Roma. Martedì 9 aprile l’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma) organizza un Charity Gala presso lo Spazio Novecento all’EUR di ROMA per festeggiare 50 anni di impegno sociale in tutta Italia! Ospite della serata Tommaso Paradiso, frontman del gruppo Thegiornalisti.
Il Charity Gala, realizzato con il patrocinio della Regione Lazio, è dedicato al Professor Franco Mandelli, illustre ematologo scomparso lo scorso luglio all’età di 87 anni. Il Professor Mandelli ha dedicato tutta la sua vita alla cura dei tumori del sangue e alla solidarietà.
I fondi ricavati durante la serata saranno destinati a sostenere i servizi dell’AIL di Assistenza Domiciliare attivi in tutta Italia e rivolti ai pazienti affetti da tumori del sangue.
Il servizio di Cure Domiciliari dell’AIL è dedicato ai pazienti che, dopo un primo periodo di ospedalizzazione, possono proseguire le cure in casa propria. Si tratta di un’attività che incrementa notevolmente la qualità della vita e la capacità di gestire con facilità le difficili fasi della malattia all’interno di un contesto familiare.
AIL, grazie al contributo di migliaia di sostenitori, è riuscita a:
– Sostenere 42 servizi di assistenza domiciliare attivi sul territorio nazionale;
– Assistere ogni anno 2.500 pazienti presso la loro abitazione;
– Sostenere circa 45.000 prestazioni sanitarie a domicilio da parte delle équipe professionali (2017);
– Investire 5.131.174 euro per finanziare i servizi (2017).
“Questi 50 anni di storia della nostra organizzazione sono costellati di importanti successi – racconta il Professor Sergio Amadori, Presidente Nazionale AIL – abbiamo sostenuto la ricerca in campo ematologico; abbiamo moltiplicato i servizi offerti ai pazienti; abbiamo creato un dialogo costante con i centri ematologici e abbiamo visto aumentare nel tempo il numero dei nostri volontari, la cui opera è per noi una linfa vitale importantissima. È stato un percorso non sempre semplice ma grazie al confronto continuo col territorio e le istituzioni, siamo diventati un punto di riferimento in campo ematologico nel nostro paese. Ma non è solo al passato che dobbiamo guardare. I 50 anni AIL devono essere anche l’occasione per fissare nuovi obiettivi da raggiungere. Sicuramente una sfida importante è quella di continuare a finanziare costantemente la ricerca scientifica per permettere lo sviluppo di nuove terapie che garantiscano una percentuale di guarigioni sempre maggiore. Sono molto felice che questo Charity Gala sia dedicato al Professor Mandelli, mio Maestro, che tanto ha fatto in Italia per i tumori del sangue”.
L’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma nasce nel 1969 a Roma grazie al contributo di illustri personalità del mondo della medicina, della scienza, dell’economia e della cultura. Da 50 anni l’AIL promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Assolve il compito di assistere i malati e le loro famiglie, accompagnandoli in tutte le fasi del lungo e spesso sofferto percorso della malattia, offrendo loro servizi, conoscenza e comprensione. Combatte al loro fianco per migliorarne la qualità della vita e sostenerli nel complesso percorso delle cure. Sensibilizza l’opinione pubblica sulla lotta contro le malattie del sangue. L’AIL pone al centro della sua filosofia e della sua attività il malato e la sua famiglia, nel totale rispetto della persona e della dignità umana. I valori che ci guidano sono la serietà e la correttezza nell’informazione medico-scientifica e nella comunicazione; l’efficacia e l’efficienza nell’attività di raccolta fondi e la trasparenza nella destinazione delle risorse; il rispetto e l’onestà nel rapporto con volontari e sostenitori, l’efficacia nel raggiungere gli obiettivi della nostra missione. Nel 2005, in occasione della Giornata Mondiale della Sanità, il Presidente della Repubblica ha consegnato ad AIL una delle più alte onorificenze dello Stato italiano, la Medaglia D’oro Al Merito Della Sanità Pubblica. Attualmente l’associazione è organizzata in 81 sezioni provinciali. La trasparenza con cui vengono utilizzati i fondi, nello stesso luogo dove sono raccolti, è alla base del suo modo di operare.