Milano. Sono in corso dal 28 dicembre al Teatro alla Scala le prove di “Così fan tutte”: il capolavoro mozartiano sarà visibile in streaming sabato 23 gennaio alle ore 19 con la direzione del Maestro Giovanni Antonini e un cast formato da Eleonora Buratto (Fiordiligi), Emily d’Angelo (Dorabella), Bogdan Volkov (Ferrando) Alessio Arduini (Guglielmo), Federica Guida (Despina) e Piero Spagnoli (Don Alfonso). Il classico allestimento scaligero di Michael Hampe con le eleganti scene napoletane di Mauro Pagano è ripreso da Lorenza Cantini.
In attesa di poter riprendere l’attività in presenza di pubblico, la Scala propone quindi un classico del suo repertorio agli spettatori della rete, forte dei buoni risultati ottenuti con i concerti in streaming delle ultime settimane. Il canale di diffusione dello streaming sarà comunicato prossimamente.
L’allestimento ha segnato nell’agosto 1982 il debutto di Michael Hampe, allora Direttore dell’Opera di Colonia, al Festival di Salisburgo con la direzione di Riccardo Muti; alla Scala è giunto per la prima volta nel 1983 ed è stato ripreso nel 1989 sempre con Riccardo Muti; infine è stato riproposto con Ottavio Dantone nel 2007 (il titolo è tornato con la regia di Claus Guth e la direzione di Daniel Barenboim nel 2014). Il successo della produzione fece di Hampe una presenza costante a Salisburgo: nel 1985 mise in scena la prima assoluta della riscrittura del monterverdiano “Ritorno d’Ulisse” in patria di Hans Werner Henze e nel 1987 Karajan lo volle per la sua nuova produzione di “Don Giovanni” con Samuel Ramey. Alla Scala la collaborazione tra Michael Hampe e Riccardo Muti è proseguita con “Der fliegende Holländer” nel 1988.
Lo spettacolo è l’occasione per ricordare il genio figurativo di Mauro Pagano che ha segnato con le sue scenografie una stagione del Teatro alla Scala. Allievo di Ezio Frigerio, Pagano ha firmato l’Egitto monumentale di “Aida” per Luca Ronconi il 7 dicembre 1985, il delicato bozzettismo della “Sonnambula” per Ermanno Olmi nell’86, e ancora per Ronconi le utopie architettoniche di “Fetonte” nel 1988, poco prima della prematura scomparsa.
Nato a Milano, Giovanni Antonini ha studiato alla Civica Scuola di Musica e al Centre de Musique Ancienne di Ginevra. È membro fondatore dell’ensemble barocco “Il Giardino Armonico”, che dirige dal 1989. È direttore artistico del Wratislavia Cantans Festival in Polonia e direttore principale ospite del Mozarteum Orchester e Kammerorchester Basel. Antonini è anche ospite fisso con Berliner Philharmoniker, Concertgebouworkest, Tonhalle Orchester, Orquesta Nacional de España e Gewandhausorchester a Lipsia. In campo operistico ricordiamo “Le nozze di Figaro” di Mozart e “Alcina” di Händel alla Scala e all’Opernhaus di Zurigo, “Giulio Cesare” di Händel e “Norma” di Bellini con Cecilia Bartoli al Festival di Salisburgo. È direttore artistico del progetto “Haydn 2032”, nato per registrare ed eseguire con “Il Giardino Armonico” e “Kammerorchester Basel” le sinfonie complete di Joseph Haydn in occasione del 300° anniversario della nascita del compositore. La sua ultima apparizione al Piermarini è stata nell’autunno 2019, quando ha diretto con grande successo “Giulio Cesare” di Händel con la regia di Robert Carsen.
Il cast schiera come Fiordiligi Eleonora Buratto, che dopo gli inizi guidati da Riccardo Muti si è imposta in un vasto repertorio nei maggiori teatri del mondo (alla Scala Adina in “Don Pasquale” con Luisi e lo scorso 7 dicembre l’aria “Morrò ma prima in grazia” dal “Ballo in maschera” nella serata “… a riveder le stelle”): i prossimi debutti saranno Desdemona al Liceu e Cio-Cio-San al Metropolitan. Dorabella è la giovane canadese Emily d’Angelo, vincitrice dell’Emerging Artist Award del Lincoln Center nel 2020 e già ricercata dai maggiori teatri; nel 2021 canterà in “Nozze di Figaro” e “Idomeneo” a Monaco e in “Cendrillon” al Metropolitan. Il tenore ucraino Bogdan Volkov, Ferrando, ha vinto il concorso Operalia nel 2016: tra gli impegni per il 2021 “Onegin” alla Staatsoper di Vienna. Alessio Arduini, nato a Desenzano, è tra i più affermati giovani baritoni di oggi: con Riccardo Muti è stato Ferrando a Napoli nel 2018 ma anche Figaro a Ravenna nel 2019; tra gli ultimi appuntamenti ricordiamo “Don Giovanni” al Costanzi nel 2019. Federica Guida non ha 15 anni come Despina ma neppure troppi di più: a 23 anni ha vinto il concorso di Portofino ed è già stata Königin der Nacht alla Staatsoper di Vienna. Tra i più affermati interpreti del repertorio mozartiano e rossiniano, Pietro Spagnoli è atteso nei prossimi mesi in “Le comte Ory” a Montecarlo, “Don Pasquale” a Zurigo e “La fille du régiment” a Liegi.