Caserta. #discorsiindivenire è il nome del progetto culturale che ho ideato. Più precisamente, si tratta di una rassegna letteraria itinerante che si prefigge l’obiettivo ambizioso di portare la cultura in luoghi altri, in luoghi non convenzionali, in luoghi non deputati all’accoglimento di proposte culturali e artistiche. Una rassegna che è giunta al suo terzo appuntamento, realizzato con passione e impegno nel concept store Andrea De Lucia, in pieno centro storico a Caserta, in via Sant’Agostino.
La scelta di campo è stata ben precisa: la presentazione del libro di Paolo Miggiano, ex elicotterista della Polizia di Stato e, da molti anni, scrittore che narra altre storie. Le storie dei vinti, delle persone che non hanno voce come le vittime innocenti delle mafie e della criminalità. “L’Altro Casalese, il dovere della denuncia” è una di queste in quanto narra, a tratti liricamente, l’atto di resistenza di un imprenditore onesto, Domenico Noviello, che scelse “di non pagare, di non sottostare alle imposizioni del clan della zona di Castelvolturno” e ciò gli costò la vita.
Domenico Noviello era un cittadino perbene che è divenuto un eroe inconsapevole perché lasciato solo; per i suoi ragazzi, ma anche un po’ per la sua gente, voleva rappresentare un cambiamento spezzando le logiche criminali di un territorio piegato dalla violenza, dalla sopraffazione e dalla camorra.
Un gesto che a distanza di undici anni da quel terribile maggio del 2008 non è stato dimenticato, grazie ad iniziative come questa ma soprattutto grazie alla sensibilità dell’ Autore che i suoi libri, le sue storie, li ha donati a centinaia di persone in giro per l’Italia e, tra coloro che hanno adottato questa storia, ci sono anche io, alla quale, per l’occasione, ho dato voce nella formula del reading, musica e parole. Ad accompagnare le mie letture sono stati, infatti, i suoni appositamente composti da Rosario Di Lullo, alla chitarra classica. Tutto ciò, dicevo, si è svolto in un’attività commerciale che, magicamente si è trasformata in un piccolo teatro, riunendo a sé persone che hanno partecipato con grande emozione alla manifestazione. Se tutto ciò è stato possibile il merito è stato di tutti coloro che attivamente hanno contribuito: la giornalista e direttrice di OndaWebTv, Maria Beatrice Crisci; l’avvocato Nicola Russo che, con dovizia di particolari tecnici, ha ricostruito la vicenda giudiziaria e processuale; il figlio di Domenico, Massimiliano Noviello, in qualità di esponente antiracket collegato in via Skype con noi; le sorelle, Mimma e Matilde Noviello, che hanno emozionato in particolar modo tutti i presenti con il ricordo commosso del loro padre, un uomo protettivo, dolce, ma soprattutto fermo nelle sue intenzioni.
È stata dunque questa sinergia il successo del nostro tanto atteso appuntamento, organizzato in ogni dettaglio dal padrone di casa, l’imprenditore Luigi De Lucia. Imprenditore da ben tre generazioni, figlio di un’antica tradizione di artigianalità nella quale era l’amore e la fatica di ogni giorno a costruire il futuro e l’eredità che lui, oggi, porta in serbo e ce la restituisce, con altrettanta cura. Luigi De Lucia ci ha messo la faccia, non limitandosi ad esporre un adesivo che richiama una famosa campagna antiracket dell’Associazione “Addiopizzo” di Palermo, il cui senso è quello di esporre sulla vetrina della propria attività un monito recante il messaggio: “pago chi non paga”. Un messaggio di legalità che richiama alla mente l’omicidio di un altro imprenditore, Libero Grassi, il quale diceva che: “un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Libero Grassi come Domenico Noviello ha detto no a chi voleva togliere loro l’impegno di una vita.
C’era, dunque, aspettativa in città intorno ad un evento di per sé stesso inusuale, per le tradizionali forme di diffusione dei libri e della cultura. Aspettative che non sono state deluse, richiamando in questo piccolo, elegante e ben curato negozio di via Sant’Agostino tantissime persone. Tra le prime ad arrivare è stata la neo Assessore alla cultura del Comune di Caserta, la professoressa Lucia Monaco, che ad appena due giorni dal suo insediamento non ha voluto far mancare la sua vicinanza ed adesione alla rassegna letteraria, dichiarando la sua disponibilità a collaborare affinché il progetto assuma un più ampio sviluppo.
Poi, come un fiume in piena, a partire dalle ore 18:00 le persone hanno affollato il negozio e, mentre il dibattito prendeva forma, molti erano coloro che si accalcavano davanti alle vetrine per poter entrare richiamati dalla voce narrante che si espandeva ben oltre il contesto e le note che ad essa si intrecciavano per giungere al cuore di tutti.
Per non dimenticare storie come questa nel segno di una rivoluzione culturale necessaria, ripercorrendo gli insegnamenti lasciatici da Paolo Borsellino allorquando diceva che: “la lotta alla mafia non doveva essere una distaccata opera di repressione ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e soprattutto le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito il fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della complicità e, quindi, della contiguità”.
Non solo la cultura, ma anche l’arte è giunta ad essere veicolo di riflessione per questa occasione attraverso le opere dell’artista e ingegnere di professione Gustavo Delugan. Quest’ultimo, infatti, ha esposto tra le borse e i pellami di De Lucia due sue sculture tematiche: “Terra” e “Morsa”, nell’ottica di un’arte che affonda le sue radici nel riciclo di materia che si fa idea e senso, denuncia e rappresentazione anche concettuale per fornire un ponte tra il passato e il futuro del genere umano.