Ravello. Il cartellone del Ravello Festival riserva un’altra settimana densa di appuntamenti nella quale si inaugurerà la sezione cameristica “Nel Giardino di Wagner” che prevede otto eventi fino al 14 settembre.
Lunedì 29 luglio (ore 24) ultimo atto sul Belvedere di Villa Rufolo della 24esima edizione dell’Amalfi Coast Music & Arts Festival. La partnership con il Ravello Festival, che ha visto in Villa Rufolo due giornate di masterclass culminanti con altrettanti concerti di pianisti di fama mondiale, prevede un inedito appuntamento dedicato al pianoforte: il “Piano Thunderstorm” che vedrà sul palco otto pianoforti e ventiquattro pianisti. Ad esibirsi alcuni docenti dell’ACM&A Festival, tra i quali Chi Wu, Inna Faliks, HieYon Choi, Thomas Rosenkranz, Yun Sun, Hong Xu, Chun-Chieh Yen, Michael Coonrod, Chen-Shen Fan, Tonia Miki, Fabrizio Soprano, ed i migliori allievi delle masterclass. Per un’improvvisa indisposizione di Michele Campanella, il maestro concertatore sarà James Giles, della Bienen School of Music della Northwestern University di Chicago mentre la direzione è affidata a Giuseppe Carannante.
Mercoledì 31 luglio (ore 23) nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo primo appuntamento cameristico della stagione. A tener a battesimo la sezione il Quartetto Guadagnini.
Fabrizio Zoffoli, Cristina Papini (violino), Matteo Rocchi (viola) e Alessandra Cefaliello (violoncello) presenteranno un programma con un filo conduttore “italiano”, avendo scelto di confrontarsi con l’estrosa inventiva di un compositore del Novecento storico, il Terzo Quartetto “Cantari alla madrigalesca” di Gianfrancesco Malipero e con un lavoro recentissimo di Silvia Colsanti, un quartetto (2017) “Due destini”, legato al tema del distacco. La cornice del programma è rappresentata da due quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart: il “Quartetto in sol maggiore K. 80”, scritto in Italia, a Lodi, da un Mozart quattordicenne e il “Quartetto in do maggiore”, detto “Delle dissonanze” K. 465, ultimo dei sei che il ventinovenne Mozart dedicò a F.J. Haydn.
Venerdì 2 agosto (ore 23) sempre nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo spazio alla voce con l’Odhecaton Ensemble diretto da Paolo Da Col. L’ensemble, sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto alcuni dei più prestigiosi premi discografici e il riconoscimento, da parte della critica, di aver inaugurato nel campo dell’esecuzione polifonica un nuovo atteggiamento interpretativo, che fonda sulla declamazione della parola la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. L’ensemble vocale deriva il suo nome da “Harmonice Musices Odhecaton”, il primo libro a stampa di musica polifonica, pubblicato a Venezia da Ottaviano Petrucci nel 1501. Il suo repertorio d’elezione è rappresentato dalla produzione musicale europea tra Quattro e Seicento. Odhecaton riunisce alcune delle più scelte voci maschili italiane specializzate nell’esecuzione della musica rinascimentale e preclassica sotto la direzione di Paolo Da Col.
Negli ultimi anni Odhecaton ha rivolto grande attenzione alla musica sacra di Claudio Monteverdi e al repertorio contemporaneo, come testimonia l’alternanza nel programma scelto per Ravello fra antico e contemporaneo (De Stefani, Pärt, Rihm, Sciarrino e Tavener).
Domenica 4 agosto (ore 20) si ritorna sul Belvedere di Villa Rufolo con il settimo appuntamento sinfonico della stagione. A salire sul palco l’Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna diretta da Pietari Inkinen.
Il maestro finlandese, Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda, è tra i principali talenti della nuova generazione di direttori d’orchestra oltre ad essere un affermato violinista. Grazie alle collaborazioni con le più rinomate orchestre del mondo quali la Gewandhaus di Lipsia, la Bayerische Rundfunk, la WDR di Colonia, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Nazionale del Belgio, la BBC Filarmonica, la Sinfonica di Cincinnati, la Filarmonica del Giappone, si sta contraddistinguendo sulla scena internazionale. Nella Città della Musica dirigerà un programma che mette a confronto la suite “Gli Uccelli” di Ottorino Respighi con Sadko di Nicolai Rimskij-Korsakov, primo poema sinfonico russo, “L’uccello di fuoco”, suite n.2 di Igor Stravinsky. A completare il programma Fontane di Roma, “poema sinfonico P.106” sempre di Respighi.