Milano. Dopo il grande successo di pubblico e critica della scorsa stagione, torna in scena “La Maria Brasca” del grande drammaturgo lombardo Giovanni Testori. In sala Grande dal 4 al 16 giugno Marina Rocco fa rivivere, nella lettura di Andrée Ruth Shammah, una Maria moderna e caparbia. Una storia al femminile disegnata negli anni ‘60 con efficace realismo sociale dal grande drammaturgo Giovanni Testori. Un ritratto indelebile e senza tempo di una donna capace di lottare e di non cedere mai davanti a “sta bestiata che è il mondo”. Fa la calzettaia la Maria Brasca in una fabbrica di Niguarda e fa l’amore, con qualche scandalo per la gente, come gli uomini; senza problemi. Ma un giorno le capita di innamorarsi di un ragazzotto più giovane di lei, nullafacente, un po’ mascalzone che la fa impazzire di passione. Alla Maria Brasca non importa se Romeo la tradisce. Lei sa che quello per Romeo è un amore definitivo e lo difende come una tigre perché vuole da lui cose definitive. Un personaggio femminile indimenticabile, una donna vincente che grida al mondo la potenza della passione e l’amore per la vita vissuta fuori da ogni convenzione: uno stimolo a inseguire i propri sogni e vivere con grande fiducia nel futuro. Negli anni ‘60 fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico ma poi per anni è stata il grande successo di Adriana Asti e nel 2023, nei cento anni dalla nascita di Testori e nella stagione del Cinquantesimo del Teatro Parenti, si è sentita la necessità di far rinascere “quello” spettacolo, quello e non un altro perché si resta affascinati da quella volontà di Maria di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita e non aver paura di parlare di felicità (uno stato d’animo così prezioso ma assente nel teatro di Testori e così raro nella drammaturgia contemporanea). Oggi, guardando Marina Rocco interpretare l’incantevole limpidezza dei pensieri di Maria e vedendola così vibrante d’infanzia, di severità sensuale, di quel fascino che la avvolge senza che lei faccia il minimo sforzo, sembra sia rinato per avere una nuova, lunga vita.