“NapoliCittàLibro”, i numeri e le presenze della V edizione alla Stazione Marittima

Napoli. Dal 14 al 16 giugno nella struttura monumentale della Stazione Marittima di Napoli si svolge, con il patrocinio e il sostegno del Comune cittadino, la manifestazione “NapoliCittàLibro, Salone del Libro e dell’Editoria”.
Il titolo di questa V Edizione è “Ri-Generazioni”, per offrire un punto di vista nuovo, diverso del rinnovamento culturale del Sud, articolato in 5 aree tematiche: “Generi”, “Visioni”, “Generazioni”, “Cognizioni” e “Nuove Memorie”.
La manifestazione ha preso forma nel 2017 dall’idea di tre amici editori: Diego Guida, Rosario Bianco e Alessandro Polidoro, che, costituitisi nell’Associazione Culturale Liber@arte, hanno voluto riportare il Salone a Napoli, facendo dello stesso, un luogo in cui i lettori potessero incontrare gli operatori del settore.
L’obiettivo dell’Associazione e quindi dell’iniziativa era ed è di risvegliare le coscienze dei cittadini mediante la lettura, così da arrivare, attraverso il dibattito tra autori, editori e lettori, a un confronto collettivo. Tutto per fare del Sud, con Napoli in testa, il centro della cultura nazionale.
I numeri dei partecipanti hanno dato ragione agli organizzatori, basti pensare che nel 2018 si sono registrate circa 20.000 presenze.
All’inaugurazione, alle ore 11,00 del 14 giugno, ha partecipato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi con Sergio Locoratolo, coordinatore delle Politiche culturali dello stesso Comune e gli organizzatori del Salone, Alessandro Polidoro in qualità di Presidente dell’Associazione e Rosario Bianco, Vicepresidente.
Hanno aderito 136 case editrici, tra le quali: Bompiani, Einaudi, Fandango, Feltrinelli, Guanda, HarperCollins, La nave di Teseo, Mondadori, Nutrimenti, Solferino, Terra Somnia.
Subito dopo il taglio del nastro è stata la volta del Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri che, nello Sala Calipso, ha affiancato il magistrato Maurizio Giordano, autore del libro “Il buio e l’alba” in cui ha raccontato la lotta al clan dei Casalesi.
Intenso e fitto di contenuti, molto validi, il programma elaborato dal Comitato scientifico, costituito da Vincenza Alfano, giornalista, scrittrice, docente di italiano e latino; Ileana Bonadis, giornalista, critico teatrale; Beatrice Gigli, esperta di marketing e comunicazione e Paolo Miggiano, scrittore, giornalista e socio fondatore della Casa Editrice Terra Somnia.
In relazione ai libri pubblicati da quest’ultima, Miggiano ha dichiarato che “i loro libri sono un viaggio in tante direzioni: nella sofferenza dei popoli che vivono sulle altre sponde del Mediterraneo, nella sofferenza delle donne, nei temi della legalità. Abbiamo un ventaglio di libri, in tre anni siamo riusciti a fare un catalogo importante”.
Tra le ultime proposte “Maresa” di Angela Porfidia, con presentazione di Ester Viola, sulla manipolazione di un uomo narcisista nei confronti di una donna, libro che verrà presentato questo pomeriggio alle ore 16,00.
Miggiano si sente particolarmente legato a questo testo, perché “ci sono libri che scrivi tu e libri che scrivono gli altri ma che diventano tuoi.”
Della collana “Strade” dedicata alla legalità, sempre di Terra Somnia, è stato riproposto in vendita “C’é ancora tempo”, scritto proprio da Paolo Miggiano, che, in maniera puntuale e appassionata, ripercorre storie di criminalità comune o che almeno sono state definite tali dallo Stato per negare l’indennizzo ai parenti delle vittime.
Lo stesso, infatti, fino alla Legge 122/16 e al suo decreto attuativo del 31.08.17, era previsto solo per i familiari dei caduti per mano della criminalità organizzata e il decreto del 22.11.19 pur avendo rideterminato gli importi da liquidare, ha mantenuto grosso il divario tra i caduti per reati di mafia e quelli (madri, fratelli, mariti, mogli, bambini) per altri reati intenzionali violenti.
Nel libro sono narrate sei storie di uomini, donne, ragazzi che dopo la morte di un loro caro ammazzato appunto dalla criminalità comune hanno resistito e lottato (e lo fanno ancora oggi) perché fossero individuati i responsabili dei crimini e garantiti loro alla giustizia.
Della stessa collana è molto interessante la nuova proposta, presentata sabato mattina dallo stesso autore Flavio Barattieri: “Dialoghi con Lito. ‘ndrangheta a Calabria – Lombardia”, prefazione di Stefano Mormile.
“Dialoghi con Lito” è la narrazione di un incontro, per alcuni versi reale e per altri evocativo, tra un educatore (Berrettino) e un ragazzo (Lito) nel centro giovani a Calabria Lombardia, un’immaginaria cittadina dominata da alcune famiglie della ‘ndrangheta calabrese.
Numerosi gli eventi e gli ospiti molto attesi nell’arco de tre giorni della manifestazione, come Andrea di Consoli con “Dimenticami dopodomani” sabato scorso alle ore 10,00 in Sala Urania; l’incontro “Alda Merini dal libro al film: Folle d’amore” con il regista Roberto Faenza, Elda Ferri, produttrice, gli attori Sofia D’Elia e Luca Cesa, le costumiste Carola Fenocchio e Giovanna Mazzi, che hanno dialogato con Vincenza Alfa, autrice del libro “Perché ti ho perduto”, da cui è stato tratto il film.
Nella giornata odierna da segnalare, tra le tante presentazioni, “Professione Papà” con Diego di Franco autore di “Il meraviglioso mondo del papà”(Giunti Editore) e Alessandro Polidoro autore di “Diario Separato” (Terra Somnia Editore); Francesco Aloia, autore di “Questo sangue masticato (Nutrimenti Editore); Massimiliano Gallo con “Favoloso” (Mea Edizioni); Vittorio del Tufo che racconterà “Il caso Virgilio” alle ore 18,00 in Sala Urania; Marco Zurzolo che presenterà il su racconto in musicassetta “Dint o’ scuro” (Marotta & Cafiero Editori), alle ore 18,00 in Sala Urania 3. E tanti tanti altri ancora, fino alle 20.00 di questa sera.

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