Milano. Evento conclusivo del programma di celebrazioni del Decennale della morte di Alda Merini, patrocinato dal Comune di Milano e dall’Arcidiocesi e promosso dall’Associazione Alda Merini, il 18 novembre 2019 (ore 20.30), nella cornice della Chiesa di San Marco a Milano, rivive il suo “Poema della Croce” in un nuovo rivoluzionario allestimento, curato da Beppe Menegatti. Protagonisti dell’opera sacra saranno l’étoile internazionale Carla Fracci e Giovanni Nuti, compositore e interprete, accompagnati da un’orchestra di 15 elementi e 5 cantori diretti dal maestro Daniele Ferretti, con la partecipazione di Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta e alcuni danzatori della loro compagnia Jas Art Ballet. I proventi della serata saranno interamente devoluti per progetti di ricerca e assistenza di AIM – Istituto Besta e di Lega Italiana Sclerosi Multipla. Definito da sua Eminenza Card. Gianfranco Ravasi “opera di finissima e intensa esegesi musicale della grande poesia di Alda Merini”, il “Poema della Croce” fu rappresentato il 13 ottobre 2006 sull’Altare Maggiore del Duomo di Milano davanti a 4.000 spettatori, partecipi e commossi, con Giovanni Nuti cantante e Alda Merini recitante. Carla Fracci, nel ruolo che fu della poetessa, affiancherà Giovanni Nuti e 5 cantori lirici (Isabella Mangiarratti, soprano; Edoardo Francesconi, tenore; Franco Cocuzza, basso; Davide Rocca, baritono; Mizuki Watanabe, mezzo soprano) in uno spettacolo che unisce poesia, musica e danza grazie alle coreografie appositamente create da Giorgio Azzone. La navata centrale della Chiesa di San Marco, con l’originale impianto scenico di Henry Timi, diventerà il palcoscenico di questo innovativo allestimento dell’opera che è stata profondamente ripensata da Beppe Menegatti.
“Da oltre cento anni l’Istituto BESTA si adopra a favore delle persone fragili e questa serata è un tributo ad Alda Merini, artista fragile e forte al tempo stesso, ma anche a chi si adopra con volontariato e ricerca a dare aiuto alle persone più deboli” dice la grande étoile di fama internazionale Carla Fracci.
Giovanni Nuti spiega: “La Musica può far crescere empatia di anime e sentimenti; sa creare sinergie ed emozioni. Vogliamo donare la nostra arte come connubio di intenti positivi. La nostra esibizione avverrà all’interno di una scenografia particolare, che consentirà una grande vicinanza del pubblico con gli artisti, al centro della Chiesa, con un percorso recitativo particolare, dall’altare a un altro contraltare ligneo, creato solo per questa serata da Henry Timi, designer-artista all’avanguardia. Alda Merini piace alle nuove generazioni perché la percepiscono come ‘vera’, trasgressiva, anti-conformista, e questa performance artistica si adatta a un pubblico di tutte le età che voglia riflettere su arte, vita e sul valore del dolore”. “Si tratta di un’opera religiosa moderna, anzi contemporanea, di grande richiamo spirituale e culturale, che tocca il cuore di tutti, anche quello di atei e agnostici”, spiega il regista Beppe Menegatti, “perché nel ‘Poema della croce’ il centro vitale è l’intenso rapporto tra la Madre e il Figlio in un’originale rappresentazione poetica e musicale non solo del mistero della fede cristiana, ma della vita intera, della nascita e della morte, della gioia e del dolore”. La serata viene realizzata anche grazie al contributo di mondora, società del gruppo TeamSystem che utilizza il business per creare impatto sull’ambiente e sulle persone.
Quest’opera comunica speranza e forza di credere nella vita: valori positivi che si associano per questo a due progetti di due associazioni radicate nel territorio lombardo ma non solo: AIM – Associazione Italiana Miastenia della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto BESTA a favore di borse di studio per giovani ricercatori e LISM – Lega italiana Sclerosi Multipla che utilizzerà i fondi per sistemare un laboratorio informatico utile per le persone fragili che ospita nelle sue strutture assistenziali.