Bacoli. Dopo il sold out del debutto ed una pausa forzata causata dall’aggravarsi della situazione epidemiologica, si è conclusa la IX edizione della rassegna TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per l’ottavo anno. Due serate hanno concluso la manifestazione, che si è svolta anche quest’anno nella splendida cornice delle Terme – Stufe di Nerone.
Venerdì 9 ottobre, la zattera ha ospitato un concerto teatrale di musica elettronica e parole, intitolato “About vega” (racconti trip-hop dall’universo), show case dell’omonimo recente album di La Claud. Lo spettacolo raccoglie un lavoro di composizione impregnato di atmosfere cinematiche e trip-hop. Già componente del gruppo Mujeres Creando, nel suo concerto teatrale La Claud si ispira al sentire soulful e LoFi, e attinge ai generi jazz-hop e downtempo. La musica del suo universo, assieme ai testi originali scritti per l’occasione, è un fluido in cui tutto si trasforma e nulla si disperde.
La rassegna si è conclusa sabato 10 ottobre con “’E cammarere”, prodotto dalla compagnia Ri.Te:na. La drammaturgia e la regia sono a firma di Fabio Di Gesto e in scena troviamo Francesca Morgante e Maria Claudia Pesapane, attrici dalla straordinaria forza espressiva.
Liberamente ispirato a “Le Serve” di Jean Genet, una commedia tragica e violenta che a sua volta riprende un fatto di cronaca realmente accaduto nel febbraio del 1933, la riscrittura in napoletano mette in scena due cameriere di un tipico basso popolare, nel quale entrambe giocano a ricoprire a turno il ruolo della padrona, confondendo però realtà e immaginazione: un intreccio inestricabile e la straordinaria espressività narrativa dei dialoghi rendono assai piacevole questo spettacolo. La lingua si appoggia a proverbi e detti, risultando potente e ancestrale allo stesso tempo, così come la drammaturgia dei corpi, infaticabili e generosi, suona cruda e crudele. Morgante e Pesapane riescono a rendere comprensibile un linguaggio antico, la cui familiarità si è oggi quasi completamente persa ma che, probabilmente, meglio di qualsiasi altra forma di espressione riesce a rendere i sentimenti, dolci e amari, che caratterizzano le vite di ogni tempo.
Il direttore artistico Giovanni Meola raccoglie anche quest’anno un grande successo, in termini di critica e di pubblico. D’altronde, è innegabile che TEATROallaDERIVA rappresenti un unicum nel panorama culturale italiano: è l’unica manifestazione teatrale in cui attori, artisti e performer sono chiamati ad esibirsi su una zattera galleggiante collocata al centro del laghetto circolare delle Stufe di Nerone. Divenuta appuntamento fisso del territorio flegreo – e non solo – è davvero importante che anche in quest’anno così particolare si sia svolta una manifestazione che brilla in uno scenario generale che guarda alla innovazione sul palco ancora con troppo sospetto. Grazie alla suggestiva location – elemento chiave che impreziosisce e rende unica l’atmosfera – e alla distanza dal caos della città, la zattera ha accolto, sempre più, negli ultimi anni, un pubblico appassionato, pronto a scoprire le proposte di questo nono cartellone, proposte che, come sempre, provano a far divertire, emozionare, pensare e smuovere menti e viscere.
L’augurio è che questa manifestazione possa continuare a crescere nel tempo, regalandoci sempre nuovi spettacoli in cui innovazione e tradizione possano vivere in perfetta armonia, proprio come è accaduto in questa particolarissima edizione di TEATROallaDERIVA.
Le foto sono di Nina Borrelli, che ringraziamo per la cortese concessione.