Padova. Saranno oltre venticinque gli artisti e le compagnie provenienti da tutto il mondo che in occasione della XXVIII edizione si sono dati appuntamento a Caorle, suggestivo borgo sul mare, dal 29 agosto al 3 settembre, per dar vita alla magia de “La Luna nel Pozzo”, festival internazionale di Teatro di Strada, promosso dall’Amministrazione Comunale di Caorle con il Patrocinio della Regione del Veneto e organizzato dall’associazione culturale Arci Carichi Sospesi di Padova, in collaborazione con il Consorzio di Promozione Turistica del Veneto Orientale e in partnership con United for busking, network italiano di festival internazionali di arte di strada.
Ed è proprio alla strada, come luogo di scoperta e crocevia tra mondi differenti, che guarda questa XXVIII edizione, che fa proprio il monito di Jack Kerouac: «Basta seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo. Non può finire in nessun altro posto, no?». E da tutto il mondo arrivano gli spettacoli che in questo 2023 animeranno le piazze e delle calli della “Piccola Venezia” in un continuo mescolarsi tra i gener e una contaminazione tra artisti e pubblico: Kenia, USA, Argentina, Repubblica Ceca, Germania, Francia e naturalmente l’Italia, dove “La Luna nel Pozzo”, per la sua alta qualità artistica, è tra i festival di teatro di strada riconosciuti dal Ministero della Cultura per il triennio 2022-2024.
«La magia del teatro di strada tornerà presto ad incantare la Città di Caorle – commenta l’Assessore al Turismo del Comune di Caorle, Mattia Munerotto. – Il nostro antico borgo, con le sue calli, i suoi campielli, i suoi scorci suggestivi è la location ideale per il Festival Internazionale “La Luna nel Pozzo” che ogni anno, a cavallo tra le fine di agosto e l’inizio di settembre, regala grandi emozioni al pubblico presente a Caorle. Con l’obiettivo di coinvolgere tutto il territorio comunale nei principali eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale, quest’anno abbiamo voluto inserire nel programma de “La Luna nel Pozzo” anche uno spettacolo a Porto Santa Margherita, il 29 agosto, ed uno a Ca’ Corniani il 30 agosto. Il programma di questa edizione del Festival è particolarmente interessante e non vediamo l’ora di poter accogliere gli artisti di strada che con i loro spettacoli regaleranno sorrisi ed emozioni a residenti e turisti».
«Camminare, mettersi in movimento è insito nella natura dell’uomo, abbiamo l’urgenza di esplorare, scoprire, confrontarci – racconta Marco Caldiron direttore artistico de “La luna nel Pozzo”. – Agli albori dell’umanità, dal centro dell’Africa, l’uomo si è incamminato per il mondo e da allora la nostra vita è un continuo spostarsi, seguire percorsi, raggiungere nuovi luoghi, siano questi fisici o dell’anima. La strada ci appartiene, nella strada troviamo nuovi mondi e nuove umanità con cui confrontarci e nella strada possiamo anche imbatterci nell’arte, nel teatro, nella musica, nella poesia. Camminiamo dal nostro primo giorno fino all’ultimo, sempre circondati da poesia».
Dall’Africa arriveranno gli Afro Jungle Jeegs, gruppo nomade e collettivo di performer keniota che proporrà un originale percorso artistico mettendo in scena in danza, acrobatica e musica. Il Festival porterà inoltre in prima nazionale lo spettacolo di circo contemporaneo Toca Toc della compagnia spagnola Cia Pakipaia, i cui protagonisti evocheranno grandi momenti del cinema e famosi successi musicali, in un viaggio esilarante, assurdo e divertente. Sempre per la prima volta il pubblico potrà assistere a “Collection” di Filip Zahradnický, artista della Repubblica Ceca che utilizza la giocoleria, la manipolazione degli oggetti e il movimento come principali mezzi espressivi per generare situazioni surreali che mettono in competizione il circo contemporaneo e le mostre d’arte. Direttamente dagli Stati Uniti partirà il viaggio sulle montagne russe dell’acrobata Noah Chorny, mentre l’argentino manoAmano Circus Company nel nuovo show “NOSO3” con il palo cinese porterà il pubblico in un mondo onirico in cui gli oggetti sfuggono alla gravità. Complicità e sincerità sono gli ingredienti di “Fin demain” del duo franco-tedesco Zirkus Morsa, naufraghi persi sulla riva della loro immaginazione, in un mondo che rischia di capovolgersi. Acrobatica e clownerie sono gli ingredienti di “Oveja Negra” degli spagnoli Duo Laos, omaggio a tutte quelle persone che hanno dovuto nascondere la propria identità per svilupparsi e sopravvivere.
Il Festival verrà inaugurato martedì 29 agosto dalla performance itinerante “Hopper in a box” firmata da Carichi Sospesi e Farmacia Zooè, che tra le vie, le piazze e i negozi di Caorle daranno vita a tableaux vivants dedicati al pittore americano Edward Hopper, attraverso i corpi e le voci di sei fra attori e attrici.
A partire dal 30 agosto fino al 3 settembre non ci sarà disciplina di teatro di strada che non avrà il suo momento: l’acrobatica di A Dúo Andaban, della Compagnia Rasoterra, del DuoFlosh e del Duo Un Pie; l’equilibrismo e le evoluzioni dell’argentino Duo Patagonia; le marionette a filo di Alex Piras; gli spettacoli di giocoleria dello svizzero Collectif Acrocinus e degli italiani Nicolò Nardelli e Simone Romanò; il teatro manuale di Jacopo Tealdi #quellodellemani, spettacolo innovativo, originale e creativo in cui le due mani dell’artista raccontano storie, danzano e dialogano con il pubblico; la magia di Mago Mpare e Max Maccarinelli. Non mancherà la musica, con le esibizioni di Filippo Brunetti, di Henri Buking e della Rusty Brass Band, che attraverserà il centro storico di Caorle al ritmo di funk, rock e sonorità balcaniche. Non potrà infine mancare il fuoco con gli Al-Kimiya in uno spettacolo di manipolazione di oggetti infuocati che unisce tecnica, azione e magia. Un’alternanza di quadri scenici in cui le fiamme danzano con i corpi in movimento e dove la manipolazione tecnica si armonizza con leggi gravitazionali dell’universo.
Al teatro più tradizionale sarà dedicato “Achab” di Ullallà Teatro e Compagnia DinDonDown, laboratorio teatrale formata da persone con disabilità. Partendo dal “Moby Dick” di Melville trasposto in chiave contemporanea, la pièce vuole cercare di andare in profondità per guardare non solo alla disabilità, per osservare tutte le cose che ci circondano in un modo diverso.
Per i più piccoli, infine, l’Officina Clandestina allestirà un parco giochi di legno, con giochi antichi, da luna park e da tavolo costruiti interamente di materiale riciclato.
Il Festival gode, inoltre, dei contributi del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo – FNSV del Ministero della Cultura e del patrocinio della Regione Veneto.