Roma. Riparte, dopo la pausa natalizia, la programmazione all’HUB culturale di Officina Pasolini Regione Lazio, il laboratorio creativo di alta formazione coordinato da Tosca, Massimo Venturiello e Simona Banchi che per gennaio propone un nuovo calendario denso di incontri imperdibili, spettacoli teatrali, musica, proiezioni, tutto rigorosamente a ingresso gratuito.
Lunedì 13 gennaio, alle ore 21.00 è in programma la prova aperta di “#RIPENESSisALL – Appunti per una luna e i falò” con Andrea Bosca, diretto da Paolo Briguglia. Si tratta della presentazione dello studio finale di un progetto legato alla scrittura di Cesare Pavese e in particolare al suo celebre romanzo, “La luna e i falò”, che a quasi settant’anni dalla sua pubblicazione – e dal suicidio del suo autore – arriva in teatro in una riscrittura originale, curata dagli stessi Bosca e Briguglia.
Il romanzo capolavoro di Pavese, scritto con sapiente bellezza, è trasportato in una pièce che parla di bene comune, di fratellanza, di appartenenza a una comunità. La vicenda è infatti quella di Anguilla, orfano adottato che passa la sua giovinezza nel contesto rurale e monotono delle Langhe. Poi parte, emigra in America, dove riesce a far fortuna, per poi tornare al suo paese alla ricerca della sua infanzia. È un’indagine sulle proprie radici, un percorso che accomuna i numerosi giovani espatriati che ogni giorno lasciano le nostre province. Ed è la forza simbolica del teatro che trasforma le cose, facendo di un fil di ferro una vigna e di luci lontane, una collina. Pavese intravede simboli eterni del destino umano, il rito, il mito e si incammina coi suoi personaggi in un viaggio verso il primitivo e l’ancestrale. Uomini, donne e perfino le bestie, sono mossi da un sordo e mai pago desiderio che porta i più fragili a perdersi o a bruciare. Nel passaggio dal romanzo alla drammaturgia, allo spettacolo i personaggi ricreano lo spazio e aprono la scena ad un controcanto di azioni legate dal filo simbolico dell’immaginazione, proprio come i capitoli di Pavese sono uniti dalla forza lirica della sua scrittura.
Martedì 21 gennaio alle 21.00 Virginia Raffaele è la protagonista di un incontro a lei dedicato dal titolo “Una vita che vi osservo”. L’attrice e show girl, amatissima dal pubblico, si racconterà a pochi giorni dal nuovo debutto in teatro con lo spettacolo “Samusà”, diretto da Federico Tiezzi.
Artista completa, a tutto tondo, si è nutrita fin da piccola della magica atmosfera dell’arte essendo nata e cresciuta dentro un luna park. Virginia Raffaele ha studiato e lavorato molto per arrivare al successo. Attrice a teatro, sul grande schermo e in tv, brillante imitatrice, conduttrice televisiva e radiofonica, l’abbiamo vista calarsi in mille personaggi rendendoli tutti immancabilmente dei cult e l’abbiamo vista giocare con maestria in ruoli diversi, da conduttrice a comica, da attrice a performer. Il suo successo dice di doverlo tutto alla sua cocciutaggine, alla sua determinazione, al fatto di non essersi mai fermata o disperata.
Conversando con Tosca e Alessandra Vitali in questo esclusivo appuntamento nell’ambito della programmazione di Officina Pasolini, l’attrice romana ripercorrerà le tappe fondamentali della sua vita e del suo percorso artistico e anticiperà alcuni dei temi del suo nuovo attesissimo spettacolo teatrale, “Samusà”, che si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale, il luna park sviluppandosi poi in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle. “Sono nata e cresciuta dentro un luna park – racconta – facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”.
Venerdì 24 ore 21.00 va in scena “Stay Hungry – Indagine di un affamato”, spettacolo interpretato e diretto da Angelo Campolo, finalista premio UBU 2016 come miglior attore italiano under 35 e direttore artistico della compagnia DAF.
