerveteri e sostenuto dalla Regione Lazio. “Campo di Mare Teatro Festival” propone una serie di appuntamenti teatrali, musicali e performativi in grado di coniugare i molteplici linguaggi della scena contemporanea nazionale, sperimentando contaminazioni artistiche e rivolgendo lo sguardo e la ricerca al tempo che viviamo. Quest’anno il festival si ispira al concept del “Wormhole”: un tunnel spaziotemporale in cui il passato e il futuro si toccano e si influenzano, un luogo dai contorni poco definiti, avulso dal concetto di distanza in cui è possibile creare un collegamento con qualsiasi parte dell’universo. «La distanza è stata la protagonista assoluta degli ultimi due anni – afferma la direttrice artistica Odette Piscitelli Leoni – una distanza fisica, sociale, una distanza che ci ha profondamente segnati e che ha creato paradigmi culturali, ormai inglobati in un nuovo sistema. Durante la pandemia ci siamo semplicemente “accorti” che tutta la nostra vita, o quasi, può andare avanti virtualmente, e l’abbiamo accettato. La presa di coscienza è stata brutale, abbiamo fatto un salto di specie: la distanza non esiste. Il cambiamento è troppo grande per comprenderlo ed è presto anche per parlarne. Credo che grazie all’arte, invece, possiamo iniziare a costruire un immaginario che riguarda il nuovo presente, intuendone le potenzialità, le contraddizioni, i problemi. Con l’edizione di “Campo di Mare Teatro Festival 2022”, ho voluto nutrire questa nuova immagine condivisa, senza dimenticare durante tutto il percorso, di riderci su. Perché a Cerenova? Cerenova è il posto dove sono cresciuta, per me è un posto del cuore ed è al centro di una rete di comuni che affacciano sul litorale laziale del Nord. Gli abitanti di Cerveteri, Ladispoli e aree limitrofe storicamente hanno un legame molto forte con il proprio comune: a livello sociale la zona è caratterizzata da una netta separazione tra le diverse identità territoriali. La nostra priorità è essere riconosciuti come luogo simbolico di unione per le persone che vi gravitano attorno. Il festival vuole essere quindi un motore per reinventare un’identità comune». Nuovo Passato sarà il tema della prima giornata, un ossimoro significativo che connette il fascino dell’antico alle dinamiche di un presente innovativo. La presentazione del festival sarà preceduta da El trio churro di Chien Barbu Mal Rasè, un’esilarante performance di clownerie, che ripercorrerà la storia del circo. Dopo l’intervento dell’attrice Laura Tedesco del collettivo Amleta vi sarà lo spettacolo “Un posto nel mondo (quando esattamente è successa la felicità e altre questioni su Tre Sorelle)”, una riscrittura originale in chiave contemporanea del testo di Čechov a cura di Le Odìssere Teatro. A seguire la performance del gruppo di teatro partecipato Luoghi di felicità e non, frutto del un lavoro di un anno che Le Odìssere Teatro ha fatto all’interno della comunità. A proposito di contaminazioni, il rock incontrerà le potenzialità timbriche della chitarra classica durante il concerto di Eko Orchestra, un’orchestra formata da ragazzi dagli 11 fino ai 22 anni, evento conclusivo di questa prima sezione.