Roma. Pochi uomini hanno incarnato come Modigliani il mito romantico del pittore geniale e trasgressivo, artista senza maestri e senza allievi, soffocato dalla malattia che l’ha costretto a una vita breve ma intensa, drammatica e memorabile. Tutti coloro che posarono per lui dissero che essere ritratti da Modigliani era come farsi spogliare l’anima.
In una straordinaria mostra “Nel segno di Modigliani”, dal 29 ottobre on-line gratuitamente in italiano e in inglese sul sito dell’Istituto Amedeo Modigliani e sul sito dedicato www.nelsegnodimodigliani.it, è possibile ripercorrere tutti gli aspetti che contribuirono a rendere unica e irripetibile la vita del grande artista. La mostra ricrea l’atmosfera, culturale e familiare, in cui maturò l’esperienza artistica e personale di Modigliani, attraverso un luogo ideale dove ritrovare le persone, i ricordi, le donne, gli amici, gli affetti.
“Nel Segno di Modigliani” è una virtual exhibition che ci conduce attraverso suggestive sale immaginarie, eppure realizzate con dovizia di particolari perché ci sembrino reali, tra le opere, le fotografie e gli oggetti dell’artista. Il visitatore si troverà ospite atteso tra gli ambienti ben allestiti, attraverso la ricostruzione virtuale, della casa di Grugua in Sardegna, appartenuta a Flaminio Modigliani dove Amedeo passava le sue estati. Oltre 60 capolavori, decine di fotografie storiche e alcuni video arricchiscono l’esperienza: il visitatore potrà avvicinarsi ai quadri, interagire con essi, ingrandirli per coglierne la qualità pittorica, leggerne le didascalie, i commenti tecnici e storici esattamente come all’interno di una straordinaria esposizione fisica ma soprattutto potrà emozionarsi ascoltando le parole di Amedeo e dei suoi amici che accompagneranno il visitatore nel tour.
La mostra, con il contributo della Regione Lazio, è stata ideata, organizzata e sostenuta dall’Istituto Amedeo Modigliani che ha curato anche la direzione scientifica in collaborazione con Roberto Pantè, direttore artistico che ha realizzato il virtual tour nella casa-atelier. Il progetto, innovativo e inedito, rappresenta l’omaggio dell’Istituto alle celebrazioni del Centenario della scomparsa dell’artista con il desiderio di contribuire alla divulgazione della conoscenza della vita e delle opere del pittore, mission fondamentale dell’Istituto.
“Con questa mostra, servendosi del format Modlight® utilizzato già da diversi anni nelle esposizioni, l’Istituto conferma e rafforza la sua funzione nella divulgazione culturale rivolgendosi a tutti gli appassionati dell’arte e di Modigliani in rete – afferma Luciano Renzi, presidente dell’Istituto. – Nello stesso tempo con questa mostra l’Istituto reagisce all’impossibilità di allestire mostre fisiche a causa della Pandemia Covid19 ma coglie altresì la grande scommessa di realizzare la prima grande comunità internazionale in rete legata all’arte di Modigliani e allo stile italiano”.
La virtual exhibition offre al visitatore la possibilità di conoscere più da vicino la vita personale dell’artista e le sue opere attraverso un percorso, guidato da voci narranti, che si snoda tra stanze in cui sono custoditi ricordi, dipinti ed oggetti quotidiani.
Ad accogliere il visitatore nel percorso ci sarà lo stesso Modigliani che presenterà la sua stanza, Kiki di Montparnasse svelerà i nudi, l’amata Jeanne Hébuterne mostrerà i suoi ritratti, Beatrice Hasting farà conoscere più da vicino i mentori dell’artista italiano e l’amico pittore Kisling condurrà nella stanza dei ritratti. La loro voce guiderà nel percorso e la loro biografia arricchirà la mostra. Non manca la stanza dei ricordi che custodisce alcune foto degli affetti più cari e una sala cinema per arricchire l’esperienza.
Infine nell’ultima stanza è allestito un bookshop che darà la possibilità al visitatore di acquistare i prodotti di merchandising della mostra, tenendo con sé un ricordo dell’esperienza, come fosse davvero avvenuta in presenza.