Roma. Nella bellissima location di Industrie Fluviali, il 17 dicembre l’attore Paolo Pesce Nanna presenta il suo quarto libro, “Un italiano en La Habana – un sogno resistente”, affiancato dalla musicista e conduttrice radiofonica Ludovica Valori.
Oltre al libro sarà possibile trovare anche l’ultimo album dei Traindeville: “Racconti Romani”. Un’ottima idea per regali natalizi autoprodotti e sostenibili.
“Un italiano en La Habana” nasce dal desiderio di Paolo Pesce Nanna di condividere con il suo pubblico le emozioni vissute in 48 meravigliosi giorni a La Habana, dove era stato invitato a partecipare, in occasione della XXIV Settimana della Cultura Italiana a Cuba, ad una commedia teatrale. Parlare soltanto di questa, presentata in diverse repliche e con grande “éxito” di pubblico e critica, presso il prestigioso “Teatro América”, sarebbe stato sicuramente riduttivo. Il libro è molto altro.
È un diario di bordo dettagliato; dalla scoperta con conseguente colpo di fulmine verso il balletto classico, fino ad allora rifiutato a priori, le prove faticosissime in una lingua sconosciuta, con fraintendimenti quotidiani che davano vita a siparietti indimenticabili, l’abbattimento da parte del regista della “quarta parete” a teatro, una cosa inizialmente scioccante, i Mondiali di Calcio vissuti in un Paese dove lo sport nazionale è il baseball, la riscoperta della vecchia passione giovanile per la salsa cubana, e poi i concerti, le gite in posti incantati, il cibo, il Covid, la “Santería” e l’amicizia con la A maiuscola.
“Cuba es Cuba” lo si sente nei vicoli dell’Habana Vieja. Ed è proprio così. Quello raccontato nel libro è un insieme fantastico di incontri con persone eccezionali: poeti, maestri di musica, cantanti, ballerine, autori teatrali, giornalisti, fruttivendoli, panettieri, tassisti, musicisti di strada con vecchie e raffazzonate chitarre a cui mancavano alcune corde e venditori di sigari.
Proprio grazie ad uno di questi incontri è nata l’idea di questo lavoro, che potremmo definire il “Cuba libro” – rigorosamente “quarta parete free” – di uno degli attori più versatili e talentuosi del nostro panorama teatrale.
Ogni pagina di “Un italiano en La Habana” è un viaggio, una scoperta continua di luoghi, di cose e di persone, e la sua narrazione esilarante, commovente, tragica e irreale ti inchioda alla lettura, e proprio come tutti i precedenti libri di Paolo Pesce Nanna, quando stai leggendo l’ultima riga, pensi subito: ma il prossimo?
Da ottobre 2024 sulle piattaforme digitali è disponibile il nuovo album del gruppo “giramondo”, ispirato da una fortunata esibizione avvenuta lo scorso anno all’ottobrata monticiana, manifestazione “verace” nel cuore dello storico rione della Capitale.
Ludovica Valori (voce, fisarmonica, pianoforte) e Paolo Camerini (contrabbasso), affiancati dalla chitarra e dall’armonica di Fabio Gammone, hanno voluto così registrare i brani che avevano rielaborato per l’occasione. Troviamo in questo album, il cui titolo è un evidente omaggio alle opere di Alberto Moravia, una serie di super classici come “Cento campane” – tra i brani più famosi del repertorio di Lando Fiorini – oltre a brani originali come “Bolero alla Romana” composto dalla Valori negli anni passati per BandaJorona, tra i primi gruppi folk che hanno recuperato la tradizione romana.
Non mancano due omaggi a Ettore Petrolini, leggendario attore, cantante e fine dicitore monticiano, con “Fiore de gioventù”, eseguita nell’arrangiamento blues creato nel 2005 da Ardecore – altra band protagonista del recupero del folk capitolino – e “Tanto pe’ cantà”. Infine una ironica rivisitazione in chiave romana del celebre brano del cantautore americano Woody Guthrie “This Land Is Your Land” trasformata in “È la mia Roma”.
Crediti foto: Leonardo Cinieri Lombroso.