Bologna. In occasione delle festività natalizie ERT propone due appuntamenti: lunedì 23 dicembre alle ore 19.00 il Teatro Storchi ospita la visita spettacolo “Nel gran teatro della città”.
Seguendo una drammaturgia originale scritta da Emanuele Aldrovandi, gli attori di ERT Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Jacopo Trebbi, Daniele Cavone Felicioni, Michele Lisi, Paolo Minnielli e Maria Vittoria Scarlattei (cast a rotazione) donano corpo e voce ad architetti, attori, aneddoti e curiosità che hanno segnato la storia dell’antico palcoscenico e quella della sua città. I primi spettacoli circensi ed equestri, le luci brillanti da varietà, fino ai capolavori che hanno animato il suo palco e la sua immensa platea al finire del secolo scorso.
Un’occasione preziosa per entrare negli spazi più segreti del Teatro Storchi e per valorizzarne il patrimonio storico, architettonico e artistico.
Il 31 dicembre San Silvestro al Teatro Storchi con “Circus Abyssinia”, lo spettacolo surrealista e incantato, con un paesaggio sonoro che attinge al ricco passato e presente musicale dell’Etiopia. Dopo lo spettacolo, che avrà inizio alle ore 21.00, brindisi con la compagnia per salutare il 2019 e dare il benvenuto al 2020.
“Circus Abyssinia” è uno spettacolo di teatro-circo etiope internazionale, creato interamente da artisti etiopi che, partendo letteralmente dalle strade di Addis Abeba, hanno seguito i loro sogni per arrivare a calcare i palcoscenici di tutto il mondo. Una celebrazione del circo stesso che ha affascinato il pubblico del Festival d’Edimburgo nel 2017. Il Times lo definisce “uno spettacolo capace di stregare il pubblico”.
Attraverso acrobazie di giocoleria, contorsionismo e danza, “Circus Abyssinia” fonde autobiografia e sogno. Ispirato alla storia di Bibi e Bichu, lo spettacolo ruota attorno a due piccoli fratelli etiopi che chiedono all’”Uomo della Luna” di esaudire il loro più grande desiderio: fare i giocolieri al circo. Trasportati dal loro benefattore lunare e immersi in un regno notturno fatto di acrobatiche allucinazioni, i ragazzi prendono parte alle meraviglie del circo.
Come un riflesso lunare, l’anello del circo rivela scorci di altre storie e sogni: le narrazioni acrobatiche si sviluppano in scena senza parole, per approdare a un vero e proprio circo africano.
“Essendo cresciuti in Etiopia – affermano i fratelli Bibi e Bichu – non abbiamo mai visto nessun circo arrivare in città e non c’era modo di fuggire con nessuna compagnia. Ma da sempre abbiamo amato e sognato il circo, così abbiamo iniziato a farlo noi stessi”.
Bibi e Bichu hanno iniziato per le strade della città di Gimma: all’età di 13 e 14 anni hanno scoperto il loro straordinario talento per la giocoleria e sono arrivati in Inghilterra nel 1998 come prima compagnia di circo etiope in tour per l’Europa. Da allora i due fratelli hanno avuto molto più successo di quello che loro stessi si aspettavano.
Per Bibi e Bichu è sempre stato importante offrire supporto a tutti i sognatori del circo: dal 2010 sponsorizzano infatti una scuola di circo etiope chiamata “Circus Wingate” ed è qui che hanno scoperto il gruppo Konjowoch: dodici acrobati incredibili che hanno iniziato come loro, esibendosi e affinando le loro abilità per le strade della città senza aspettarsi di essere pagati. Come attestano le straordinarie abilità del gruppo, la mancanza di circo in Etiopia non è per mancanza di artisti circensi di talento.
Questa è la possibilità che Bibi e Bichu esplorano in “Circus Abyssinia”: una celebrazione dei sogni, delle persone che li rendono possibili e della forza che ci fa combattere per realizzarli. Questo spettacolo usa il linguaggio surreale ed emozionante del circo per narrare la loro storia, i loro sogni da bambini e di come li hanno realizzati oggi.