Milano. Dopo il “Concerto di Natale” diretto da Michele Mariotti e trasmesso dalla Rai, l’attività sinfonica del Teatro alla Scala riprende nell’anno nuovo con due concerti in streaming il 9 e il 15 gennaio sul sito e sulle pagine Facebook e YouTube del Teatro. Il primo, sabato 9 gennaio alle 20, è dedicato al grande repertorio romantico e diretto dal ventinovenne Lorenzo Viotti, Direttore musicale dell’Orchestra Gulbenkian di Lisbona dalla Stagione 2018/2019 e dell’Opera Nazionale Olandese di Amsterdam dal 2021/22. Alla Scala Viotti ha già diretto la Filarmonica per la Stagione Sinfonica nel 2018, dopo aver guidato l’Orchestra dell’Accademia in una serie di concerti l’anno precedente, e ha debuttato con un titolo d’opera nel gennaio 2020 dirigendo “Roméo et Juliette” di Gounod, mentre nuovi progetti sono in discussione per i prossimi anni.
La carriera sinfonica di Viotti, che ha recentemente debuttato anche sul podio dei Berliner Philharmoniker, è stata in crescita costante negli anni recenti con collaborazioni con tutte le maggiori orchestre europee, dal Gewandhaus al Concertgebouw e all’Orchestre Nationale de France, mentre in ambito operistico si attende per marzo il suo “Faust” di Gounod all’Opéra di Parigi con la regia di Tobias Kratzer.
Di grande impegno il programma del concerto, che prevede la “Sinfonia n° 3” di Brahms e la “Sinfonia n° 7” di Dvořàk. La Terza sinfonia, scritta nell’estate 1883 a Wiesbaden, fu eseguita per la prima volta nel dicembre dello stesso anno al Musikverein dai Wiener Philharmoniker diretti da Hans Richter, che la definì “L’eroica di Brahms”. Oggi la Sinfonia ci impressiona per nitore formale non meno che per la felice vena melodica, foriera di sviluppi cinematografici. Dvořàk scrisse la sua Settima sinfonia per la Società Filarmonica di Londra: il suo primo viaggio nella capitale britannica nel 1884 con l’esecuzione di diverse composizioni tra cui il Requiem aveva suscitato grande entusiasmo. La precedente sinfonia è del 1880: Dvořàk aveva dunque temporaneamente messo da parte il lavoro sinfonico e la composizione della Settima si configura come il risultato di due sollecitazioni: la commissione londinese ma anche la profonda impressione suscitata in lui dall’ascolto della Terza di Brahms a Vienna nel 1883 e a Berlino all’inizio del 1884. Eseguita per la prima volta alla St James Hall di Londra il 22 aprile 1885, la sinfonia, poi denominata “del tempo torbido”, costituisce un grandioso tentativo di esprimere un contenuto intensamente drammatico all’interno di un compiuto equilibrio formale.