Milano. “Dime cuanto es que ella vale” è un progetto della danzatrice e coreografa Simona Soledad, che mira a informare il pubblico sulla necessità di ripensare l’idea di femminilità. Il punto di partenza è la cultura “pop” e, in particolare, il raggaeton, genere dominante nella musica latino-americana.
L’intento è riscriverne i codici, innervati di machismo e di maschilismo, per proporre una nuova femminilità, all’insegna dell’inclusione, della differenza, della parità di genere e del rifiuto di modelli precostituiti.
La performance è una delle parti costitutive di “Cubita – Cartoline da Cuba”, un percorso ideato da Elisa Guzzo Vaccarino che coinvolge giovani coreografi europei e cubani in una prospettiva di multiculturalismo, di meticciato, di lavoro oltre le frontiere e incontro tra culture e professioni.
Il teatro e la danza costruiscono ponti, gettano un filo invisibile di condivisione e relazioni e documentano, in modo crudo e realistico, la trasformazione culturale in corso in Sud America.
Una riflessione sul ruolo della donna nella società e nella danza contemporanea per sperimentare nuovi modi di guardare al corpo femminile.
Al debutto al No’hma mercoledì 17 e giovedì 18 aprile alle 21, una rappresentazione intensa, costruita a partire da un’accurata ricerca tra i materiali video della contro-cultura, che sfugge agli stereotipi di genere e sfida repressioni e censure.
Come sempre l’ingresso è gratuito. È richiesta la prenotazione.