“Bologna 10 + 1”, al MAMbo il nuovo lavoro di Paolo Ventura dedicato alla città emiliana

Bologna. Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta la mostra Paolo Ventura. “Bologna 10 + 1”, visitabile nel Foyer del museo da oggi 17 settembre fino al 3 novembre. “Bologna 10 + 1” è il nuovo lavoro di Paolo Ventura dedicato alla città emiliana che affonda le sue origini nel precedente progetto Milano per filo e per segno, mostra tenutasi presso la Weinstein Hammons Gallery di Minneapolis nel 2023 in occasione della quale è stato pubblicato un omonimo volume (Danilo Montanari Editore, 2023). Il contesto familiare di Paolo Ventura, nato nel 1968 a Milano, è stato caratterizzato dall’arte della narrazione: suo padre, Piero Ventura, fu un autore e illustratore di libri per bambini di fama internazionale e sua nonna condivise le proprie esperienze di vita nella campagna italiana durante la prima e la seconda guerra mondiale. Questo background ha ispirato Ventura nello sviluppo del suo approccio distintivo alla narrazione visiva che combina eventi storici e pura immaginazione e che invita lo spettatore a entrare in un regno onirico che è allo stesso tempo familiare e ultraterreno. In Bologna 10 + 1 Paolo Ventura rende omaggio alla città di Bologna. Il suo processo artistico inizia con una fotografia stampata su più pannelli cuciti insieme sui quali Ventura usa la pittura per omettere ed evidenziare le immagini, creando paesaggi urbani spogli che evocano sorpresa e nostalgia. La fascinazione dell’artista per le forme architettoniche spogliate dal loro vissuto, presenti negli sfondi delle sue Storie brevi (2016), in questo caso, come già in Milano per filo e per segno e ancor prima in “La città infinita” (2012), con la cancellazione delle superfetazioni travalica l’onirico per soffermarsi sulla dimensione del solido inteso come figura geometrica. I paesaggi urbani rappresentati, ridotti ai minimi termini e privi di pubblico partecipante, perdono sia l’opulenza che la drammaticità, non lanciano segnali o messaggi di alcun genere, ma recuperano semplicemente l’idea del gioco, delle scatole di montaggio, di un luogo dove lo spettatore, a posteriori, può immaginare e figurarsi le sceneggiature che predilige. La Bologna di Paolo Ventura poco o nulla concede agli stereotipi sulla città, non si manifesta attraverso i suoi luoghi simbolici e quando questo raramente accade i contesti architettonici si trasfigurano perdendo la loro immediata riconoscibilità. La mostra, composta da 11 lavori, è accompagnata dall’omonima pubblicazione (Danilo Montanari Editore, 2024) con una nota di Giovanna Pesci, a tiratura limitata di 300 copie. Il volume sarà acquistabile presso il Bookshop del MAMbo.

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