Milano. Dal 7 al 12 gennaio, al Teatro Studio Melato, va in scena “Della madre”, secondo capitolo della trilogia che Mario Perrotta dedica alla famiglia, con la consulenza drammaturgica di Massimo Recalcati. Dopo aver indagato la figura evanescente dei padri contemporanei, la lente di ingrandimento si sposta sulla figura, tradizionalmente intoccabile, della Madre.
“Una figura che ha mantenuto costante nel tempo una sorta di sacralità e onniscienza che la rende ingiudicabile, al di sopra del bene e del male – scrive Perrotta, questa volta affiancato da Paola Roscioli –. Ed è così compresa nel suo ruolo che rischia di diventare soffocante nei confronti dei figli ed escludente nei confronti di quei pochi padri che vorrebbero interpretare a pieno titolo il proprio ruolo”.
La trilogia nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati, che alle relazioni familiari ha dedicato gran parte del suo lavoro: “Lo spettacolo sarà l’occasione per mostrare le metamorfosi contemporanee della figura materna insieme però a ciò che della madre rimane al di là della storia: la sua funzione fondamentale nel garantire la trasmissione del sentimento della vita, il simbolo di una cura che sa essere ogni volta particolare e mai anonima”.