Torino. Martedì 21 gennaio, alle ore 20, il Regio presenta in prima assoluta italiana l’opera in un atto unico “Violanta” di Erich Wolfgang Korngold. Pinchas Steinberg è alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Pier Luigi Pizzi firma regia, scene e costumi del nuovo allestimento. “Violanta” è Annemarie Kremer, Simone Trovai è interpretato da Michael Kupfer-Radecky, Alfonso Norman Reinhardt, Peter Sonn è Giovanni Bracca, Soula Parassidis è Bice, Anna Maria Chiuri è Barbara, Joan Folqué è Matteo, Cristiano Olivieri e Gabriel Alexander Wernick sono due soldati, Eugenia Braynova e Claudia De Pian due ancelle. Carlo Caputo è maestro al fortepiano.
“Violanta” è il contributo del Teatro Regio a OperaVision, la piattaforma video europea interamente dedicata all’opera, evoluzione del precedente portale The Opera Platform che, forte degli enormi consensi registrati dal 2015, si è rinnovata nella veste grafica e nei contenuti. “Violanta” sarà visibile in streaming gratuito per sei mesi a partire dal 28 febbraio su www.operavision.eu, offrendo così a una sconfinata platea internazionale l’opportunità di assistere a questa nuova produzione firmata Teatro Regio. Inoltre, proseguendo la collaborazione con Dynamic, verrà realizzato anche un DVD.
Pinchas Steinberg, acclamato come uno dei direttori più carismatici, regolarmente ospite delle maggiori istituzioni musicali internazionali, è ancora una volta alla guida dell’Orchestra del Regio, che ha diretto in tantissime produzioni di successo; torna questa volta per un titolo mai eseguito in Italia, e per un compositore che Steinberg, sempre attento alle gemme nascoste della musica europea, conosce molto bene.
Debutto per il soprano Annemarie Kremer, che si è perfezionata sotto la guida di Carlo Bergonzi e Cristina Deutekom e che ha già cantato nei principali teatri mondiali. Nominata Cantante dell’Anno 2012 dalla rivista Opernwelt, ha ricevuto nominations per gli International Opera Oscars e ha inciso per l’etichetta Naxos e per la BBC. Il baritono Michael Kupfer-Radecky ha debuttato la sua carriera internazionale alla Scala di Milano, facendosi immediatamente notare per le doti interpretative che l’hanno portato a esibirsi al Bol’šoj di Mosca, al National Centre for the Performing Arts di Pechino, al New National Theatre di Tokyo e all’Opera di Melbourne. Per la prima volta al Regio anche il giovane tenore statunitense Norman Reinhardt, particolarmente apprezzato per la gestione tecnica di un luminoso registro acuto, unito alla brunitura di quello centrale, ma anche per la peculiare enfasi di fraseggio.
Erich Wolfgang Korngold cominciò la sua straordinaria carriera musicale come bambino prodigio; entrato nella classe di composizione del Conservatorio di Vienna a soli nove anni, il suo genio precoce fu riconosciuto e ammirato da artisti del calibro di Gustav Mahler e Giacomo Puccini. Figlio di un poeta e critico ebreo estremamente conservatore, Korngold indirizzò il suo stile musicale verso un ricco tardoromanticismo, fortemente ispirato dal teatro e di grande respiro lirico, mentre in Europa irrompevano le avanguardie. L’avvento del nazismo lo spinse nel 1938 a cercare rifugio negli Stati Uniti, dove il suo talento trovò uno sbocco inaspettato, facendone il primo compositore di musica da film; le sue musiche vinsero due Oscar e segnarono una pietra miliare nell’industria cinematografica di Hollywood. Violanta è la seconda opera di Korngold: il compositore la scrisse nel 1914, all’età di 17 anni. L’ambientazione in una immaginaria e decadente Venezia del XV secolo, riprende la fascinazione dell’epoca per l’età rinascimentale e per le tematiche di passione e di morte che segnarono la cifra stilistica di tanti capolavori del primo Novecento, da Eine florentinische Tragödie di Zemlinsky, maestro di Korngold, al Tabarro pucciniano.
Violanta è ansiosa di vendicare la morte della sorella Norina, suicidatasi dopo essere stata sedotta e abbandonata dal principe Alfonso. Violanta attira Alfonso nel suo palazzo per farlo uccidere dal marito, Simone Trovai, ma una volta al suo cospetto scopre un uomo tormentato dall’infelicità e dal rimorso, e se ne innamora. Consapevole di non potersi sottrarre al destino di morte che lei stessa ha progettato, attirerà Simone con il segnale convenuto, una sinistra canzone carnevalesca, e riceverà il colpo fatale al posto di Alfonso, spirando tra le braccia del marito.
La musica di Korngold, dall’orchestrazione raffinatissima, dipinge alla perfezione il contrasto tra l’atmosfera cupa del mondo opprimente in cui Simone costringe la moglie, e gli improvvisi squarci di vita, sensualità e passione portati da Alfonso, facendo di “Violanta” uno dei capolavori del primo Novecento. Una preziosa pagina musicale che il Teatro Regio contribuisce a riscoprire, mettendone in scena la prima assoluta italiana, con un allestimento interamente targato Pier Luigi Pizzi e con le raffinate luci di Andrea Anfossi.