Roma. Pochi giorni fa TikTok ha annunciato che lancerà la sua nuova piattaforma di streaming musicale, proponendosi come alternativa a Spotify e ad Apple Music. Il servizio sarà inizialmente disponibile soltanto in Brasile ed Indonesia per poi probabilmente estendersi in Europa ed in Nord America, anche se al riguardo il colosso cinese non è stato chiaro. considerati i rapporti controversi con gli Stati occidentali.
Il servizio comprenderà i cataloghi delle maggiori case discografiche, tra cui Universal Music Group, Warner Music Group e Sony Music, con cui sono già stati siglati gli accordi. Inoltre, avrà una funzione di riconoscimento dei brani simile a quella di Shazam. Ancora, l’applicazione suggerirà nuove canzoni da ascoltare e creerà playlist personalizzate, secondo i gusti dell’utente definiti dall’algoritmo.
C’è da aspettarsi che dopo il successo mondiale con gli short video, l’alta profilazione degli ascoltatori sarà il cavallo vincente rispetto alla concorrenza.
Il prezzo sarà in linea con quelli di mercato: un abbonamento a TikTok Music costerà $ 3,49 al mese in Brasile e $ 3,25 per gli utenti iOS in Indonesia. Gli utenti Android in Indonesia pagheranno $ 2,96 al mese per il primo anno, poi $ 3,25 in seguito. Non ci sarà un’opzione di abbonamento gratuita ma sarà offerta una prova gratuita di un mese. C’è da attendersi in ogni caso che i prezzi varieranno per il mercato europeo, come già accaduto per Apple Music.
“Siamo lieti di presentare TikTok Music, un nuovo tipo di servizio che combina il potere della scoperta della musica su TikTok con un servizio di streaming di prim’ordine. TikTok Music renderà facile per le persone in Indonesia e in Brasile salvare, scaricare e condividere le loro tracce virali preferite da TikTok” – ha dichiarato Ole Obermann, responsabile globale dello sviluppo del business musicale di TikTok. “Siamo entusiasti delle opportunità offerte da TikTok Music sia per gli appassionati di musica che per gli artisti. Il suo grande potenziale porterà un valore aggiunto all’industria musicale” (Techcrunch, ndr).
TikTok Music permetterà infatti di riprodurre versioni complete di brani virali di TikTok, scoprire consigli musicali personalizzati, accedere ai testi in tempo reale, creare playlist collaborative con gli amici, importare la libreria musicale, trovare brani tramite la ricerca dei testi nonché scaricare i brani ed ascoltarli offline. L’idea di fondo è quella di attribuire un carattere più social alla app rispetto alle aziende concorrenti, in una logica secondo cui ci sarà molta più interazione tra gli utenti della piattaforma.
In verità, nei primi mesi di vita, anche Spotify immaginava una app social in cui gli utenti avrebbero commentato e consigliato brani e playlist, “dialogando” tra loro in un’enorme community musicale. Tuttavia, come noto, il pubblico ha spinto Spotify verso una più semplice piattaforma di streaming musicale.
A ben vedere, Spotify (fondata nel 2006) ebbe il suo picco di crescita negli anni del boom della cosiddetta sharing economy (economia della condivisione). Il progetto era quello di spostare gli utenti “dall’acquisto” di nuova musica alla “condivisione” di quest’ultima all’interno dell’universo della piattaforma. In definitiva, però, lo streaming musicale è diventato uno scambio tra l’utente e la piattaforma che eroga un servizio e da adesso si arricchirà di un nuovo distributore.