Milano. Al Piccolo Teatro Grassi, dal 21 ottobre all’1 novembre, andrà in scena “The Red Lion” di Patrick Marber, una coproduzione La Pirandelliana/Teatri Uniti.
Lo spogliatoio di una squadra di calcio dilettantistica. Tre uomini si affrontano e si confrontano: una giovane promessa del calcio, l’allenatore e l’anziano factotum della società. Con Nello Mascia, Andrea Renzi e Simone Mazzella, la messa in scena di Marcello Cotugno trasferisce nella provincia campana l’originale di Patrick Marber.
Da Patrick Marber, autore di Closer, una drammaturgia sul mondo del calcio e sulla sua perdita di valori. Dirige Marcello Cotugno che, con lo scrittore napoletano Andrej Longo, ha trasposto il testo originale dalla provincia inglese a quella campana, affidando il racconto a un cast d’eccezione: Nello Mascia, Andrea Renzi e il giovane Simone Mazzella.
“The Red Lion – spiega Marcello Cotugno – analizza con ironia e spietatezza il mondo pieno di contraddizioni e ambizioni del calcio dilettantistico, illuminato/oscurato dalla chimera delle giovani promesse di essere lanciate nel paradiso del professionismo. Intorno a un giovane talento si muovono l’allenatore e l’anziano factotum della squadra che, ignari dei problemi del ragazzo, cercano di trarre profitto dalle sue capacità. Ma “The Red Lion” non parla solo di calcio, è anche una riflessione amara e profonda sulla lealtà e il senso di appartenenza. Il lirismo di certi passaggi contrasta con il linguaggio a tratti violento e con l’avidità e la mediocrità che aleggia nello spogliatoio dove si svolge l’intera pièce. Patrick Marber ci invita, attraverso un argomento cross-generazionale e di immediata ricezione, a riflettere sulla perdita di valori che oggi riguarda tanti altri contesti del contemporaneo”.
“L’ambientazione in una provincia della Campania mira a rendere più evidente l’universalità dei temi trattati e ad annullare la distanza che spesso distorce la percezione e la lettura dei testi anglosassoni – continua Cotugno – La messa in scena semplice, simbolica, punterà a valorizzare le performance dei tre protagonisti, dando voce alle anime perse che, tra un calcio e l’altro, si confrontano e si scontrano nel logoro e affascinante backstage di un campetto malridotto di provincia, incarnando amaramente sogni e sconfitte di tutti noi”.