Napoli. Martedì 27 dicembre e mercoledì 4 gennaio dalle 18.00 alle 21.30, con turni ogni 15 minuti, “L’Inferno di Dante” di Domenico Maria Corrado torna al centro di Napoli, al Lapis Museum di piazzetta Pietrasanta.
Dal Decumano Sommerso di Napoli, del Lapis Museum, in Piazzetta Pietrasanta nel cuore del Centro Storico di Napoli, con la guida di Dante in persona, ci si inoltra nei cunicoli scavanti nelle viscere della Città di Partenope e, passando dalla Cisterna Greco – Romana alla Piscina del Principe, dalla Cava di Tufo al Ricovero Antiaereo, dalla Sala della Luna alla Sala dei Bombardamenti si incontrano Ulisse, Paolo e Francesca, Minosse, il Conte Ugolino e molti altri protagonisti della Prima Cantica della Divina Commedia prima di “Uscire a riveder le Stelle”.
Il pubblico incontrerà il Sommo Poeta che, in compagnia di Virgilio, lo libera dalla Lupa, dalla Lonza e dal Leone, e inizia il suo viaggio, superando l’ira di Caron Dimonio dagli occhi di bragia, ascolterà la voce suadente e innamorata di Beatrice nella sua invocazione, affinché l’autore dell’ “Eneide” aiuti il suo “amico e non de la ventura” nella “diserta spiaggia. Ancora, sfiderà le grida di “Minosse” e si emozionerà alle parole di Francesca che, abbracciata al suo Paolo, invocherà la “Caina per chi a vita la spense”.
II Pubblico incontrerà Cerbero, prima, e Pluto, il Dio della ricchezza, poi, che tenteranno invano di avversare il cammino del Poeta e della Sua Guida. E nemmeno le Furie, Megera, Aletto e Tesifon, benché invochino la Medusa, potranno bloccare il passaggio alla Città di Dite. Infine, Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti usciranno dalle Loro “archie infuocate” per conoscere il viandante Fiorentino, mentre l’albero di Pruno che imprigiona Pier delle Vigne, poeta alla corte di Federico II di Svevia e intimo consigliere dell’imperatore, pregherà il Sommo Poeta che “nel mondo riede, di confortar la memoria mia, che giace ancor del colpo che ’nvidia le diede”.
Infine, Dante, Virgilio e il pubblico incontreranno gli ultimi tre personaggi provenienti da tempi e da epoche precedenti: Ulisse, del celebre “fatti non foste a viver come Bruti ma per seguir virtute e conoscenza”, il Conte Ugolino che piange la sua disperazione e Lucifero, il Male Assoluto, rappresentato in un modo da far riflettere chi lo incontra.
Crediti foto: Luigi Maffettone.