Milano. Michele Serra apre al lettore le porte della sua bottega di scrittura con un racconto teatrale ironico e sentimentale. “L’amaca di domani unplugged” sarà in scena, al Chiostro Nina Vinchi, da martedì 21 a giovedì 23 luglio (prima rappresentazione in diretta sul grande schermo di mare culturale urbano), per poi spostarsi a Casa Chiaravalle (venerdì 24 luglio). In caso di maltempo, le recite del Chiostro si sposteranno nella sala del Teatro Grassi, mentre quella del Municipio sarà annullata.
Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?
Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo racconto teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente.
Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.
Michele Serra racconta di sé e del mestiere fragile e faticoso dello scrittore cercando di dipanare la matassa delle proprie debolezze e delle proprie manie. Ma forse il vero bandolo, come per ogni cosa, è nell’infanzia. E il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.