Gaeta. Good vibes e sapore di salsedine, albe accarezzate dal suono del pianoforte, tramonti pieni di groove, concerti con viste mozzafiato e dj set sotto le stelle. Fra spiagge calcaree puntellate di macchia mediterranea, falesie a picco sul mare, bastioni medievali e locali cool incastonati tra i vicoli del centro storico: un festival boutique come pochi in Italia, immerso nell’incantevole scenario della Riviera d’Ulisse. Anticipato da una imperdibile anteprima il 28 giugno, torna dal 10 al 14 luglio il “Gaeta Jazz Festival”, considerato ormai uno degli appuntamenti più prestigiosi e ricercati con il jazz contemporaneo e le sue mille derivazioni, tra nu soul, r’n’b, elettronica e sperimentazioni varie. In 6 giorni di programmazione, oltre 20 performance, fra live e dj set, di artisti provenienti da Stati Uniti, Iran, Nigeria, Belgio, Regno Unito, Venezuela e, naturalmente, dall’Italia. Giunto alla sua XVI edizione, il “Gaeta Jazz Festival” è organizzato dall’Associazione Culturale Armonia International Foundation of Arts, con la direzione artistica di Fabio Sasso e la consulenza di Raffaele Costantino. Il festival ha il sostegno del Comune di Gaeta ed è dedicato al suo ideatore Roberto Sasso. L’eleganza astrale e psichedelica del trombettista americano Theo Croker, la soultronica del nigeriano di stanza a Berlino Wayne Snow e l’incanto sonoro del pianista Greg Burk. Le traiettorie imprevedibili della percussionista Valentina Magaletti con il progetto Holy Tongue e la performance site specific di Bassolino con Quiroga. La sofisticata lounge di Tommaso Cappellato con il Collettivo Immaginario e la disco funk di Ltj Xperience ma anche la voce sognante dell’iraniana Ava Alami accompagnata dal piano di Vittorio Esposito. E poi le intersezioni urban di Alsogood e l’elettronica onirica di Maria Chiara Argirò, l’ipnotico mix fra ambient e dream pop ad opera di Coca Puma e il groove equatoriale dei Parbleu. Inoltre, la line up si arricchisce ulteriormente con il live dell’enigmatico duo C’Mon Tigre, carico di ritmi brasiliani, elementi di jazz africano e incursioni elettroniche. A queste esibizioni live si aggiungono infine i dj set della venezuelana Alejandra Arzola, di Andrea Passenger direttamente da Jazz:Re:Found, del belga Lefto Early Bird, della musicista britannica Emma Jean Thackray e dei localissimi Tiella Sound, senza dimenticare il beat making del partenopeo Breakstarr. Questo il cuore pulsante del programma di un festival che si distingue per l’assoluta eterogeneità della proposta artistica, in grado di catturare l’attenzione di pubblici diversi. Un festival intergenerazionale, dunque, fortemente inclusivo e attento alla sostenibilità così come alla valorizzazione del territorio, che trova la propria vocazione nel mettere a fianco i più innovativi protagonisti della scena internazionale con gli artisti emergenti del panorama nazionale, mantenendo una certa attenzione anche nei confronti dei giovani musicisti locali. Tutto all’insegna della musica di qualità e del bon vivre.