“Tutto è Kabarett”, tre donne protagoniste di una riflessione sul nazismo

Milano. Dal 22 al 27 Aprile Caffè Hertz porta in scena nella Sala Tre del Teatro Franco Parenti una riflessione sulla memoria del nazismo, attraverso una ricerca sul linguaggio del Kabarett e della musica.
Una drammaturgia fortemente al femminile: protagoniste tre donne – attrici, cantanti e musiciste – che incarnano tutta la poliedricità espressiva delle grandi artiste dell’epoca, come Marlene Dietrich, Annemarie Hase, Blandine Ebinger, Claire Waldoff, Anita Berber e Valeska Gert.
Un treno attraversa l’Europa tra le due Guerre. A bordo una ragazza viennese in cerca di fortuna: Elli che «di anni ne ha venti, ma ne dimostra sedici, e non ha paura di niente». Elli vuole fare l’attrice. Giunta in una Berlino animata da quello sfrenato fermento artistico che prelude alla catastrofe, Elli troverà un gruppo di artisti – di amici – con cui fonderà un locale di Kabarett: il «Jazz». La storia di Elli, narrata nel fortunato romanzo “Tutto è Jazz del 1933”, richiama autobiograficamente quella della sua autrice, Lili Grün, ma la fortuna del libro non fu la stessa della scrittrice, ebrea viennese, che finì deportata e uccisa in un campo di concentramento. Con la memoria di Lili anche quella del romanzo finì nell’ombra, fino alla recente riscoperta e alla nuova edizione italiana ad opera della casa editrice trentina Keller, nel 2018.

Note di regia: Elli-Lili è per Caffè Hertz la cornice per la creazione di un nostro “Kabarett”, con il desiderio di preservare la natura meravigliosa della storia («meravigliosamente allegra, e meravigliosamente malinconica» secondo The Magazine), ma accettando la responsabilità del senno di poi, cioè tentando l’operazione di un racconto ricco e storicizzato, immerso nel contesto del suo tempo, a partire dalla musica. Tre donne – tre attrici, cantanti e musiciste – incarnano tutta la poliedricità espressiva delle artiste da Kabarett come Marlene Dietrich, Claire Waldoff, Anita Berber. Tutto è Kabarett gioca su tre piani: quello della storia raccontata nel romanzo; quello della Storia, la storia del totalitarismo nazifascista che ha annientato un’intera generazione di artisti e intellettuali come Lili Grün; e il presente, i nostri Anni Venti con le loro urgenze e con la necessità di fare della memoria materia viva.

L’attività della compagnia ha inizio a Milano nel febbraio 2020. Caffè Hertz si compone del drammaturgo e sound designer Riccardo Tabilio e da tre attrici e performer: Francesca Zaira Tripaldi, Maria Luisa Zaltron e Valentina Mandruzzato, che dal 2018 condividono numerose esperienze teatrali, a partire dalla trilogia Triennale site-specific Magia Naturalis (Urfaust, Eresia, Caos), ambientata nel sito archeologico Belfort-Piuro (SO), ideata e diretta da Luca Micheletti – con il quale lavorano poi in varie produzioni fra teatro e opera: “Faust Rapsodia”, “Quanto in femmina foco d’amor” (Teatro Alighieri, Ravenna) e “La vedova” allegra (Teatro Carlo Felice, Genova). Nel 2021 hanno ideato e messo in scena “RSVP // Invito a un ballo di cent’anni fa”, tratto da “Il ballo” di Irène Nemirovsky, pensato come performance online per Cantiere26, Arco (TN). Nel 2022 nasce “Tutto è Kabarett”, ispirato al romanzo “Tutto è Jazz” di Lili Grün.

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