Napoli. Nel cuore di Materdei, a Napoli, c’è un piccolo cinema, il Nuovo Paradiso. Una sala degli anni ‘40 dove il tempo sembra essersi fermato. Questo cinema fu per anni un luogo di socialità, svago e cultura. All’inizio degli anni ‘90 il Nuovo Paradiso chiuse i battenti, i multisala ed il fenomeno blockbuster fecero cadere quella piccola saletta in disuso. Dopo più di quattro decenni e grazie all’impegno del Signor Bruno e di Vittorio, suo instancabile collaboratore, i proiettori del Nuovo Paradiso hanno ripreso a girare.
I fanatici del “FANATICI Festival” vogliono far ritrovare la memoria di questo luogo alla città con proiezioni di film italiani ma anche con momenti dedicati al corto-metraggio e incontri tematici. Da oggi e fino al 6 novembre i registi parleranno del loro film e delle loro esperienze grazie all’evento “FANATICI Festival”: la sera sarà possibile bere un bicchiere di vino ed acquistare una locandina d’epoca o una bobina degli anni Sessanta dal signor Bruno. I numeri dell’evento: 23 direttori per 4 giorni con un contributo di 4 euro a sessione. Il ricavato delle proiezioni sarà devoluto al Cinema Nuovo Paradiso.
“Noi Fanatici” è un’organizzazione completamente indipendente, figli di nessuno se non della voglia spasmodica di vivere la cultura come esperienza sociale. C’è da aspettarsi di tutto, tranne la banalità della perfezione. Si inizia con un film di Luigi Barletta intitolato “Scena da un laboratorio”: il mondo degli adolescenti raccontato attraverso i frammenti di un laboratorio teatrale.
scolastico, con le riprese effettuate direttamente dai giovani protagonisti. Scene di vita quotidiana compongono un quadro variegato e sincero, in cui ragazzi e ragazze si raccontano in prima persona senza filtri o maschere. Un film che non parla dei giovani ma, al contrario, fa parlare i giovani.
Luigi Barletta è sceneggiatore e regista, docente di cinema presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” e l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha realizzato documentari, cortometraggi di finzione, e spot sociali. Nel 2009 realizza con l’artista Elise Florenty il film “Gennariello, due volte”, presentato al “Festival International de Cinéma de Marseille”.