Napoli. Arturo Muselli, Margherita Romeo e Alessio Sica, interpreti in scena di un’originale regia di Ludovica Rambelli, daranno il via alla quarta settimana di programmazione per “Teatro di Cortile” a Palazzo Firrao Napoli, che continua a essere suggestivo palcoscenico della rassegna ideata e organizzata dal Teatro Pubblico Campano diretto da Alfredo Balsamo.
L’intera rassegna, declinata verso forme teatrali primarie, intime, quasi confidenziali, fa segno alla prossimità tra palco e platea come condizione necessaria di ogni rappresentazione, ma anche strutture minime e più complesse per l’impegno di attori, registi, musicisti e di tante altre figure professionali, a testimoniare l’originario impegno dietro ogni gesto, ogni parola, ogni suono.
Due allestimenti in scena, mercoledì 15 e sabato 18 luglio 2020 alle ore 21.00, animeranno il cortile del palazzo storico, tra i più belli del capoluogo partenopeo, che provano a suggerire come il teatro debba ripensare se stesso insieme con il pubblico, trovando, o semplicemente riscoprendo, una forma di parola e di ascolto nuove e più intense, e che traggono forza e significato anche dal particolare e difficile momento storico dello spettacolo dal vivo.
Mercoledì 15 luglio, Compagnia The Hats presenta “Wrong play, my lord!”, che vedrà in scena Arturo Muselli, Margherita Romeo e Alessio Sica, per la regia di Ludovica Rambelli. Una singolare rivisitazione di Amleto interamente recitata in inglese, una prova attoriale – tre gli interpreti per otto personaggi in tutto – che si consumerà sul filo dell’azione e d’inevitabili, quanto surreali, ‘pastiche’ linguistici.
Tra ostacoli scenici e giochi di parole, il dramma shakespeariano scivolerà all’occorrenza in una comicità mai banale, abbandonandosi di replica in replica a derive performative del tutto inaspettate: complici, l’inventiva e la capacità d’improvvisazione che contraddistinguono i membri della compagnia.
La programmazione proseguirà, sabato 18 luglio, con “Birre e rivelazioni” atto unico in otto birre scritto e diretto da Tony Laudadio, presentato da Teatri Uniti. In un’atmosfera a metà tra riflessione seria e delirio etilico, Andrea Renzi e Tony Laudadio, ci offrono una rappresentazione acuta e brillante della complessità dei rapporti umani.
Otto birre che scandiscono le tappe di un appassionante percorso, perchè “il dialogo tra i due protagonisti – come spiega lo stesso Laudadio – diventa una ricerca di verità, dentro i turbamenti che la conoscenza sempre impone, specie se l’oggetto del proprio interesse è qualcuno per cui provi amore”.