Afragola. Emergenza sanitaria non è sinonimo di emergenza culturale e il Liceo “Filippo Brunelleschi” di Afragola, -protagonista del progetto “Legalità è Regalità” finanziato da SIAE, in sinergia col Mibact, nell’ambito dell’iniziativa “Per chi crea” – questo lo sa bene. Nonostante la battuta d’arresto causa Covid-19 e la didattica a distanza, resta alta l’attenzione sulla ripresa delle attività che vedono coinvolti all’incirca una quarantina di studenti per la realizzazione di un cortometraggio. Il progetto, sostenuto anche dalla collaborazione di SIEDAS (Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo), è articolato in tre moduli, intitolati “Storia del Cinema e Diritto dello Spettacolo, Soggetto e Sceneggiatura, Regia e Montaggio” e si prefigge lo scopo di accendere i riflettori sul territorio, lungamente implicato in dinamiche di sfruttamento e martoriato dalla piaga sociale della camorra. A raccontarcelo è il Professore Michele Salomone, tutor interno al progetto, coordinatore del Giornale di Istituto, “Libero Pensiero” e della rivista culturale “Kairos”, entrambi esempi di un giornalismo giovanile appassionato, critico ed emancipato.
Avviato nell’autunno del 2019, sin dall’inizio, il progetto ha riscosso una forte partecipazione tra gli studenti, che per settimane si sono catapultati nell’universo cinema, attraverso incontri con esperti del settore, sessioni di scrittura e di visione critica per riflettere sull’importanza dei contenuti veicolati dalla settima arte. “I nostri ragazzi costituiscono la nostra sfida perché possiedono delle risorse inesauribili e noi, – come scuola, come formatori – abbiamo il dovere di dargli voce”, afferma Salomone. Credere nella scuola significa essere capaci di fornire gli adeguati strumenti per affrontare la vita adulta, in una società ostinatamente social ed iperconnessa. Per questa ragione è importante costruire una grammatica del visivo ed educarli all’immagine al fine di non farli divenire dei passivi fruitori di contenuti multimediali. Nella stessa direzione si muove da anni il regista e video-maker Raffaele Canciello, che in quanto esperto di scrittura per video, è impegnato in progetti formativi, per dare la possibilità ai ragazzi delle scuole, di cimentarsi in prima persona, nella produzione audiovisiva di contenuti ancorati alla valorizzazione del territorio.
Canciello sostiene che cogliere la struttura della narrazione per immagini significhi possedere gli strumenti per interpretare e comprendere il sistema dei media su cui si fonda, di fatto, la società contemporanea. Una storia di riscatto sociale che parta da quei luoghi vuol dire scrivere nuove pagine per Afragola e il suo circondario, i paesi limitrofi. Per far ciò si è partiti dalla Masseria Ferraioli, un ex bene della camorra, intitolato in memoria di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco e sindacalista della CGIL, vittima innocente della camorra; bene confiscato che dal 2017, risulta essere inserito a pieno titolo in un progetto di rigenerazione territoriale, nell’ottica di uno sviluppo economico sostenibile e legalitario. Un luogo che assieme ai ragazzi del Liceo “Brunelleschi”, – istituzione d’eccellenza diretta dal Prof. Arch. Giuseppe Cotroneo – è divenuto protagonista delle riprese, set del docu-film e autentico presidio di legalità, per restituire alle giovani generazioni i valori intramontabili della dignità e dell’uguaglianza; valori che solo una buona scuola può seminare all’interno delle sue pratiche quotidiane, che oltre ad essere strettamente formative, devono necessariamente, tornare ad essere educative. Insegnare senza impartire lezioni, aprire i cuori oltre che le menti di una gioventù curiosa, è possibile, per tornare ad essere comunità educante.
In tale direzione, restano scolpite nella memoria, le parole di Paolo Borsellino allorquando ebbe a dire che “la lotta alla mafia, in questa terra bellissima e disgraziata, non doveva essere una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e soprattutto le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della contiguità e quindi della complicità”.
Il Giudice Borsellino, rivolto ad una platea di studenti affermò a gran voce che per sconfiggere tutte le mafie bisognava ripartire dalla scuola e che fosse necessario “un esercito di insegnanti”. Anche il Prof. Salomone, con determinazione e responsabilità, ha affermato che i nostri tempi ci consegnano con urgenza il compito di investire in nuovi approcci, tali da consentire ai ragazzi l’opportunità di crescere e scoprire le proprie vocazioni, in attuazione del pieno spirito Costituzionale. La scuola, infatti, fa parte di quelle formazioni sociali in cui si sviluppa la personalità dell’individuo (art.2 Cost.); pertanto, è importante che essa, torni ad essere esperienza di incontro, nella quale praticare il confronto e trasmettere l’educazione alla pluralità come metafora di Democrazia. L’insegnamento è una vocazione e al Liceo “Filippo Brunelleschi” di Afragola, è praticato con amore, in quanto permette, ogni giorno, di dare senso ai saperi, senso alla stessa esistenza. Una scuola votata ad aprire nuovi mondi, quelli della cultura, senza confini né barriere. Luogo primigenio in cui è possibile sperimentare il sapere, rendendolo vivo.