Bologna. Emilia Romagna Teatro Fondazione festeggia il Primo Maggio 2020: dopo la celebrazione del 75° anniversario della Liberazione d’Italia, prosegue il calendario “civile” di iniziative che l’Ente dedica, in primo luogo, alle comunità che compongono la sua geografia ma allargando, da questa prospettiva, lo sguardo a tutto il Paese, profondamente unito nella riscoperta dei suoi valori costituzionali.
La Festa dei Lavoratori: nata nel 1887 in America, dopo le dure lotte degli ultimi trent’anni dell’Ottocento e in memoria, in particolare, della rivolta di Haymarket (1° maggio 1886), viene celebrata, oggi, da oltre novanta paesi nel mondo; è un tributo alla dignità e al diritto del lavoro a partire dalla rivendicazione di condizioni di orario e di salario sostenibili per tutte le donne e gli uomini.
Per celebrarla, quest’anno, in un momento di particolare difficoltà che affligge soprattutto lavoratrici e lavoratori, ERT Fondazione ha scelto, con il progetto “Lavorando al futuro. Messaggi e parole sul Primo Maggio”, di dare la parola ai giovani del territorio, di ascoltare una restituzione del loro immaginario, delle loro aspettative, delle loro preoccupazioni e proposte. Confermando un deciso impegno nella relazione con il mondo della scuola e grazie alla proficua collaborazione con i docenti, la struttura ha coinvolto un gruppo di studentesse e studenti delle superiori di primo e secondo grado a condividere pensieri e suggestioni intorno al tema del lavoro. Sono nate così alcune “lettere”, messe poi in dialogo, in un video di circa 50 minuti, con la forma della poesia e della ballata, alternandole a una selezione di testi di grandi voci della letteratura internazionale: dalla “Ballata del lavoro” di Edoardo Sanguineti a “Il lavoro di una donna” di Maya Angelou (tradotto da Sergio Lo Gatto) e “Madre Operaia” di Ada Negri, da “Canto dei battellieri del riso” e “Carbone” per Mike di Bertolt Brecht alla “Poesia sulle attività quotidiane degli operai e delle operaie” di Questi Stati di Walt Whitman fino a “Il grido di Giorgio Gaber” (da Il signor G., Dialogo tra un’impiegato e un Non So).
Le letture sono a cura di attrici e attori molto cari a ERT Fondazione, che negli anni hanno contribuito a vario titolo al suo percorso: Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Michele Lisi, Diana Manea, Paolo Minnielli, Maria Vittoria Scarlattei, Jacopo Trebbi.
Lavorando al futuro. Messaggi e parole sul Primo Maggio è una polifonia di parole e di immagini che invita a vivere il Primo Maggio come un’occasione di riflessione, allerta e speranza. Il progetto nasce da Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Emilia Romagna Creativa, Comune di Modena, Comune di Castelfranco Emilia, Comune di Vignola, Comune di Bologna e Comune di Cesena.
Andrà in onda alle ore 18.00 su Lepida Tv (Canale 118 del digitale terrestre) e canale YouTube LepidaTV OnAir, sul portale EmiliaRomagnaCreativa, su Facebook Cultura Emilia Romagna e sul 5118 di Sky.
E in streaming nella pagina Facebook di ERT e ricondiviso nelle pagine Facebook dei teatri ERT e dei Comuni delle rispettive città: Teatro Storchi / Teatro delle Passioni e Comune di Modena; Teatro Dadà e Comune di Castelfranco Emilia (Facebook e Youtube); Teatro Ermanno Fabbri e Comune di Vignola; Teatro Arena del Sole e Comune di Bologna; Teatro Alessandro Bonci e Comune di Cesena.
In serata, alle ore 20.00, sarà trasmesso su Lepida Tv (Canale 118 del digitale terrestre) e canale YouTube LepidaTV OnAir sul portale EmiliaRomagnaCreativa, su Facebook Cultura Emilia Romagna e sul 5118 di Sky, “Dieci storie proprio così”, lo spettacolo nato, da un’idea di Giulia Minoli e con la regia di Emanuela Giordano, per parlare di legalità oggi: un affondo nel mondo della corruzione, un racconto di vittime conosciute e sconosciute della criminalità organizzata, episodi di impegno civile e riscatto sociale, responsabilità individuali e collettive, connivenze istituzionali e taciti consensi.
Prodotto da Teatro di Roma, Teatro Stabile di Napoli, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, in collaborazione con Teatro Stabile di Torino e The Co2 Crisis Opportunity Onlus, “Dieci storie proprio così” è andato in scena il 16 aprile 2018 al Teatro Arena del Sole di Bologna, il 17 aprile al Teatro Bonci di Cesena e il 19 aprile al Teatro Storchi di Modena. La drammaturgia si arricchisce, di volta in volta, di storie raccolte nella regione in cui lo spettacolo viene presentato e nel territorio dell’Emilia Romagna sono state numerose le testimonianze di persone colpite dalla criminalità organizzata.
“Dieci storie proprio così” è una provocazione “ragionata” contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. È lo svelamento dei complessi legami che si intrecciano tra economia “legale” ed economia “criminale”, relazioni che uccidono il libero mercato e minacciano gravemente il nostro futuro.
Emanuela Giordano e Giulia Minoli sono partite nel 2012 scavando nella memoria, per ricordare chi ha combattuto le mafie. Questo inizio costituisce l’ossatura imprescindibile della loro esperienza. Da allora hanno viaggiato in tutta Italia, approfondendo il tema della lotta alla criminalità organizzata grazie all’aiuto di alcune università italiane e ai tanti testimoni che hanno raccontato le loro storie. Per questa ragione hanno deciso di concentrarsi sul presente, su ciò che accade ora e su quello che ognuno di noi può realmente fare, assumendoci la responsabilità di un cambiamento faticoso, difficile ma irrinunciabile.
Dalla ricerca è nato anche il documentario “Dieci storie proprio così”, prodotto da RaiCinema e JMovie e vincitore del premio speciale ai Nastri d’Argento 2018.
Lo spettacolo è parte integrante di “Palcoscenico della Legalità”, progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari minorili, scuole, università e società civile, ideato e coordinato da Co2 Crisis Opportunity Onlus con la partecipazione di attori, ricercatori, docenti, giornalisti, magistrati, studenti. “Palcoscenico della legalità “è promosso da Fondazione Pol.i.s., Libera, CROSS Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, LARCO Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Torino, Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo Borsellino, Fondazione Silvia Ruotolo, Italiachecambia.org e DaSud. Con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero della Giustizia ed il sostegno di Fondazione con il Sud, Eni Spa, SIAE, Poste Italiane.