Da Messina a Milano passando per l’Africa. La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per raccontare al pubblico l’avventura di Angelo, attore e regista messinese, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Senza pietismo, retorica o prese di posizione precostituite, lo spettacolo è un racconto su un’esperienza reale e sul modo in cui il teatro riesce ancora oggi a diventare un’arma inaspettata per affrontare la vita.
Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa sorta di autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di vita, amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.
Lo spettacolo è incentrato sul percorso di ricerca della compagnia DAF, inaugurato a Messina nel 2015 e proseguito in questi anni attraverso laboratori in scuole, carceri e centri di accoglienza.
Sabato 25 gennaio ore 21.00 la serata è tutta dedicata al cantautore, produttore discografico e autore italiano Joe Barbieri, un vero e proprio poeta della musica, una rarità nel panorama musicale italiano, nel quale si è ritagliato un posto d’onore con il suo stile sofisticato e in perfetto equilibrio tra canzone d’autore, jazz e world music. Affiancato da Tosca e Felice Liperi, il musicista si racconta nell’incontro “Hai voglia di fare due passi?”, titolo che lui stesso spiega così: “Nelle sue opere lo scrittore americano Henry David Thoreau sosteneva l’importanza angolare del camminare quale strumento per recuperare l’aderenza del nostro spirito alla nostra vita. Camminando insieme, aggiungerei io, si costruisce un respiro comune, fatto di intimità e di compassione. Con ‘Hai voglia di fare due passi?’ (un incontro, per ora, che mi piacerebbe magari trasformare in un tour quest’estate) vorrei invitare al viaggio coloro che hanno desiderio di scoprire cosa c’è appena dietro l’angolo, offrendoci reciprocamente l’opportunità per scoprirci, per aprirci; e anche per perderci, se necessario”.
Un’occasione unica per scorrere insieme l’album dei momenti più importanti di una carriera lunga e ricca di esperienze. Un dialogo a più voci inframmezzato da alcuni brani live.
Lunedì 27 ore 20.30, in occasione della Giornata della Memoria dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto che ogni anno si celebra nel giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, sarà proiettato il film “The Eichmann Show – Il processo del secolo”.
Film per la televisione, trasmesso dall’emittente britannica BBC il 20 gennaio 2015 e interpretato da Martin Freeman (“Lo Hobbit”, le serie tv “Sherlock” e “Fargo”) e Anthony LaPaglia (“Lantana”, la serie tv “Senza traccia”), diretti da Paul Andrew Williams, narra la realizzazione e il dietro le quinte della trasmissione televisiva del processo al criminale nazista Adolf Eichmann – uno dei principali responsabili dell’Olocausto – da parte delle autorità di Israele dopo la sua cattura in Argentina nel 1961. Novanta minuti per raccontare la straordinaria storia del team di produzione che dovette superare ostacoli di ogni tipo per poter catturare la testimonianza di uno dei più noti criminali nazisti. Artefice della complicata operazione, il produttore televisivo Milton Fruchtman che ingaggiò il regista di documentari Leo Hurwitz, all’epoca inserito nella black list durante il periodo del Maccartismo. Il film inserisce veri spezzoni del processo, compreso l’interrogatorio del Procuratore Generale Gideon Hausner assieme a riprese originali.
Giovedì 30 alle 21.00, in occasione della Giornata scolastica della non-violenza e della pace, Mujeres nel cinema, un movimento nato da meno di un mese fa, di cui fanno attualmente parte più di 7000 professioniste e giovani promesse del cinema, organizza la sua prima rassegna ufficiale dedicata ai cortometraggi d’autrice: “Mujeres, sguardi di pace”. Nel corso della serata, verrà data voce a registe, sceneggiatrici, produttrici, distributrici e attrici dei progetti che verranno proiettati all’interno della rassegna con interviste alle protagoniste. A moderare la serata Elena Tenga, Giulia Rosa D’Amico, Miriam Previati.