Bassano. Salvare danze di tutto il mondo a rischio di estinzione per i motivi più vari: a cominciare dalla Polka Chinata bolognese, coreografia prettamente maschile nata agli inizi del Novecento nelle balere e sotto i portici di Bologna, dov’era praticata quale “rito” di seduzione delle donne: una danza che si avvale del corpo come strumento per il corteggiamento. Ma adesso la sanno praticare solo due coppie di ballerini. L’appello è del Leone d’oro 2019 Alessandro Sciarroni, l’energetico artista noto e amato in tutto il mondo: sarà lui l’alfiere di una danza a rischio di estinzione attraverso la nuova e spettacolare coreografia “Save the last dance for me”, che l’artista porterà in scena mercoledì 21 agosto al festival B Motion – Operaestate di Bassano (Oratorio Ca’ Erizzo), per scongiurarne la scomparsa e portare all’attenzione delle platee internazionali la Polka Chinata nella sua piena e attuale vitalità. Il ballo è fisicamente impegnativo, quasi acrobatico, e prevede che i danzatori si pieghino sulle ginocchia quasi fino a terra e girino su sé stessi in maniera vorticosa. Attraverso una serie di workshop dal 21 al 25 agosto, Alessandro Sciarroni e due dei quattro ballerini al mondo che ancora ne conoscono i movimenti inviteranno la comunità del festival, i turisti e i cittadini di Bassano del Grappa a tenere in vita la Polka Chinata, a danzarla per trasmetterla e custodirne il ricordo. Coreografo e performer 43enne originario della provincia di Ascoli Piceno, Alessandro Sciarroni ha alle spalle anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori calcano festival internazionali di danza e teatro, musei e gallerie d’arte, spesso spazi non convenzionali. “Save the last dance for me” è un’idea poetica – spiega Sciarroni – nata alla fine del 2018 quando incontrai il Maestro Giancarlo Stagni e le uniche due coppie di ballerini al mondo che sanno ancora ballare questa particolare danza acrobatica. Salvaguardarla significa evitare che venga cancellata dalla memoria delle persone”. E sabato 24 agosto, alle 21 al Teatro Remondini di Bassano, Alessandro Sciarroni sarà anche protagonista di “Untitled. I will be there when you die”, una pratica performativa e coreografica sul passare del tempo che nasce da una riflessione sull’arte di manipolare con destrezza gli oggetti: la giocoleria. ll lavoro rappresenta il secondo capitolo di una ricerca sui concetti di sforzo, costanza e resistenza: il Toss juggling (lancio di oggetti) evoca la fragilità dell’esistenza umana. L’idea è spogliare quest’arte circense dagli stereotipi cui viene comunemente associata nell’immaginario collettivo ed esplorarla in quanto linguaggio.
Sempre nel segno della tutela della cultura e della civiltà, ma ancora più drammatica, è la resistenza pacifica di Rianto, danzatore indonesiano di formazione classica, che porterà in scena la “Lengger”, tradizione minacciata dalla politica e dalla religione. Con “Medium”, che approda in prima nazionale assoluta mercoledì 21 agosto (doppia replica alle 19 e alle 22.30), cercherà di preservare questo piccolo tesoro di cultura indonesiana e lo spazio mentale che la danza rappresenta. Lo spettacolo sarà programmato, come molti altri, nel suggestivo Garage Nardini, location in cui è nata la più antica distilleria italiana, in origine utilizzato per la fermentazione delle vinacce. “È il corpo che si fa archivio e memorizza una cultura-civiltà. Quello che desideriamo stimolare attraverso questi appuntamenti di B.Motion è la sensibilità a considerare il corpo come veicolo capace di trasmettere conoscenza”, sottolinea Roberto Casarotto, responsabile dei Progetti di Danza e Internazionali di Operaestate Festival.
Queste solo alcune delle proposte di B Motion, il festival nel festival proposto da Operaestate 2019, in programma dal 21 agosto al 6 settembre a Bassano del Grappa con 40 titoli e 90 rappresentazioni da 18 Paesi diversi tra danza, teatro e musica.