Verona. Il mondo dell’opera lirica e, in generale, della musica classica si muove con pianificazioni pluriennali e va dunque sottolineato l’importante sforzo della Fondazione Arena di Verona per assicurare a tutti gli artisti continuità di lavoro, per garantire alla città e al suo territorio un patrimonio fondamentale come il Festival Lirico – nel suo splendore e nella sua completezza – già nel 2021, considerata la prima stagione utile e libera dalle attuali limitazioni governative.
Sono numerosissimi gli appuntamenti del 98° Opera Festival 2021: dal debutto con l’opera del pluripremiato regista Gabriele Muccino con il dittico “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci”, al ritorno sul palcoscenico areniano di Katia Ricciarelli nell’inedito ruolo di Mamma Lucia, alle grandi coppie d’arte e di vita come Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, che dopo la straordinaria esperienza nel 2018 tornano insieme per tre imperdibili recite di “Turandot”, oltre a Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak insieme in una rarissima esibizione in entrambi i ruoli di “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci”. E ancora vanno ricordati l’attesissimo debutto di Jonas Kaufmann e i graditi ritorni delle star Plácido Domingo e Roberto Bolle, veri e propri beniamini del Festival Lirico.
Oltre a questi appuntamenti già in cartellone per il 2020 e riprogrammati nel 2021, Fondazione Arena ha aggiunto, in occasione del 150° anniversario dalla prima rappresentazione all’Opera del Cairo nel 1871, un’inaugurazione straordinaria con Aida in forma di concerto, che si preannuncia un evento davvero unico grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti, ambasciatore della cultura italiana nel mondo.
Il cast stellare delle due serate (19 e 22 giugno) vede, solo per citarne alcuni, il soprano Sonya Yoncheva per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Aida, Francesco Meli come Radamès, l’Amonasro di Luca Salsi e Anita Rachvelishvili nel ruolo di Amneris.
Altro omaggio doveroso a Giuseppe Verdi, nel 120° anniversario dalla morte, è la sua “Messa di Requiem” diretta da Speranza Scappucci, artista apprezzata a livello internazionale, al suo debutto in Arena.
Fondazione Arena conferma dunque il proprio impegno di offrire al pubblico la massima qualità artistica in ogni singola serata attraverso interpreti di straordinario livello che conferiranno a ciascuna recita il sapore di una première.
In questa festa d’arte Fondazione Arena perde purtroppo un nuovo, grande amico, il Maestro Ezio Bosso, che fin da subito aveva dimostrato amore, amicizia ed entusiasmo per la città di Verona, per i lavoratori areniani e per il loro Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia: la IX Sinfonia di Beethoven rimane dunque in cartellone nel 2021, ma dovrà essere scelto un nuovo direttore. La delicatezza di questo passaggio, l’esigenza di rispetto per il fedele pubblico del Maestro Bosso, ma anche il dovuto garbo verso chi lo sostituirà sul podio, impongono a Fondazione Arena di Verona di operare una scelta meditata e oculata, prendendosi tutto il tempo necessario. Nel frattempo Fondazione Arena rinnova la sua piena disponibilità a sviluppare, in tempi brevi, un progetto di pubblico saluto e omaggio che celebri degnamente il direttore scomparso, in piena armonia e collaborazione con gli eredi, le istituzioni locali e nazionali.