Milano. A cinque secoli dalla morte, con l’infinito numero di libri e mostre a lui dedicati, i film, i fumetti, gli articoli di giornale, gli approfondimenti, cosa continua a raccontarci la figura di Caravaggio? Come mai questo personaggio riesce sempre, in maniera così densa e composita, a scuotere chi osserva le sue opere e chi legge della sua vita?
È per provare a rispondere a queste domande che, una sera d’inverno, Sandro Lombardi, uno degli artisti più carismatici e poliedrici del panorama teatrale italiano, sale le scale di Palazzo Reale a Milano per visitare la mostra Dentro Caravaggio, un’esposizione che ha presentato al pubblico opere provenienti dai maggiori musei italiani e da altrettanto importanti musei stranieri, affiancando per la prima volta le tele di Caravaggio alle rispettive immagini radiografiche. Da questo viaggio dentro le opere e dentro l’uomo Caravaggio prende il via il percorso del docu-film: proprio nello stesso luogo in cui, nel 1951, Roberto Longhi propose la Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi, punto fermo assoluto nella storia della riscoperta critica dell’artista.
“Dentro Caravaggio”, il film evento diretto da Francesco Fei, sceneggiato da Jacopo Ghilardotti e prodotto da Piero Maranghi e Massimo Vitta Zelman con Marco Colombo e Francesco Melzi d’Eril, è una produzione di Italia Classica, Skira Editore, Adler Entertainment, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Arriverà nelle sale solo il 27, 28 e 29 maggio distribuito da Nexo Digital per guidare gli spettatori attraverso una lettura originale e accurata delle opere e della vita di Caravaggio (1571-1610).
Il viaggio condotto da Sandro Lombardi attraverserà i diversi luoghi caravaggeschi: Roma, Napoli, Malta, la Sicilia, tutte quelle terre in cui Caravaggio e le sue inquietudini hanno lasciato traccia concreta. Il docu-film farà poi tappa al Sacro Monte di Varallo, complesso devozionale affrescato da Gaudenzio Ferrari e celebre in tutto il mondo per la sensibile, emozionante rappresentazione teatrale e scenografica della Via Crucis e dei luoghi santi della storia di Cristo. Perché forse è proprio tra queste statue e tra questi affreschi che si nascondono, almeno in parte, le radici dell’arte di Caravaggio.
Ad accompagnare la visione di capolavori come “Davide e Golia, Deposizione, Marta e Maria Maddalena, Sacra famiglia con Giovannino, Ragazzo morso da un ramarro sino al Seppellimento di Santa Lucia, Resurrezione di Lazzaro, Adorazione dei pastori”, ci saranno gli interventi di esperti autorevoli e di artisti: Rossella Vodret, massima conoscitrice di Caravaggio e curatrice della mostra “Dentro Caravaggio” a Palazzo Reale a Milano, Marco Carminati, critico e giornalista, Alessandro Morandotti, storico dell’arte e curatore della mostra “L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri” delle Gallerie d’Italia di Milano, Milo Manara, celebre fumettista e autore di una biografia per immagini di Caravaggio, Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico e di Storia delle dottrine politiche alle Università di Napoli, Giovanna Cassese, storica dell’arte già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e attuale direttore dell’ISIA Faenza, Caterina Di Giacomo, Storica dell’arte, attuale direttore del MuMe, il Museo Regionale Interdisciplinare di Messina, e del Museo Bernabò Brea di Lipari, Achille Mauri, Presidente di Messaggerie Italiane e della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, e il duo di video artisti Masbedo.
Dalla Pinacoteca di Brera di Milano con la sua “Cena in Emmaus” alla Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, a Roma, con la “Crocefissione di San Pietro e la Conversione di Saulo”, sino ad arrivare al Pio Monte della Misericordia di Napoli (con un’incursione al Cimitero delle Fontanelle, luogo ideale per riflettere sulla vicenda umana di Caravaggio). E ancora la Cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta, a Malta, dove, braccato e condannato a morte, Caravaggio si rifugia con l’idea di diventare cavaliere e guadagnarsi la salvezza. Il percorso del docu-film ci porterà poi alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia, a Siracusa, in Sicilia. È qui che, in fuga da Malta, dove è stato incarcerato per l’ennesima rissa, Caravaggio ripara lasciando alcune delle opere più intense e cupe del suo percorso: il “Seppellimento di Santa Lucia”, a Siracusa; la “Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei Magi”, a Messina.
Sulle tracce di Caravaggio e dei suoi viaggi incontreremo così testimoni e protagonisti del mondo dell’arte e della cultura, appassionati e cultori, per indagare la fede e la luce, il realismo, la fuga e, ancor più, l’immensa contemporaneità di questo artista. A coronamento del percorso, anche un’incursione nella mostra milanese “L’ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri”, allestita alle Gallerie d’Italia, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, per raccontare l’influenza di Caravaggio sull’arte del Seicento.
“Dentro Caravaggio” è diretto da Francesco Fei, già regista di Segantini. Ritorno alla natura, che firma il soggetto assieme a Piero Maranghi, già produttore di Leonardo da Vinci. Il genio a Milano, e a Jacopo Ghilardotti.
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