Walter Veltroni con “Le emozioni che abbiamo vissuto” protagonista al Teatro Celebrazioni

Bologna. «La vita mi ha consentito di essere spettatore privilegiato e protagonista del mio tempo. Credo che la restituzione di ciò che la vita ti ha donato sia un dovere, per alimentare la memoria, forma essenziale di coscienza civile. Vorrei che, attraverso un percorso fortemente segnato dal valore dell’emozione, si potesse ricostruire, decennio per decennio, ciò che ci è successo. Lo faremo con le parole, strumento la cui potenza spesso sottovalutiamo, e attraverso la forza evocativa di stimoli derivanti dal nostro vissuto ‘pop’: film, televisione, pubblicità, musica». Con queste parole un grande protagonista della storia politica e della cultura italiana, Walter Veltroni, racconta l’idea alla base del suo spettacolo “Le emozioni che abbiamo vissuto. Gli anni Sessanta. Quando tutto sembrava possibile”, in programma al Teatro Celebrazioni di Bologna oggi venerdì 21 e domani sabato 22 febbraio alle ore 21.00. “Le emozioni che abbiamo vissuto” è il titolo del progetto di ampio respiro, proiettato negli anni avvenire, pensato da Veltroni per raccontarsi e raccontare gli ultimi decenni del secolo scorso. Il suo obiettivo è quello di percorrere e abbracciare un lungo arco temporale, che parte dagli anni Sessanta e arriverà poi sino agli anni Duemila, dalla Seicento alle Torri Gemelle: un viaggio emozionale e di coscienza che verrà condotto decennio per decennio, mettendo al centro il fattore umano e personale come chiave di lettura dei fatti storici. Grazie a un testimone privilegiato come lui, gli spettatori ritroveranno quello che hanno vissuto, e si interrogheranno su come si è cambiati, attraverso la più semplice e coinvolgente delle forme: il racconto. Si tratta di una narrazione non cronachistica, ma carica di tensione e di emozione, fatta di ricordi individuali che diventano collettivi. “Gli anni Sessanta. Quando tutto sembrava possibile” è il sottotitolo del primo capitolo di questo grande disegno veltroniano, dedicato interamente agli anni Sessanta e che ora Veltroni porta in scena: il suo racconto partirà dall’Italia confusa e alla ricerca di un’identità degli anni Cinquanta, passando per il fervore creativo della ricostruzione del Paese e descrivendo l’enorme onda di energia creativa e libertà che coinvolse e travolse una generazione di giovani. Gli anni Sessanta saranno un decennio fondamentale che si apre sorridendo con Gagarin, Giovanni XXIII e l’atmosfera di “Sapore di sale” e si chiude con le bombe di Piazza Fontana e lo scioglimento dei Beatles. Guidato dalla narrazione avvincente di Veltroni, lo spettatore rivivrà i contrasti violenti e i fatti storici memorabili che hanno lasciato il segno e plasmato gli anni a venire: lo sbarco sulla Luna, gli assassini di Martin Luther King e di John e Robert Kennedy, la guerra in Vietnam e la contestazione giovanile, ma anche la televisione nelle case degli italiani e il terrorismo. La storia personale e familiare farà da filo conduttore per rendere emotivamente coinvolgenti fatti, storie e persone di un decennio indimenticabile. Contribuiranno a questa ricostruzione narrativa il ricorso alla cronaca, agli oggetti più usati – diventati proprio a partire dagli anni Sessanta oggetti di desiderio consumistico collettivo – alla musica, ai giornali e alle foto d’epoca. Le parole di Veltroni saranno accompagnate inoltre da una ricca selezione di video e immagini, a volte inedite, che saranno parte attiva della scenografia. Sul palcoscenico con lui il giovane e talentuoso pianista torinese Gabriele Rossi – molto amato sui social – che, rappresentante di una generazione lontanissima da quegli anni, sarà significativamente interlocutore e sponda, non solo musicale, di questo viaggio storico suggestivo. Lo spettacolo, che vede la regia dello stesso Veltroni e le scene di Angelo Lodi, è una produzione Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Elastica e Retropalco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.