“Il Tenente Colombo”, lo spettacolo di Levison e Link approda al Teatro Parenti

Milano. Arriva, dopo cinque anni di sold-out in Inghilterra, America e Francia, per la prima volta a teatro in Italia, “Il Tenente Colombo”, uno spettacolo nato dalla penna di Richard Levison & William Link nel 1962. Dal 3 al 9 gennaio 2025, nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti un giallo emozionante che ha tenuto banco a Broadway per diversi anni.
“Prescription: Murder”, questo il titolo originale della pièce ebbe un successo immediato e diede inizio alla popolare serie televisiva del 1968 con protagonista Peter Falk nel ruolo del Tenente e Gene Barry in quelli dello psichiatra.

In “Prescription: Murder” si trovano già tutte le tematiche poi sviluppate nella serie e le caratteristiche lo stile distintivo del Tenente Colombo che i due autori americani avevano creato ispirandosi al detective Porfiry Petrovitch di “Delitto e Castigo” di Dostoevskij: un uomo trasandato e maldestro, che apparentemente ama compiacere gli altri e che tende a sminuire le sue doti d’investigatore e di uomo, ma che in realtà è sagace e ironico, un fine conoscitore della natura umana, capace di apparire e scomparire nei luoghi e nei momenti più impensati con infallibile tempismo.

Il “Tenente Colombo” ha dato vita ad un modo nuovo di raccontare un giallo: per la prima volta, il pubblico assiste al delitto guardando negli occhi l’assassino che prepara l’omicidio perfetto, una vera e propria “rivoluzione” rispetto al passato, solitamente infatti, l’identità dell’assassino si scopriva solo nell’ultima scena.

Anche in “Prescription: Murder” lo spettatore è da subito testimone dell’omicidio: il dottor Fleming è un brillante psichiatra di New York che non riesce più a tollerare il matrimonio con la moglie, una donna possessiva che ha sposato solo perché ricca. Assieme alla sua giovane amante Susan, un’attrice di soap, architetta il piano perfetto per uccidere la moglie. Ma sulla sua strada troverà il tenente Colombo. Dalla prima scena in poi il racconto si dipana non sulla traccia del “chi è stato” come accade in Agatha Christie, ma sul filo del “come fare a prenderlo”, con il modesto ma acuto Colombo che lavora ostinatamente per smascherare l’alibi “perfetto” dell’assassino. Un indizio apparentemente insignificante alla volta – lacci delle scarpe, caviale, aria condizionata – il duello tra Colombo e lo psichiatra si dipana fino ad arrivare ad un sorprendente epilogo.

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