Genova. All’Arena del Mare – Porto Antico, il 4 agosto alle 21:30, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice si esibisce nel “Concerto di mezza estate”, una serata sinfonica speciale nella stessa suggestiva cornice della “Traviata”, che dal 28 luglio al 1 agosto ha riempito l’Arena. Sul podio, George Jackson, il giovane (32 anni) fenomeno della direzione d’orchestra britannica.
Vincitore nel 2015 del prestigioso Aspen Conducting Prize, Jackson sta rapidamente salendo alla ribalta dei principali palcoscenici lirico-sinfonici internazionali; solo per citarne alcuni: Staatsoper di Amburgo, London Symphony Orchestra, Vienna Radio Symphony Orchestra, Vienna Chamber Orchestra, Orchestra Haydn di Bolzano.
La prima sorpresa, in un direttore così giovane, è il repertorio, vastissimo: Jackson dirige i classici così come la musica contemporanea più “estrema”, concertata alla testa delle maggiori formazioni orchestrali specializzate in questo repertorio, come l’Ensemble Intercontemporain di Parigi. Un’altra caratteristica di Jackson, che conquista immediatamente chi ha a che fare con lui, è la personalità brillante e autoironica (è un appassionato di Woody Allen, del resto). La sua musicalità, poi, è senza confini: in un’intervista ha dichiarato che, sull’isola deserta, porterebbe “Penny Lane dei Beatles, Miss You dei Rolling Stones, Billy Jean di Michael Jackson, l’intera Tetralogia di Wagner (16 ore di musica, che aiutano a passare il tempo sull’isola deserta!), e l’Overture dal Flauto magico di Mozart, semplicemente perché è Mozart”.
Jackson, insomma, incarna al meglio il mutamento generazionale che si sta verificando nel campo della direzione d’orchestra; un passaggio che comporta inevitabilmente l’emergere di direttori che, come Jackson, vivono il grande repertorio lirico-sinfonico non più come musica esclusiva, come accadeva per la maggior parte dei direttori della generazione precedente, ma come musica immersa in un’infinità di altre musiche. Ed anche per questo, si tratta di un concerto da non perdere.
Con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, Jackson esegue due tra le sinfonie più trascinanti dell’intero repertorio: la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven, forse la sinfonia per antonomasia, e la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal nuovo mondo” di Dvořák, di cui tutti conoscono la galoppante melodia dell’ultimo tempo – una di quelle musiche classiche dalla fortuna “pop”, che si conoscono anche senza saperlo.