Napoli. Dopo il successo del precedente spettacolo “Quando stavo da nessuna parte”, il comedian più scomodo e corrosivo della scena italiana ritorna sul palcoscenico del Teatro Nuovo, venerdì 14 febbraio alle ore 21.00, con “Come Britney Spears” nell’ambito della rassegna Stand Up Comedy 2020, presentata a Napoli dal Teatro Pubblico Campano.
Il comico e attore marchigiano, con la sua stand up comedy, inserisce nel gioco gli spettatori, interrogati più volte e messi a dura prova dal cinismo pungente, fantasticamente colorito e senza filtri di Montanini. Il pubblico per lui diventa “l’amico del bar”, cui raccontare tutto quello che non sa, per fargli aprire gli occhi e fargli fare qualche risata.
“Come Britney Spears”, nono e inedito monologo di Giorgio Montanini, mette in discussione l’unico vero baluardo trasversale e condiviso da tutti, quello che tiene in piedi il genere umano: l’antropocentrismo.
“Quando si è costretti ad affrontare una situazione critica – spiega Montanini – il confine che separa la consapevolezza dall’isteria è ambiguo, ingannevole. È dalla sua comparsa sul pianeta che l’essere umano cerca disperatamente e ostinatamente il giusto percorso che lo conduca alla serenità, alla pace e alla felicità. Dalla notte dei tempi a oggi, abbiamo continuamente sbagliato strada a causa della nostra isteria e inconsapevolezza. E il risultato? Ci ritroviamo con pochissimi analfabeti ma tantissimi stupidi”.
A rendere la situazione ancora più un incubo, è che siano proprio gli stupidi ad alzare la voce e a metterci la faccia.
Montanini “accusa” i buoni, gli animalisti, antirazzisti e antifascisti, ambientalisti, anticapitalisti e femministi che si deresponsabilizzano e, pur di disertare la battaglia, affidano il compito di rappresentarli a improbabili personaggi che sfiorano il grottesco.
Così, ci ritroviamo a legittimare come custode del valore dell’antifascismo un quindicenne della periferia romana. Affidiamo le sorti del pianeta terra a una ragazzina minorenne con la sindrome di Asperger.
Lasciamo che i nostri pallidi e timidi singulti rivoluzionari trovino sfogo nelle reazionarie e banali opere di un inesistente e contemporaneo Zorro in malafede.
Senza nessun rispetto per la nostra dignità, fingiamo di credere che l’oracolo rivelatore del senso della vita che sia un’atleta paraolimpica appena maggiorenne.
Presunzione, ipocrisia e politically correct, sono i veri nemici da combattere. Quando riusciremo a liberarci di questi ingombranti fardelli, potremo vederci finalmente per ciò che siamo: spauriti e insignificanti esseri che tentano di sopravvivere in territorio ostile.