Roma. In prima assoluta, venerdì 15 novembre, il dittico di teatro musicale “L’asino magico di Tessaglia”, su musica di Marcello Panni e “In mappa compescere risum”, su libretto di Isabella Ducrot; domenica 17 novembre l’ironico e amaro “Colazione di lavoro” che vede sul palco Claudio Gregori (in arte Greg) nella doppia veste di autore e attore del testo, con la musica di Matteo D’Amico; e infine sabato 23 novembre l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Marco Moresco, con un programma sinfonico completamente dedicato ai compositori d’oggi.
Sono i tre appuntamenti con Nuova Consonanza in programma al Teatro Palladium di Roma, il festival presieduto da Lucio Gregoretti che per la sua cinquantaseiesima edizione sceglie il titolo “Musica e pensiero / Musica è pensiero” e dedica quest’anno particolare attenzione alle novità del teatro musicale contemporaneo.
Si inizia venerdì 15 dicembre con il dittico di teatro musicale (ore 20,30; preceduto alle 19,30 dall’incontro con gli autori) composto dalla pantomima “L’asino magico di Tessaglia”, e “In mappa compescere risum”, quest’ultimo con il coinvolgimento di cinque allievi della classe di composizione di Moritz Eggert (Musikhochschule Muenchen). Se l’opera di Panni prende spunto dalla scrittura arguta e irriverente di Luciano di Samosata (II sec. d.C.), il lavoro della Ducrot è una riflessione su un vissuto dell’autrice stessa in un suo viaggio in Buthan in occasione di una visita a un antico monastero. Ad unire i due lavori sarà la drammatizzazione e la messa in scena di Fabrizio Lupo, con una originale animazione di marionette e oggetti che stagliati sul fondale farà pensare a un cartone animato “live”. Fabio Correnti dirige l’Ensemble EMC del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, solisti Eleonora Claps (soprano), Maurizio Maiorana (tenore e voce recitante), Simone Spera (baritono) e Nicola Franco (voce recitante).
A introdurre il nuovo lavoro di Panni è lo stesso compositore che così racconta: “Luciano di Samosata, che conoscevo fin dai banchi di scuola, per il suo humour irriverente verso gli Dei e verso gli uomini, per il suo linguaggio semplice e comunicativo, grottesco e sboccato, mi è sempre stato simpatico e affine. Ho scelto una sua storia, Lucio o l’Asino Magico di Tessaglia, come libretto per una pantomima con attori, marionette, pupi e proiezioni e quant’altro, nella la traduzione ottocentesca e antiquata ma piena d’ironia di Luigi Settembrini, grande patriota e politico italiano che ne fece la versione dal greco, assieme ai più celebri Dialoghi degli Dei e dei Morti, per passare il tempo nel carcere di Portolongone, in cui l’aveva rinchiuso il Granduca di Toscana. Il libretto è formato da cinque scene e un epilogo”.
Ancora teatro musicale domenica 17 novembre (ore 18 preceduto da un incontro con gli autori alle 17,30) con “Colazione di lavoro”, atto unico per attore e ensemble che vede sul palco Claudio Gregori (in arte Greg) nella doppia veste di autore e attore del testo, con la musica in prima assoluta di Matteo D’Amico, compositore che ha sempre rivolto una particolare attenzione ai rapporti tra musica e parola.
Sei racconti fra l’ironico e l’amaro, il nonsense e il grottesco, tratti da AgGregazioni il primo libro di Greg, diventato anche una pièce teatrale si ‘vestono’ della musica scritta da Matteo D’Amico, compositore che ama esplorare i rapporti fra musica e le altre arti – danza, teatro, poesia – trovando la possibilità di incrociare, potenziandoli reciprocamente, i rispettivi linguaggi. Partendo dal carattere dei racconti brevi, molto legati ad un’osservazione attenta del nostro vivere quotidiano, con tutti i suoi tic, le sue cattive abitudini, le sue frenesie e le sue fobie, i due autori creano un percorso ‘emotivo’ che da una tinta più ironica e divertita, gradualmente evolve verso situazioni più ombrose e inquietanti, senza mai perdere di vista, però, il tono ‘leggero’ che attraversa lo stile di tutti i racconti. La musica si alterna a tratti con la lettura, ma più spesso s’intreccia con essa, insinuandosi nelle sue pieghe e nei suoi ritmi, con il supporto dei musicisti dell’Ensemble Bruno Maderna diretto da Gabriele Bonolis.
Sabato 23 novembre sul palco l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Marco Moresco.
“Thinking for orchestra” è il titolo del concerto (ore 20,30, anticipato da un incontro con gli artisti alle 20), ispirato al celebre trattato di orchestrazione, pubblicato da René Leibowitz negli anni ’60. Le musiche proposte nel concerto dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese, che da oltre 45 anni mostra una particolare attenzione verso la musica d’oggi, possono essere dunque viste come rappresentative di un’evoluzione del pensiero di Leibowitz (che fu tra l’altro maestro di Henze a Darmstadt), attraverso atteggiamenti certamente diversi ma tutti riconducibili a una reale specificità sinfonica.
In un confronto fra diverse generazioni, la serata si apre con la “Fantasia für Streicher” (1966) di Hans Werner Henze; “I turbamenti del giovane Törless” (Der junge Törless), presentato nel 1966 e basato sull’omonimo romanzo di Robert Musil; Vertige (1985) di Luca Francesconi, e tre opere composte lo scorso anno su commissione dell’Orchestra abruzzese da Alessandra Ravera (“Fenice d’acqua”), Federico Gardella (“Grammatica dell’istante”) e Vito Palumbo (“Dark Clouds”).
Completa il programma una nuova composizione che si ascolterà in prima assoluta di Paolo Rotili (Fade-in/Fade-out – tre frammenti sul dolore da Monteverdi, J.S. Bach e Desprez) che così introduce il suo nuovo pezzo, anch’esso commissione dell’OSA. Il sottotitolo della composizione si riferisce a tre bellissimi brani sulla perdita: di un amato – “Lasciatemi morire” dal “Lamento di Arianna” di Claudio Monteverdi – di un figlio – l’aria di Maria, “Erdarmer Dich “dalla Passione secondo Matteo di J. S. Bach – e di un amico/maestro – “Nymphes de bois” di J. Des Pres.