Napoli. Dopo il successo dello scorso anno con “My fair lady”, il Teatro di San Carlo apre nuovamente le porte al musical con “Lady, be good!” di George e Ira Gershwin, in scena da giovedì 21 novembre alle ore 20.00 e in replica fino a domenica 24 novembre.
Sul podio, a dirigere Orchestra e Coro del Massimo napoletano ci sarà Timothy Brock tra i massimi esperti al mondo di musica per film, alla guida di importanti orchestre come la New York Philharmonic, la Royal Philharmonic Orchestra, la Los Angeles Chamber Orchestra, la Chicago Symphony, la BBC Symphony.
La regia è di Emilio Sagi, già direttore artistico tra il 2001 e il 2005 del Teatro Real de Madrid, personalità internazionale assai poliedrica che ha firmato spettacoli di grande successo.
Le coreografie di Nuria Castejon saranno eseguite dal Balletto del Teatro di San Carlo, mentre firmano scene e costumi di questo festoso allestimento della Zarzuela di Madrid, Daniel Bianco e Jesùs Ruiz. Le luci sono di Eduardo Bravo.
Specialisti del genere i bravi interpreti tra cui figurano, Nicholas Garrett (Dick Trevor), Susie Trevor, Jeni Bern (Susie Trevor), Carl Danielsen (Jeff White), Troy Cook (“Watty” Watkins).
Ambientato nella Broadway dei ruggenti anni Venti, “Lady, Be Good!” è stato un musical dal successo clamoroso sin dal suo debutto al Liberty Theater nel 1924. Tra le diverse reinterpretazioni del musical, ricordiamo la versione del famoso film del 1941 in cui Dick e Susie Trevor avevano il volto di Fred Astaire e sua sorella Adele o l’interpretazione di Ella Fitzgerald (1947) che fece dell’arrangiamento in versione ballad di “Oh, Lady, Be Good!”, uno dei suoi grandi successi. In questa produzione spagnola del musical di Emilio Sagi, le vivaci atmosfere di “Lady, Be Good!” in stile Newyorkese, si esprimono attraverso una produzione dal forte impatto visivo in cui il movimento coreografico trasmette instancabilmente l’azione dei personaggi. Colorata, viva, con il supporto della musica jazz vibrante e stilizzata di Gershwin, questa esibizione è un vortice di ritmo sincopato che cresce e raggiunge un picco nell’impetuoso e selvaggio impulso di Fascinating Rhythm il cui tema accattivante è uno dei simboli musicali dell’età d’oro degli anni ’20.